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«S» sorda o sonora nei suffissati?
Inviato: dom, 28 dic 2014 17:25
di Ivan92
Ho spulciato qua e là nel tentativo di scovare qualcosa che dirimesse i miei dubbi. Non ho trovato alcunché e chiedo venia in anticipo nel caso in cui l'argomento sia già stato trattato in un altro filone. Come pronunciare la s intervocalica nei suffissati che derivano da una parola la cui sibilante è sorda? Esemplifico: /nervo'sizmo/ o /nervo'zizmo/?
Re: S sorda o sonora nei suffissati?
Inviato: dom, 28 dic 2014 17:31
di Infarinato
Inviato: dom, 28 dic 2014 21:04
di Ivan92
La ringrazio, Infarinato. Sempre celere nel rispondere!

Inviato: mar, 30 dic 2014 22:01
di Ivan92
Il DOP, alla voce
erodere, riporta, per ciò che concerne il passato remoto del verbo, entrambe le pronunce (sia cólla sorda sia cólla sonora), consigliando d'optare per la prima, mentre il DiPI ci esorta a dire
/e'rozi/, ché anche all'interno dei toschi confini la pronuncia cólla
èsse dolce è quella predominante, nonostante un tempo fosse piú consigliata la pronuncia con
èsse sorda. In ogni caso, sono ammesse entrambe. Come mai, invece, sia il DOP sia il DiPI convengono nel ritenere /ero'zjone/ l'unica pronuncia possibile? Per quale motivo un'ipotetica /ero'sjone/ sarebbe un errore ortoepico? Per via dell'approssimante? O per questioni di carattere etimologico?
Inviato: mer, 31 dic 2014 1:12
di Infarinato
Innanzitutto,
erosione non è un derivato di [
io]
erosi o di
eroso. Poi, è una voce dotta come
erodere, per cui vale il solito principio «consonante che s’ignora, consonante sonora», ma,
a differenza di erosi, eroso, non può vantare analogie coi molti perfetti e participi passati in /-si, -so/ di verbi popolari quali
chiudere,
ridere e addirittura lo stesso
rodere, e rientra invece tra i molti
nomina actionis in /-zjo̍ne/. Infine, l’èsse si trova in
posizione protonica.
Inviato: mer, 31 dic 2014 1:14
di Ivan92
Grazie mille, gentilissimo.
