«Cardo» per «cardine»
Inviato: gio, 21 mag 2015 16:07
Com'è noto a tutti, tre settimane fa è stata inaugurata l'Esposizione Universale. Nei vari servizi televisivi dedicati all'argomento sentivo tornare con insistenza questa parola: cardo. «Il cardo è pronto», «il cardo è ultimato», «i lavori per il cardo sono in ritardo», il cardo qui, il cardo là. Confesso che in un primo momento avevo pensato che cardo fosse un nomignolo per quella svettante struttura che ufficialmente è chiamata "Albero della Vita" ed è il simbolo dell'Espò; ahimè, mi ingannavo.
Il cardo non è altro che il cardine, ovvero la via principale che, nell'urbanistica romana, incrociava il decumano, dando origine alla caratteristica struttura a scacchiera che ancora oggi riconosciamo in tante città d'origine romana (o che s'ispirano a quella tradizione). La stessa fiera milanese prende spunto da quell'impostazione e infatti, ortogonale al "cardo", sfoggia il suo (regolare) bel decumano. L'italiano cardine deriva, com'è normale che sia, dall'accusativo del cardo, cardinis latino, e l'accoppiata "cardine & decumano" è nota a tutti, penso, fin dai primi rudimenti di storia romana appresi alle elementari.
Da dove spunta, allora, questo cardo? Forse qualche "addetto alla comunicazione" s'è lasciato coinvolgere troppo dal tema dell'Esposizione (il cibo) e, sognando ad occhi aperti il cappone coi gobbi, ha scritto "cardo" invece di "cardine"?
Il cardo non è altro che il cardine, ovvero la via principale che, nell'urbanistica romana, incrociava il decumano, dando origine alla caratteristica struttura a scacchiera che ancora oggi riconosciamo in tante città d'origine romana (o che s'ispirano a quella tradizione). La stessa fiera milanese prende spunto da quell'impostazione e infatti, ortogonale al "cardo", sfoggia il suo (regolare) bel decumano. L'italiano cardine deriva, com'è normale che sia, dall'accusativo del cardo, cardinis latino, e l'accoppiata "cardine & decumano" è nota a tutti, penso, fin dai primi rudimenti di storia romana appresi alle elementari.
Da dove spunta, allora, questo cardo? Forse qualche "addetto alla comunicazione" s'è lasciato coinvolgere troppo dal tema dell'Esposizione (il cibo) e, sognando ad occhi aperti il cappone coi gobbi, ha scritto "cardo" invece di "cardine"?