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«Essere convinto» + indicativo?

Inviato: lun, 10 nov 2014 12:09
di personaggio
Tizio è convinto che ciò che si trova nell'effetto era già nella causa.

È corretta come espressione?

Re: «Essere convinto» + indicativo?

Inviato: lun, 10 nov 2014 12:15
di Infarinato
. :) (Decalogo, regola n. 8! ;))

Inviato: lun, 10 nov 2014 14:59
di GFR
Spero di non infrangere il regolamento protraendo questo filone. Nemmeno "personaggio" pensi che voglia costantemente contraddirlo :). La frase è senz'altro giusta (ci mancherebbe: col beneplacito di Infarinato) però mi pare che strida quel doppio che così ravvicinato; la correggo secondo il mio orecchio, non mi sembra che cambi di significato né di incisività, pur rimanendo corretta (secondo me).
Tizio è convinto che si trovi nell'effetto ciò che era già nella causa.

Re: «Essere convinto» + indicativo?

Inviato: lun, 10 nov 2014 16:14
di Scilens
Correggerei
"Tizio è convinto che ciò che si trova nell'effetto SIA (o fosse) già nella causa."
personaggio ha scritto:Tizio è convinto che ciò che si trova nell'effetto era già nella causa.

Inviato: lun, 10 nov 2014 16:33
di Zabob
Un altro modo di evitare il doppio "che" potrebbe essere:
«Tizio è convinto di come ciò che si trova nell'effetto fosse già nella causa». Anche se ha una sfumatura come a dire che ci crede solo lui...

Inviato: lun, 10 nov 2014 16:39
di domna charola
GFR ha scritto:Tizio è convinto che si trovi nell'effetto ciò che era già nella causa.
Mi dà una sensazione diversa, però.

"Tizio è convinto che ciò che si trova nell'effetto era già nella causa."

Qui sembra riferirsi a tutto ciò che si trova nell'effetto, ovvero, l'effetto riflette in toto la causa che l'ha provocato, è una sua diretta conseguenza.

"Tizio è convinto che si trovi nell'effetto ciò che era già nella causa."

Qui invece sembra quasi esserci lo spazio - nell'effetto - anche per altre cose non presenti nella causa, oltre a quelle già in essa, ovvero che l'effetto rifletta anche la causa, ma non solo.

Per lo meno, la prima mi sembra più incisiva.

O no?... :?:

Re: «Essere convinto» + indicativo?

Inviato: lun, 10 nov 2014 16:43
di personaggio
Scilens ha scritto:Correggerei
"Tizio è convinto che ciò che si trova nell'effetto SIA (o fosse) già nella causa."
Mi perdoni: lei correggerebbe al fine di rendere più "orecchiabile" la frase o perché è un errore? Il dubbio mi sorgeva perché con il verbo che esprime convinzione di solito uso il congiuntivo

Inviato: lun, 10 nov 2014 16:46
di personaggio
Zabob ha scritto:Un altro modo di evitare il doppio "che" potrebbe essere:
«Tizio è convinto di come ciò che si trova nell'effetto fosse già nella causa». Anche se ha una sfumatura come a dire che ci crede solo lui...
Con il "di come" in effetti si evita il doppio "che". Grazie per lo spunto

Inviato: lun, 10 nov 2014 16:50
di personaggio
domna charola ha scritto:
GFR ha scritto:Tizio è convinto che si trovi nell'effetto ciò che era già nella causa.
Mi dà una sensazione diversa, però.

"Tizio è convinto che ciò che si trova nell'effetto era già nella causa."

Qui sembra riferirsi a tutto ciò che si trova nell'effetto, ovvero, l'effetto riflette in toto la causa che l'ha provocato, è una sua diretta conseguenza.

"Tizio è convinto che si trovi nell'effetto ciò che era già nella causa."

Qui invece sembra quasi esserci lo spazio - nell'effetto - anche per altre cose non presenti nella causa, oltre a quelle già in essa, ovvero che l'effetto rifletta anche la causa, ma non solo.
Il significato che intendo esprimere attiene al principio di causa ed effetto, per cui si dovrebbe trasmettere il senso che l'effetto è il risultato esatto di una causa.

Re: «Essere convinto» + indicativo?

Inviato: lun, 10 nov 2014 16:56
di Scilens
personaggio ha scritto:
Scilens ha scritto:Correggerei
"Tizio è convinto che ciò che si trova nell'effetto SIA (o fosse) già nella causa."
Mi perdoni: lei correggerebbe al fine di rendere più "orecchiabile" la frase o perché è un errore? Il dubbio mi sorgeva perché con il verbo che esprime convinzione di solito uso il congiuntivo
Infatti.
Non sono del tutto in linea con questo fòro, anche se le differenze saltano agli occhi più delle somiglianze, ma per me usare l'indicativo in questo caso è abominevole, è proprio un errore, e lo segnerei blu. Io son più talibano d'Infarinato, che lo segnerebbe rosso o non lo segnerebbe affatto, ma il fòro, comunque, L'assolve. Anche se su basi, a mio modo di vedere, estremamente discutibili.

Inviato: lun, 10 nov 2014 18:18
di GFR
domna charola ha scritto:"Tizio è convinto che ciò che si trova nell'effetto era già nella causa."

Qui sembra riferirsi a tutto ciò che si trova nell'effetto, ovvero, l'effetto riflette in toto la causa che l'ha provocato, è una sua diretta conseguenza.

"Tizio è convinto che si trovi nell'effetto ciò che era già nella causa."

Qui invece sembra quasi esserci lo spazio - nell'effetto - anche per altre cose non presenti nella causa, oltre a quelle già in essa, ovvero che l'effetto rifletta anche la causa, ma non solo.
In effetti pagando un piccolo dazio al doppio che personaggio comunica in una maniera quasi brutale la sua idea, con un'immediatezza che non possiedono le varianti suggerite. Anche l'elegante aggiramento suggerito da Zabob finisce per ingentilire la frase.
Per quanto concerne l'uso del congiuntivo mi pare che si ricolleghi a voler dare un senso diretto alla frase: Tizio è convinto che nell'effetto c'è la causa (non ci sono ipotesi, dubbi). Altro esempio: io sono convinto che nella guerra c'è la morte. Se dicessi: io sono convinto che nella guerra ci sia la morte mi sembrerebbe di voler attenuare una certezza.

Re: «Essere convinto» + indicativo?

Inviato: lun, 10 nov 2014 18:28
di Ferdinand Bardamu
Scilens ha scritto:Non sono del tutto in linea con questo fòro, anche se le differenze saltano agli occhi più delle somiglianze, ma per me usare l'indicativo in questo caso è abominevole, è proprio un errore, e lo segnerei blu. Io son più talibano d'Infarinato, che lo segnerebbe rosso o non lo segnerebbe affatto, ma il fòro, comunque, L'assolve. Anche se su basi, a mio modo di vedere, estremamente discutibili.
Segni pure le frasi con tutt’i colori dell’arcobaleno. E si definisca liberamente talebano, ma lo faccia con un minimo di cognizione di causa, evitando affermazioni apodittiche come questa.

La pregherei poi di leggere con attenzione i collegamenti che gli altri utenti forniscono. Infarinato, sopra, rimandava a un intervento di Marco, in cui è riportato un passo della GGIC sul modo delle completive dopo essere sicuro / convinto.

Queste frasi reggono entrambi i modi, secondo che chi le proferisce ritenga valido soggettivamente o oggettivamente ciò di cui è convinto il soggetto della frase.