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«Autorizzazione a/per»
Inviato: mar, 19 mag 2015 12:10
di Lorenzo Eccher
Ciao a tutti.
oggi stavo preparando un modulo e come capita ogni tanto un tarlo ti si insinua in testa...
"Autorizzazione per la partecipazione a ..."
oppure
"Autorizzazione alla partecipazione a ..."
Cercando in rete si trova una o l'altra. Dal punto di vista linguistico parrebbe corretta la versione "autorzizzazione a " ma trattandosi di un modulo trovo spessisimo "autorizzazione per ".
Voi che mi dite?
Grazie
Inviato: mer, 20 mag 2015 2:40
di Marco1971
Anzitutto, le do il benvenuto.
L'uso corretto delle preposizioni è in effetti importante, e potrei dilungarmi ma cerco di venire al punto.
Autorizzazione a/per sono entrambe formulazioni corrette; nel caso specifico, per evitare la ripetizione di due
a, sarebbe preferibile
autorizzazione per la partecipazione a.
Re: «Autorizzazione a/per»
Inviato: mer, 20 mag 2015 17:59
di fiorentino90
Marco1971 ha scritto:Autorizzazione a/per sono entrambe formulazioni corrette;
Per quanto riguarda il verbo
autorizzare, si dice
autorizzo il trattamento, ma
v'autorizzo al trattamento. Giusto? In Rete, si trova scritto
autorizzo al trattamento dei dati personali, però dovrebb'essere sbagliato.

Inviato: mer, 20 mag 2015 23:11
di Marco1971
Giusto.

Inviato: gio, 21 mag 2015 11:01
di PersOnLine
Ma scrivere solo autorizzo al trattamento..., omettendo l'oggetto, è quindi sbagliato? Si tratterebbe di un fatto stilistico (ellissi del complemento ogg.?) o proprio di un errore grammaticale?
Inviato: gio, 21 mag 2015 11:10
di Ferdinand Bardamu
La formula «Autorizzo al trattamento dei dati…» l’ho sempre interpretata anch’io come ellittica del complemento oggetto, ossia «Autorizzo al trattamento dei dati…».
Inviato: gio, 21 mag 2015 11:52
di fiorentino90
PersOnLine ha scritto:Ma scrivere solo
autorizzo al trattamento..., omettendo l'oggetto, è quindi sbagliato? Si tratterebbe di un fatto stilistico (ellissi del complemento ogg.?) o proprio di un errore grammaticale?
Treccani.it ha scritto:autorizzare /autori'dz:are/ v. tr. [dal fr. autoriser]. - 1. a. [di persona, dare il proprio consenso a qualcosa: a. l'accesso
b. [di persona, dare il proprio consenso a qualcuno perché possa fare qualcosa, con la prep. a del secondo arg.: non a. nessuno al transito]
Ho notato che in genere i dizionari italiani non pongono l'attenzione su eventuali costrutti errati che pure il parlante madrelingua potrebbe usare, ma si limitano a riportare gli esempi corretti. Se invece consulto un dizionario monolingue francese destinato a un pubblico madrelingua francese (e non solo a stranieri), ci sono note sulle espressioni da evitare, anche se comuni, perché sbagliate. Dunque, non penso che da qualche parte ci sia scritto che la forma ellittica del complemento oggetto è sbagliata. Tuttavia, autorizzare è un verbo transitivo e la costruzione con la preposizione
a è possibile, però sempre accompagnata dal complemento oggetto (cioè la persona a cui viene dato il proprio consenso).
Autorizzo a trattare i miei dati (poco elegante, ma grammaticalmente corretta),
autorizzo il trattamento dei miei dati o
v'autorizzo al trattamento dei miei dati.
Inviato: gio, 21 mag 2015 15:21
di PersOnLine
fiorentino90 ha scritto:Tuttavia, autorizzare è un verbo transitivo e la costruzione con la preposizione
a è possibile, però sempre accompagnata dal complemento oggetto (cioè la persona a cui viene dato il proprio consenso).
L'ellissi è un fenomeno comune in italiano, e non mi pare che di per sé possa minare la grammaticalità di un costrutto. Quindi o l'ellissi dell'oggetto, in questo caso, è grammaticalmente scorretta (ma allora ciò vale per ogni altro costrutto analogo), oppure è un semplice fatto stilistico, e al massimo può essere giudicato censurabile se universalmente riconosciuto come poco elegante (ma non mi sembra questo il caso).
Inviato: gio, 21 mag 2015 18:53
di fiorentino90
PersOnLine ha scritto:(ma allora ciò vale per ogni altro costrutto analogo)
Esempi?
il Sabatini Coletti ha scritto:• [
sogg-v-arg]
1 Rendere qlco. legittimo SIN legittimare, permettere: a. la costruzione di un centro sportivo; freq. al passivo: è stata autorizzata l'apertura di una discoteca
2 Dare adito, giustificare qlco.: il suo comportamento autorizza il sospetto
• [
sogg-v-arg-prep.arg] Dare il proprio consenso perché qlcu. faccia qlco.: a. i militari all'uscita; spesso con il secondo arg. espresso da frase (introd. da a): a. i militari a uscire
Quindi le costruzioni possibili sono
soggetto-verbo-argomento oppure
soggetto-verbo-argomento-preposizione argomento. Mi sembra chiaro. Inoltre, mi pare che nessuno dica
autorizzo alla costruzione del centro sportivo e che
autorizzo al si trovi solo nell'espressione
autorizzo al trattamento dei miei dati, che molti copincollano dai motori di ricerca.
Inviato: gio, 21 mag 2015 20:36
di Ferdinand Bardamu
fiorentino90 ha scritto:Autorizzo a trattare i miei dati (poco elegante, ma grammaticalmente corretta),
autorizzo il trattamento dei miei dati o
v'autorizzo al trattamento dei miei dati.
Tra
autorizzo a trattare i miei dati e
autorizzo al trattamento dei miei dati non cambia nulla, a parte la scelta di nominalizzare l’azione nel secondo caso.
Autorizzo al trattamento dei miei dati è una frase che, suppongo, viene interpretata un po’ da tutti come ellittica dell’oggetto: se cosí non fosse, se i parlanti non riempissero mentalmente il tassello mancante, sarebbe con ogni evidenza agrammaticale.
Posto questo, perché qui un argomento del verbo — in quanto tale insopprimibile — viene sottinteso? Mi pare che sia perché il soggetto autorizzato non si può definire con chiarezza. Chi riceve quest’autorizzazione? Il proprietario del sito? Una figura professionale interna all’azienda che gestisce il sito? Un terzo? Oppure nessuno di questi, ovvero tutti? L’impossibilità di stabilire un soggetto o un gruppo ben preciso ha fatto sí che l’oggetto grammaticale venisse sottinteso. Che dite, vi torna?
Inviato: gio, 21 mag 2015 21:38
di PersOnLine
Per quanto determinati argomenti siano obbligatori in certe costruzioni, non credo che debbano essere per forza espressi, se sono deducibili dal contesto, per rendere la frase grammaticale; e nel caso in questione, mi sembra abbastanza chiaro chi sia il destinatario dell'autorizzazione.
Inviato: ven, 22 mag 2015 17:34
di Lorenzo Eccher
Ciao,
vi ringrazio per la solerte risposta al mio quesito.
Grazie a Maro1971 che nonostante si sia sentito minato dalla mia informalità ha comunque risposto e grazie anche a fiorentino90 che con un colpo d'occhio degno di un tiratore al piattello ha subito notato una lettera minuscola seguente ad un punto.
Naturalmente il mio è un tono scherzoso.
Sono sempre abituato a scrivere soprattutto in forum stranieri dove la fromalità non è mai presente.
Se mi posso permettere, direi anch'io la mia relativamente al verbo autorizzare.
Premesso che la mia è una preparazione liceale e che i miei "studi" di grammatica italiana si fermano più o meno alla prima liceo, credo che la forma corretta nell'uso del verbo sia quella con
"autorizzo al trattamento ... " e non "autorizzo il trattamento" perché nella mia testa vedo
autorizzare qualcuno (complemento oggetto) a fare qualcosa (e qui mi rendo conto dei miei limiti o della mia poca memoria in quanto non avrei idea semanticamente come chiamare "a fare qualcosa" al di là di una subordinata di qualche tipo)
Se poi vogliamo sparigliare ancora le carte ricodo anche la formula
"Si autorizza l'uso ...."
Beh... ora vi saluto e vi auguro un buon week end.
Inviato: dom, 24 mag 2015 11:19
di fiorentino90
Ferdinand Bardamu ha scritto:fiorentino90 ha scritto:Autorizzo a trattare i miei dati (poco elegante, ma grammaticalmente corretta),
autorizzo il trattamento dei miei dati o
v'autorizzo al trattamento dei miei dati.
Tra
autorizzo a trattare i miei dati e
autorizzo al trattamento dei miei dati non cambia nulla, a parte la scelta di nominalizzare l’azione nel secondo caso.
Non cambia nulla
nella costruzione [sogg-v-arg-prep.arg], mentre nell'altro caso cambia:
autorizzo non può esser seguito direttamente dall'infinito (non
*autorizzo operare, ma
autorizzo a operare), mentre si può dire (si deve dire)
autorizzo misure straordinarie. Non sono un esperto in materia, però gli esempi dei dizionari mi sembrano molto chiari. Se in qualche dizionario si trovano esempi con
autorizzo al, mi ricredo. Tuttavia, ripeto: la costruzione
autorizzo al si trova solo nella frase
autorizzo al trattamento, che molti copincollano dalla Rete (à sbagliato uno e ora sbagliano mille) perché c'è il riferimento alla legge sulla riservatezza. Insomma, non è una frase che uno dice spontaneamente.
[FT] Codice di buona condotta
Inviato: dom, 24 mag 2015 11:41
di fiorentino90
Lorenzo Eccher ha scritto:Naturalmente il mio è un tono scherzoso.
Sono sempre abituato a scrivere soprattutto in forum stranieri dove la fomalità non è mai presente.
L'autore del «Decalogo del Buon Cruscone» ha scritto:Essendo questo spazio destinato al buon uso della lingua italiana, c’impegniamo a rispettare, nei limiti delle nostre capacità e delle nostre conoscenze, le piú elementari norme d’ortografia e sintassi. Rifiutiamo inoltre il ricorso sistematico (o inadeguatamente motivato) a forestierismi non adattati
Lorenzo Eccher ha scritto:Beh... ora vi saluto e vi auguro un buon week end.
Posso capire
sport e
film, ma non
week end 
: si può benissimo dire
fine settimana.

Inviato: dom, 24 mag 2015 22:19
di Ferdinand Bardamu
fiorentino90 ha scritto:Non sono un esperto in materia, però gli esempi dei dizionari mi sembrano molto chiari. Se in qualche dizionario si trovano esempi con
autorizzo al, mi ricredo. Tuttavia, ripeto: la costruzione
autorizzo al si trova solo nella frase
autorizzo al trattamento, che molti copincollano dalla Rete (à sbagliato uno e ora sbagliano mille) perché c'è il riferimento alla legge sulla riservatezza. Insomma, non è una frase che uno dice spontaneamente.
Le consiglio di leggere
quest’interessante articolo sul concetto di transitivo assoluto.
Sul fatto che quella frasetta sia copincollata senza troppo pensarci su, concordo. Non sono d’accordo sulla sua scorrettezza: in italiano ci sono miriadi di verbi transitivi che ammettono l’ellissi dell’oggetto. È vero che, in genere,
autorizzare è sempre usato come transitivo con l’oggetto espresso, ma il suo impiego come transitivo assoluto (o intransitivo, se vogliamo) è del tutto giustificabile, a mio parere, anche se rimane confinato a questa formula burocratica.