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Jhumpa Lahiri, il “Pulitzer” che sceglie la lingua italiana

Inviato: ven, 27 feb 2015 22:22
di Ettore Fieramosca
Salve a tutti i gentiluomini e le gentildonne del fòro, mi presento quivi brievemente avendo appreso ed appurato in altro loco codesta nozione:

"Non esiste un’area presentazioni: ci si presenta direttamente aprendo un filone su qualche questione linguistica."

Sicché prendo spunto dalla presente novella per prender posto in quella che sembrami esser una fausta arce ed un pomerio all'interno del quale vien custodita e curata la bella favella.

Saluti,

Ettore Fieramosca

Inviato: ven, 27 feb 2015 22:32
di Ferdinand Bardamu
Le do il benvenuto. :)

Mi scuso se mi son visto costretto a eliminare il testo che ha copincollato nel suo intervento, ma la riproduzione, come si vede dalla nota in calce all’articolo, è riservata. Per questo, ho inserito un collegamento.

In realtà, si posson mettere collegamenti fin dall’intervento d’esordio, perciò non si periti d’inserirne ogni volta che lo riterrà opportuno. :)

Inviato: ven, 27 feb 2015 22:43
di Ettore Fieramosca
Esatto :o Ha fatto bene, non mi son avveduto della cosa se non nel momento immediatamente successivo all'invio dell'intervento.

La ringrazio naturalmente del benvenuto.

Inviato: ven, 27 feb 2015 22:48
di Animo Grato
Benvenuto anche da parte mia!
E La ringrazio per la splendida notizia (subito ridotta a striminzito collegamento da un colpo di bacchetta magica del nostro arcigno Ferdinand Bardamu, il cerbero del foro :wink: ): l'amore di Jhumpa Lahiri per la nostra lingua, così negletta in patria, mi commuove profondamente.

Inviato: ven, 27 feb 2015 23:12
di Marco1971
Benvenuto anche da parte mia, Ettore! :)

Inviato: ven, 27 feb 2015 23:41
di Ettore Fieramosca
Ringrazio dell'accoglienza l'utente Animo Grato e in particolar guisa l'utente Marco1971, nome forumistico che imagino afferisca alla persona del dotto professor Marco Grosso, che invero stimo vada considerato araldo d'una meritoria opera di carattere culturale in quella essenzial sfera afferente la medulla, la vitalità e la forma della lingua nostra, fulcro della civiltà d'Esperia.

Inviato: sab, 28 feb 2015 3:11
di Marco1971
Ettore Fieramosca ha scritto:Ringrazio dell'accoglienza l'utente Animo Grato e in particolar guisa l'utente Marco1971, nome forumistico che imagino afferisca alla persona del dotto professor Marco Grosso, che invero stimo vada considerato araldo d'una meritoria opera di carattere culturale in quella essenzial sfera afferente la medulla, la vitalità e la forma della lingua nostra, fulcro della civiltà d'Esperia.
La ringrazio piú che non possa dire. Solo una domanda, come mai la prima costruzione corretta e la seconda no, del verbo afferire? :)

Inviato: sab, 28 feb 2015 20:15
di Scilens
La costruzione transitiva come "afferente la" è comune in burocratese, e come altre costruzioni analoghe (es. "adire le vie legali") tien conto della preposizione prefissa al verbo.

Inviato: sab, 28 feb 2015 22:30
di Marco1971
Certo che è comune nel burocratese, ma non è corretta. Adire le vie legali non c'entra nulla, visto che adire è transitivo e afferire intransitivo.

Inviato: sab, 28 feb 2015 22:45
di Scilens
Questo è indubbio.
Tuttavia è burocratese, che non è un pregio, ma è un uso.

Inviato: sab, 28 feb 2015 22:49
di Marco1971
Infatti. Un uso scorretto. Da non seguire.

Inviato: sab, 28 feb 2015 23:01
di Scilens
Specialmente gli ultimi tempi m'hanno acuito la domanda se sia prevalente l'uso o la regola, che sono entrambi variabili e oltretutto interagenti.
So che sarà difficile rispondere esaurientemente con poche parole.
Io non ho soluzioni generalizzanti e mi regolo caso per caso, ma la somma di questa scelte evidenzia una forte abitrarietà alla quale è difficile porre rimedio.

Inviato: sab, 28 feb 2015 23:48
di Marco1971
Sí, certo, si regoli come vuole. Chi viene in queste stanze ci viene per conoscere il buon uso.

Inviato: dom, 01 mar 2015 0:11
di Scilens
Marco1971 ha scritto:Sí, certo, si regoli come vuole.
Grazie Marco, sempre molto gentile.