«Rubalizio»
Inviato: mer, 03 dic 2014 22:03
Mi sono imbattuto nella parola rubalizio leggendo un passo di un racconto di Piero Chiara. Lo riporto:
I ladri pagavano puntualmente nei negozi e nelle osterie, rispettavano la frutta sugli alberi e tenevano d’occhio i figli perché non si azzardassero anche al più piccolo rubalizio. (Piero Chiara, «I ladri di Milano», in Di casa in casa, la vita, Milano, «Mondadori», 1990, p. 99)
Il significato è chiaro. Ciò che mi è meno chiara è l’origine. Nessun dizionario in mio possesso e nessun dizionario in linea mette a lemma la parola. In Google Libri se n’hanno svariate occorrenze in diverse opere dell’Ottocento; meno in libri del Novecento (una si trova in Gadda, un’altra, per l’appunto, in Chiara, altre ancora in autori a me sconosciuti). Prima dell’Ottocento non se n’ha traccia.
Potrebbe essere una coniazione scherzosa, magari nata nel gergo furbesco, che incrocia la radice di rubare con il doppio suffisso -alizio di sposalizio, vitalizio o sodalizio?
I ladri pagavano puntualmente nei negozi e nelle osterie, rispettavano la frutta sugli alberi e tenevano d’occhio i figli perché non si azzardassero anche al più piccolo rubalizio. (Piero Chiara, «I ladri di Milano», in Di casa in casa, la vita, Milano, «Mondadori», 1990, p. 99)
Il significato è chiaro. Ciò che mi è meno chiara è l’origine. Nessun dizionario in mio possesso e nessun dizionario in linea mette a lemma la parola. In Google Libri se n’hanno svariate occorrenze in diverse opere dell’Ottocento; meno in libri del Novecento (una si trova in Gadda, un’altra, per l’appunto, in Chiara, altre ancora in autori a me sconosciuti). Prima dell’Ottocento non se n’ha traccia.
Potrebbe essere una coniazione scherzosa, magari nata nel gergo furbesco, che incrocia la radice di rubare con il doppio suffisso -alizio di sposalizio, vitalizio o sodalizio?