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Consonante vibrante alveolare vs monovibrante

Inviato: mer, 22 ott 2014 21:51
di Zabob
Qui apprendo che:
Souchou-sama ha scritto:(18) varie /r/ che dovrebbero essere [r] —poiché in sillaba accentata— vengono invece pronunciate soltanto come monovibranti, [ɾ].
Quindi le due 'r' di "orario" (e quella di "carta" rispetto a "cartina") non sono uguali? Si deve pronunciare [o'raɾio], ['carta], [caɾ'tina]? Io (che peraltro ho imparato a pronunciare la 'r' a 31 anni!) non colgo la differenza. Peraltro, la Wikipedia non distingue vibrante da monovibrante in base all'accentazione della sillaba, bensì in base al fatto che la consonante 'r' si trovi in posizione iniziale di parola o intervocalica: «[La monovibrante alveolare s]i pronuncia generalmente quando la r è in posizione intervocalica o non iniziale, ma a volte anche in posizione iniziale». Ne consegue che le due 'r' di "orario" sarebbero entrambe monovibranti (così come quelle di "carta/cartina"), e la seconda parte dell'affermazione penso giustifichi una pronuncia di "la rana" come [la'ɾana], esattamente come [ca'ɾino] – oppure, essendo in sillaba accentata, [la'rana] e [ca'rino]?

Inviato: mer, 22 ott 2014 23:50
di Carnby
È la sistemazione «neutra» di Luciano Canepari, a mio avviso troppo arbitraria e artificiosa (come del resto la palatalizzazione di /l/ davanti a /ʧ ʤ/ e lo scempiamento delle autogeminanti in posizione iniziale).

Inviato: gio, 23 ott 2014 16:10
di Infarinato
Carnby ha scritto:È la sistemazione «neutra» di Luciano Canepari, a mio avviso troppo arbitraria e artificiosa…
Non direi «arbitraria» né «artificiosa», semmai schematica/teorica, come inevitabilmente è la rappresentazione [seppur] «fonetica» d’una «pronuncia neutra» (sossurianamente, langue) —altra cosa è la trascrizione fonetica stretta d’un testo registrato (parole).

Inviato: dom, 30 nov 2014 1:37
di Ivan92
Canepari avrà anche ragione, ma una distinzione tra vibrante e monovibrante che tenga conto dell'accentazione della sillaba, francamente, non mi torna. Mi trovo invece d'accordo con quel che dice la Guichipedía, anche perché, nel pronunciare le r, applico proprio codesto criterio: dico /o'ɾaɾio/ (entrambe intervocaliche), /ka'ɾino/ (r intervocalica), /'rana/ (r iniziale) ma /la'ɾana/. Infine /'karta/ e /kar'tina/, con due r vibranti dal trillo prolungato.

Inviato: dom, 30 nov 2014 10:45
di Infarinato
Se non le garba la sistemazione canepariana (p. 131), si becchi quella castellaniana a quattro gradi quantitativi (p. 11)! :P

Inviato: dom, 30 nov 2014 19:04
di Ivan92
M'arrendo! :)

Le chiedo allora come sia possibile che io adotti e applichi spontaneamente il criterio guichipèdico, che non sembra sia cosí preciso. Se per raro, porta e riprendere si verifica effettivamente quel che sostiene Canepari —anche se la pronuncia d'una parola non è sempre la stessa e a volte capita che il sottoscritto, per un eccesso di foga nel parlare, renda monovibrante una r che in condizioni normali sarebbe una vibrante—, non accade la stessa cosa per prepararsi, dove la prima e la terza r son vibranti, mentre la seconda è monovibrante (proprio perché, penso io, intervocalica). Quanto a carro, arrivo e arrivare, le pronuncio tutte e tre allo stesso modo (vibranti) e non mi capacito di come si possa passare da [r] a [ɾ] e viceversa in una frazione di secondo!! Per intenderci, la mia pronuncia della doppia r è identica a quella di Marco in azzurro.