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«Venire alla mente»
Inviato: gio, 14 mag 2015 8:57
di Arnoldas
Cari amici, volevo sapere se fosse corretto dire "venire alla mente" in senso di "venire in mente". Se queste due espressioni hanno lo stesso significato allora quale di esse è più corretta? Grazie.
Inviato: gio, 14 mag 2015 12:41
di Ferdinand Bardamu
Un saluto a lei.

Entrambe le espressioni sono corrette e voglion dire la stessa cosa.
Venire in mente è però molto piú frequente, nella mia esperienza.
Secondo il
Tommaseo-Bellini c’è una piccola differenza d’uso. La prima accezione è questa:
Venire in mente. Venire in memoria, Sovvenire.
La seconda questa (sottolineatura mia):
Venire in mente, dice il primo presentarsi al pensiero. Di cosa da non si credere, da non si immaginare, da non si fare, a modo d'escl. A chi potrebbe venire in mente! A me non veniva in mente di certo. – Senti quel che gli viene in mente. – Venire alla mente, non ha questo senso.
Quindi, a un bambino che ha combinato una marachella, si dirà «Ma cosa ti viene
in mente?!», non «Ma cosa ti viene
alla mente?».
Inviato: gio, 14 mag 2015 15:15
di Arnoldas
Gentile Moderatore, La ringrazio della Sua cortese risposta. Cordiali saluti!
Inviato: gio, 14 mag 2015 16:21
di GFR
... alla mente a me pare solo un modo di dire la stessa cosa che ... in mente, ma con un tono letterario.
Segnalo come a Milano si dica anche: che ti salta in mente?. Non so se sia un uso regionale, Arnoldas, cerchi o attenda una conferma, se le interessa.
Inviato: gio, 14 mag 2015 19:47
di Carnby
GFR ha scritto:Segnalo come a Milano si dica anche:
che ti salta in mente?. Non so se sia un uso regionale
Non mi pare.
Inviato: ven, 15 mag 2015 0:09
di marcocurreli
GFR ha scritto:... alla mente a me pare solo un modo di dire la stessa cosa che
... in mente, ma con un tono letterario.
Segnalo come a Milano si dica anche:
che ti salta in mente?. Non so se sia un uso regionale, Arnoldas, cerchi o attenda una conferma, se le interessa.
Sono decisamente cose diverse:
Mi viene in mente... : penso una cosa, o ho un'idea, in questo momento;
Mi viene alla mente...: penso una cosa in questo momento, ripescandola dalla memoria;
Cosa ti salta in mente? Ha un'accezione decisamente negativa (che fesseria ti è venuta in mente? ).
Inviato: ven, 15 mag 2015 2:00
di Scilens
Non uso mai la forma "venire alla mente", come se la mente fosse a qualche distanza, tipo "venire alla fonte"...
Mi viene in mente, mi torna in mente, me li ripeto, ma non ci trovo nulla di negativo.
Inviato: ven, 15 mag 2015 5:46
di Arnoldas
Caro Marcocurreli, secondo Lei "mi viene alla mente" dovrebbe significare più o meno "mi ricordo"? No?
Inviato: ven, 15 mag 2015 8:09
di Ferdinand Bardamu
Come sembra suggerire il Tommaseo-Bellini, venire alla mente rimanda a qualcosa di meno istantaneo, meno improvviso, ottenuto quasi come se l’oggetto del ricordo fosse posto «a qualche distanza» (cito da sopra) e venisse incontro a chi si sforza di richiamarlo.
Inviato: ven, 15 mag 2015 8:23
di GFR
Per non fare segnalazioni fuorvianti, ho controllato: che ti salta in mente? è considerata un'espressione di tipo fam. (familiare).
Con la sola intenzione di continuare la discussione in tono svagato, aggiungo che in genere mi attengo a questa distinzione: mi viene in mente - mi ricordo. Mi viene alla mente - mi sovvengo.
Inviato: ven, 15 mag 2015 8:29
di Ferdinand Bardamu
Sí, è certamente di registro famigliare, ma il suo uso non si limita a una zona d’Italia.
Inviato: ven, 15 mag 2015 9:38
di Carnby
Ho sentito ora mia madre: in passato «ma che ti salt'in mente?» non si usava (ma oggi sì) e si usava poco anche «ma che ti vien a mente?» (con lo stesso significato). L'espressione più comune era: «ma che va' a ripensà?».
Inviato: ven, 15 mag 2015 9:57
di Arnoldas
Caro GFR, chiedo scusa, però "sovvenire" significa "venire in mente" e non "venire alla mente" (
www.treccani.it).... Non ho capito niente...
Inviato: ven, 15 mag 2015 10:58
di Ferdinand Bardamu
Caro Arnoldas, mi spiace, mi sa che le abbiamo fatto un po’ di confusione. Ricapitolando:
venire in mente,
venire alla mente,
sovvenire vogliono dire la stessa cosa, ossia ‹ricordare›.
La forma che si sente comunemente è
venire in mente;
venire alla mente si può usare nella lingua di tutti i giorni, ma è una variante piú rara;
sovvenire, invece, è una parola di registro letterario, non si sente nella lingua quotidiana.
Se vogliamo scendere alle sottigliezze di significato, possiamo dire che
venire in mente, rispetto a
ricordare, descrive un processo fatto quasi senza sforzo o senza piena volontà. Può
venire in mente (ma anche
venire alla mente) un ricordo d’infanzia sentendo per caso un profumo o ascoltando una canzone.
Tra
venire in mente e
venire alla mente esiste poi una differenza, ch’è quella descritta piú su dal
Tommaseo-Bellini:
venire in mente indica meglio che
venire alla mente il «primo presentarsi al pensiero» e, perciò, si usa in frasi esclamative come «Ma come t’
è venuto in mente di chiamarmi a quest’ora?!».
Per usare un’immagine un po’ infantile (ma, spero, efficace), il ricordo che
viene alla mente bussa, entra nella mente e si accomoda; il ricordo, o il pensiero, che
viene in mente, spalanca la porta e si mostra facendo un passo oltre la soglia.
Mi auguro di non averle fatto confusione.

Inviato: ven, 15 mag 2015 12:02
di Arnoldas
Caro Moderatore, ho capito. Grazie mille!!! La ringrazio anche della Sua pazienza.