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Etimo di «branca»

Inviato: sab, 21 mar 2015 10:47
di Ferdinand Bardamu
Le note etimologiche dei dizionari che ho consultato fanno risalire l’origine della parola branca al latino tardo BRANCA, senza asterischi (parola attestata, dunque). Es. il Treccani.

Il dizionario italiano integrato nel sistema operativo di Apple (un non meglio specificato «affiliato di Oxford University Press») riporta quest’etimo: «Lat. tardo branca ‘zampa con artigli’, prob. esito del lat. volg. *viranca ‘ramo verdeggiante’, dalla radice virēre ‘esser verde, vegeto’».

Il suffisso della parola ricostruita in latino volgare, -ANCA, mi pare affatto inusitato, e mi suona come non latino. È plausibile secondo voi quest’etimo?

Re: Etimo di «branca»

Inviato: sab, 21 mar 2015 15:37
di Infarinato
Può darsi che codesta sia un’ipotesi etimologica recente (ancorché a prima vista un po’ fantasiosa :)).

Riporto quanto dice il DELI in proposito.
Il [i]DELI[/i], [i]s.v. [/i]«brànca», ha scritto:Lat. tardo (S. Agostino e gromatici del VI sec.) branca(m) ‘zampa’ (del cane; e nel gromatico Latino Togato di altri animali: branca ursi, branca lupi, cit. nel Du Cange), forse di orig. gall. (*brankā ‘braccio’, passato in lat. a ‘zampa’ nel linguaggio dei cacciatori). Anche il Valeriani riprendeva, come il Cattaneo, le branche del sapere, pur difese dal Viani.

Inviato: sab, 21 mar 2015 19:20
di Carnby
Riporto quanto dicono anche Battisti e Alessio.
il DEI ha scritto:branca f. (Dante), -are (XV sec.), -arella (-herella); zool., zampa, tentacolo (del polipo); XTV see., anche mano; XVI sec.. ramo (in questo senso a Roma dal 1186); parte, sezione; archit. (Vasari), rampante della scala; mar., corda per stringere; lat. tardo branca zampa, di origine sconosciuta, ma forse in rapporto con bra(c)chium 'braccio'; panromanzo. Dall'it. il fr. branques (XVII) tentacoli e il turco pranka come termine di marina.

Inviato: sab, 21 mar 2015 21:55
di u merlu rucà
Manlio Cortelazzo e Paolo Zolli, Il nuovo Etimologico DELI – Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, Bologna, Zanichelli, 2008.

Luca Serianni e Maurizio Trifone, Il Devoto-Oli: Vocabolario della Lingua Italiana 2011, Milano, Mondadori, 2010.

Forse le fonti di *VIRANCA sono quelle che ho riportato sopra. Non posso però verificare.

Inviato: lun, 23 mar 2015 15:50
di Infarinato
Per completezza riporto anche la trattazione del LEI, molto dettagliata, ma non risolutiva. :?
Il [i]LEI[/i], s.v. «branca ‘zampa; *ramo’», coll. 162–3, ha scritto:Il lat.tardo BRANCA ‘zampa’ (sec. V, Agostino, ThesLL 2,2163) continua nel rumeno brîncă ‘id.’ (1620, Tiktin-Mirón 1,377), nel grigion. centr. branca (DRG 2,465a) e nell’ltaloromania (I.1.a.). L’estensione geolinguistica del significato ‘fronda’ nelle lingue romanze fa supporre che questo significato fosse egualmente già conosciuto nel lat.volg., cfr. fr. branche (dal 1148ca., Roland, TL 1,1117), occit.a. branca (1140ca., Marcabru, Rn 2,249b), cat.a. branches pl. (Perpignan sec. XIII, DELCat 2,191), spagn. branca ‘punta di un corno’ (DRAE) e le forme it. (1. b.). L’it. branca ‘fronda’ (1. b.α) non viene discusso né in DEI, né in DELI. Meyer-Lübke (REW 1271) unisce fr. branche ‘fronda’, prov. branca, cat. ~ col lat. BRANCA ‘zampa’, soluzione seguita da Wartburg (FEW 1,496b). Il verbo brancar (1¹.) esiste anche nel surselv. brancar ‘afferrare’ (DRG 2,467b) e nel fr.a. embranchier ‘sospendere ai rami’ (1268, Caris 4333, TLF 7,902b)40.

La macrostruttura dell’articolo riflette le varianti latine e forse preromanze ˹branca˺ (1.), ˹brenka˺/˹brinka˺ (2.), forme di estensione conosciuta unicamente nell’ltaloromania sett.41. Per ragioni semantiche vengono separati i tipi verbali ˹brancare˺ (1¹.), ˹brencare˺/˹brincare˺ (2¹.) e ˹broncare˺ (3¹.), mentre il sostantivo ˹branco˺ viene interpretato come retroformazione (1².)42.

La sottodivisione semantica dell’articolo distingue il significato mondo animale (a.), che risale al latino e quello di mondo vegetale (b.), mondo umano (c.), oggetti (d.) e terreno (e.). Nella microstruttura si separano ‘animali’ (a.α¹.) e piante (b.α¹.) da ‘estremità di un vegetale’ (b.α) risp. da ‘zampa di animale’ (a.α.). Nell’ambito verbale (1¹.–3¹.) si fa la distinzione fra ‘afferrare (α.) e ‘manciata, manipolo’ (β.).

L’it. branca ‘suddivisione di un reparto’ è prestito dal francese attraverso l’amministrazione napoleonica (III.1.a.). Piem. brancard è prestito settecentesco dal fr. brancart ‘carrello’ (dal 1380, TLF 4,890b). Il corso imbrancamento costituisce ugualmente un francesismo (1.c.), cfr. fr. embranchement ‘divisione di una cosa principale in parecchie parti secondarie’ (dal 1494, TLF 7,902a).

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40 La tesi di Breuer (ASNS 215,241-249) di una derivazione di branca da *per-ramicare pare inverosimile per ragioni morfologiche e fonetiche e non spiega le varianti brenca e brancia.

41 Per spiegare la vocale -i- del friul. brinca ‘artiglio’ Pellegrini-Marcato (1,171) pensano ad un incrocio con sgrinfar/sgrinf(ie) (< ATed.a. grifan); la vocale -o- e attribuita da Spiess all’influsso de sinonimo brocá brok(k)-.

42 Non in tutti i casi e possibile attribuire le voci ai vari campi semantici (a. – e.). Per questo motivo sono state riunite tutte le forme.

Inviato: lun, 23 mar 2015 16:08
di Ferdinand Bardamu
Grazie a tutti. :)
Il [i]LEI[/i], s.v. «branca ‘zampa; *ramo’», coll. 162–3, ha scritto:41 Per spiegare la vocale -i- del friul. brinca ‘artiglio’
A questo riguardo, segnalo che nel mio dialetto esiste il verbo brincare, col significato di ‹afferrare, arraffare›.

Inviato: lun, 23 mar 2015 19:21
di u merlu rucà
Ferdinand Bardamu ha scritto:Grazie a tutti. :)
Il [i]LEI[/i], s.v. «branca ‘zampa; *ramo’», coll. 162–3, ha scritto:41 Per spiegare la vocale -i- del friul. brinca ‘artiglio’
A questo riguardo, segnalo che nel mio dialetto esiste il verbo brincare, col significato di ‹afferrare, arraffare›.
Nel mio brenchìn significa "gancio per raccogliere la frutta", mentre branca "zampa con artiglio".

Inviato: mer, 25 mar 2015 10:49
di Scilens
Accanto alla branca (zampa-ramo) andrebbero considerate anche parole rare o assenti nei dizionari, come bronca, broncaia e bronco (i bronchi dei polmoni costituiscono l'albero respiratorio).

“Del modo d'allevare, potare, legare le Viti sopra le bronche” pag.21 da L'agricoltore sperimentato di Cosimo Trinci, XVIII secolo.

Dal Decamerone:
“la seguente notte allo spiraglio n’andò, e accomandato ben l’uno de’ capi della fune ad un forte bronco che nella bocca dello spiraglio era nato, per quello si collò nella grotta ed attese la donna.”

Inviato: mer, 25 mar 2015 12:57
di Ferdinand Bardamu
I dizionari Treccani e De Mauro danno per la parola bronco, nel senso di ‹ramo›, un probabile etimo tardolatino non correlato a quello di branca: lat. tardo BRUNC(H)UM. ‹muso›. L’accezione anatomica deriva invece, in ultima istanza, dal greco βρόγχος, ‹gola, trachea›. La (parziale) somiglianza di suoni e significati non basta a giustificarne la parentela con branca.