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«Ci vuole piú pazienza»

Inviato: sab, 23 mag 2015 8:22
di Arnoldas
Cari amici, nella frase "Ci vuole più pazienza" la parte di questa frase "più pazienza" come si chiama? Complemento? No? Grazie.

Inviato: sab, 23 mag 2015 12:30
di Infarinato
Soggetto. ;) Basta coniugarlo al plurale per rendersene conto, e.g.: ci sono voluti molti anni.

Inviato: sab, 23 mag 2015 12:47
di Arnoldas
Gentile Amministratore, non sono italiano e penso di non aver capito bene la Sua risposta... Mi scusi, può spiegarmi in parole "normali"? Grazie.

Inviato: sab, 23 mag 2015 12:57
di Infarinato
So che è straniero, caro Arnoldas, ma il suo italiano è ottimo, e la questione che Lei pone è abbastanza semplice, mi creda.

Volerci significa «occorrere, essere necessario», quindi il piú pazienza della sua frase non può essere che il soggetto della stessa. Insomma, in una lingua dotata di flessione nominale come il latino quel piú pazienza sarebbe espresso nel caso nominativo.

Inviato: sab, 23 mag 2015 13:12
di Arnoldas
Ho capito. La ringrazio. Cordiali saluti dalla Lituania.

Inviato: sab, 23 mag 2015 13:29
di Arnoldas
Chiedo scusa, volevo chiedere ancora: più pazienza, con pazienza, senza pazienza - sono espressioni avverbiali? È vero o mi sbaglio?

Inviato: sab, 23 mag 2015 13:33
di Ferdinand Bardamu
Piú pazienza non è un’espressione avverbiale: piú è in questo caso un aggettivo; nella frase in questione piú pazienza ha la funzione di soggetto, come ha detto Infarinato.

Con pazienza e senza pazienza sono, queste sí, locuzioni avverbiali, che possono essere sostituite da un avverbio di modo in -mente: pazientemente e impazientemente.

Inviato: sab, 23 mag 2015 13:55
di Arnoldas
Finalmente ho capito... Grazie mille, carissimi!!! Sempre mi sbaglio (povero me!) perché la grammatica lituana e quella italiana sono diversissime...

Inviato: sab, 23 mag 2015 14:33
di Ferdinand Bardamu
Arnoldas ha scritto:Finalmente ho capito... Grazie mille, carissimi!!! Sempre mi sbaglio (povero me!) perché la grammatica lituana e quella italiana sono diversissime...
È piú che giustificato. Eppoi, come ha notato Infarinato, lei scrive un ottimo italiano.

Piccola correzione: a meno che non si voglia mettere proprio in rilievo cambiandone la posizione, l’avverbio sempre va alla fine, quindi «Mi sbaglio sempre» non «Sempre mi sbaglio».

Inviato: sab, 23 mag 2015 15:55
di Arnoldas
Ho capito. Grazie.