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«Rubalizio»

Inviato: mer, 03 dic 2014 22:03
di Ferdinand Bardamu
Mi sono imbattuto nella parola rubalizio leggendo un passo di un racconto di Piero Chiara. Lo riporto:

I ladri pagavano puntualmente nei negozi e nelle osterie, rispettavano la frutta sugli alberi e tenevano d’occhio i figli perché non si azzardassero anche al più piccolo rubalizio. (Piero Chiara, «I ladri di Milano», in Di casa in casa, la vita, Milano, «Mondadori», 1990, p. 99)

Il significato è chiaro. Ciò che mi è meno chiara è l’origine. Nessun dizionario in mio possesso e nessun dizionario in linea mette a lemma la parola. In Google Libri se n’hanno svariate occorrenze in diverse opere dell’Ottocento; meno in libri del Novecento (una si trova in Gadda, un’altra, per l’appunto, in Chiara, altre ancora in autori a me sconosciuti). Prima dell’Ottocento non se n’ha traccia.

Potrebbe essere una coniazione scherzosa, magari nata nel gergo furbesco, che incrocia la radice di rubare con il doppio suffisso -alizio di sposalizio, vitalizio o sodalizio?

Inviato: mer, 03 dic 2014 22:13
di Animo Grato
Leggendo il titolo del filone, avevo pensato a un conio recentissimo fatto per "aggiornare" l'esecrato vitalizio (tanto caro a un noto, baffuto senatore nonché spregiudicato innovatore della sintassi italiana) alla luce delle sempre più conclamate ruberie del nostro ceto politico. Scopro invece che si tratta di parola vetusta e veneranda, e me ne compiaccio assai.

Inviato: mer, 03 dic 2014 22:48
di Ferdinand Bardamu
In effetti potrebbe proprio suonare come un neologismo travagliesco. :lol:

Mi lascia perplesso che nessun dizionario la registri, date le occorrenze letterarie. Forse c’è nel Battaglia.

Dai pochi indizi ricavabili dalla banca dati di Google, si può ipotizzare che si tratti di una neoformazione ottocentesca.

Inviato: mer, 03 dic 2014 23:12
di Zabob
E se venisse dal milanese? Cerchi le varianti robarizi, robalizi, robarizzi, robalizzi, rubarizi, rubarizzi, rubalizzi e capirà cosa intendo.

P.S.: oltre agli Autori da lei segnalati, ci sono due rubalizio e un rubalizi in Bacchelli.

Inviato: mer, 03 dic 2014 23:29
di Ferdinand Bardamu
Grazie. Se diamo uno sguardo agli autori, si nota che son tutti del Norde, anzi, quasi tutti lombardi, da Gadda a Chiara, passando per Cantú. Possiamo dunque dire che si tratta d’un regionalismo.

Inviato: mer, 03 dic 2014 23:50
di Zabob
Si noti che, terminando in -i al sing., sono voci invariabili. In piem. si ha robalissi.

Inviato: gio, 04 dic 2014 18:22
di u merlu rucà
Non manca il ligure: sanremasco rubalisiu.

Inviato: gio, 04 dic 2014 19:56
di Carnby
Qui è comune rubamento (come ammazzamento).