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«Prototipo sacrificale»

Inviato: sab, 16 mag 2015 0:58
di sempervirens
Buongiorno! Alla voce protofusione trovo in rete questo sintagma: prototipo sacrificale.
Mi chiedo, anzi lo chiedo agli utenti di questo preziosissimo forum, se l'aggettivo sacrificale è quello appropriato. Lì per lì ho corretto mentalmente la parola da sacrificale a sacrificabile ma resto nel dubbio.
Forse prototipo a perdere; prototipo monouso; o anche la stessa parola prototipo non rendevano lo stesso concetto?
Non so, sacrificale mi fa venire in mente un'ara di sacrificio, un'ara sacrificale.

Inviato: sab, 16 mag 2015 9:07
di Ferdinand Bardamu
Sacrificale significa «relativo a un sacrificio»: veda ad esempio il Treccani o il De Mauro.

Per darle però una risposta compiuta sarebbe utile sapere che cos’è esattamente quest’oggetto. Dalla pagina guichipediana cui lei allude non si capisce molto. Una parafrasi rispettosa del significato di sacrificale — «prototipo del sacrificio (pagano)» — è certamente del tutto insensata. Potrebbe esser meglio ridefinirlo come ha fatto lei, prototipo monouso/a perdere/usa e getta.

Inviato: sab, 16 mag 2015 11:39
di PersOnLine
Leggendo la pagina, il termine non mi sembra un senso tecnico, secondo me volevano proprio dire: sacrificabile, sprecabile.

Inviato: sab, 16 mag 2015 13:24
di sempervirens
Innanzitutto grazie per le risposte! Mi scusino se sono stato molto parsimonioso nel rilasciare le fonti. Rimedio subito:
http://it.wikipedia.org/wiki/Fabbricazione_digitale
http://it.wikipedia.org/wiki/Protofusione

Da fabbricazione digitale, attraverso una selva di definizioni tecniche attinenti al tema, la stampa in tre dimensioni, sono infine arrivato a prototipo sacrificale.

Avevo fatto bene a dubitare. Trovo la conferma nei responsi finora avuti.

:)