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«Peones»

Inviato: gio, 22 gen 2015 19:32
di Ferdinand Bardamu
Peone — parola che designa il parlamentare che vota seguendo pedissequamente e acriticamente le direttive di partito — al singolare si presenta in tutto e per tutto adattato alla nostra fonotassi, derivando dallo spagnolo peón. Al plurale, invece, ecco la morfologia straniera: peones.

Il Treccani nota che il plurale regolare, peoni, è rarissimo, essendosi affermato il plurale spagnolo regolare. La cosa mi lascia perplesso: perché questa bizzarria? L’adattamento del singolare è ragionevole, ché peón suona dialettale, tanto quanto Padoàn. Ma allora perché mantenere la forma esotica del plurale?

Inviato: mer, 05 apr 2017 13:36
di Pedroh
Peone - peoni?

Etimologicamente viene di pedonem.

Re: «Peones»

Inviato: mer, 05 apr 2017 15:22
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto:Ma allora perché mantenere la forma esotica del plurale?
Ci sono casi in cui il plurale alla spagnola è comune, ancorché poco accettabile grammaticalmente: indios, pistoleros, vigilantes, murales, silos, peones. Ognuna di queste forme ha una sua storia a sé stante, non credo sia facile trovare un filo comune. Per esempio in indios e peones non è azzardato trovare un peggiorativo (che si riflette anche in coniazioni «italiane» come meridios, un altro modo di stigmatizzare quelli che un tempo si sarebbero detti terroni). In altri casi c’è una motivazione esotizzante (i murales di David Alfaro Siqueiros che hanno portato al *murales usato anche al singolare; lo stesso si può dire del *silos). Insomma le motivazioni sono complesse, anche se è bene evitare tutte queste forme che vanno adattate alla grammatica italiana.