Caro Arnoldas, credo di averlo già detto, ma lo voglio ribadire: Lei mi piace perché, a causa della sua
legittima mancanza di naturalezza nel maneggiare la nostra lingua, ci pone delle domande che a un italiano non verrebbero mai in mente. Il che è un bene, perché ci costringe a mettere sotto la lente d'ingrandimento i meccanismi del nostro amato italiano.
Veniamo a noi. Cercando di analizzare gli automatismi della mia parlata, mi sono accorto che quando
anche si riferisce a un sostantivo, lo
precede, mentre quando si riferisce a un
verbo, lo
segue. (Meglio ancora: se ce n'è la possibilità, si inserisce in mezzo alla forma [o all'espressione] verbale, e quindi avremo
Anche Luisa ha cantato [riferito al sostantivo] in opposizione a
Luisa ha anche cantato [riferito al verbo], che è mille volte più italiano di *
Luisa ha cantato anche. Per lo stesso motivo, la variante più spontanea di
Luisa canta anche è
Luisa sa anche cantare).
Come vede, la posizione di
anche in
Luisa anche canta contravviene a entrambe le "regole" (uso le virgolette perché non so se si tratti di regole vere e proprie o di semplici abitudini), quindi è una frase che lascia interdetto l'ascoltatore italiano, che (anche se non se ne sa spiegare il motivo) non capisce a cosa si riferisca quell'
anche: a Luisa? Ma allora normalmente dovrebbe venire prima. A "canta"? Ma allora dovrebbe venire dopo. In conclusione,
non è italiano.
L'ipotesi di domna charola, che
in extremis salva la baracca con una virgola, rimanda all'uso
olofrastico di
anche (
«Chi è d'accordo?» «Io sì» «Io anche» «Io no»), e ci mostra qualcuno che risponde e integra la sua stessa risposta (
«Carlotta canta» «Luisa anche [<-- risposta],
canta [<-- integrazione]»): in pratica, sono
due frasi distinte (e un po' goffe, se mi è consentito un commento).
Prevengo la Sua prossima permutazione: si può dire
Canta anche Luisa? Sì, si può dire. Qui
anche segue il verbo e contemporaneamente precede il sostantivo, quindi potrebbe essere attribuito a entrambi (al contrario di
Luisa anche canta, dove non poteva essere attribuito a nessuno). Di norma, in un caso del genere l'attribuzione al sostantivo ha la precedenza, quindi la frase equivale a
Anche Luisa canta. Se vogliamo intendere l'altro significato, dobbiamo eliminare la possibilità di riferire
anche a
Luisa, separandoli con una virgola (
Canta anche, Luisa, ovvero
sa anche cantare).