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Prefazione a/di
Inviato: dom, 31 mag 2015 22:02
di Ivan92
Gradirei alcune delucidazioni al riguardo:
1- Tizio, nella prefazione al suo dizionario
Vattelapesca, segnala che ecc.
2- Tizio, nella prefazione del suo dizionario
Vattelapesca, segnala che ecc.
Quale preposizione si deve usare? Vi ringrazio in anticipo.

Inviato: lun, 01 giu 2015 0:29
di Fausto Raso
A mio modo di vedere: la preposizione "a" se la prefazione è dello stesso autore (Tizio, nella prefazione al suo dizionario...); la preposizione "di" se la prefazione non è dello stesso autore (Caio, nella prefazione del dizionario di Tizio...).
Inviato: lun, 01 giu 2015 0:34
di Ivan92
La ringrazio, caro Fausto. Ritiene che anche prologo si comporti alla stessa maniera?
Inviato: lun, 01 giu 2015 0:40
di Fausto Raso
Ivan92 ha scritto:La ringrazio, caro Fausto. Ritiene che anche
prologo si comporti alla stessa maniera?
Credo di sí. Ma per entrambi i quesiti è meglio attendere pareri piú autorevoli.
Inviato: lun, 01 giu 2015 0:42
di Marco1971
Vanno bene entrambe le preposizioni, con parole come
prefazione, introduzione, prologo, ecc., ma non credo che la distinzione di Fausto abbia riscontro nella realtà. Mi sembra che non vi sia differenza semantica, solo di costrutto (e la doppia possibilità permette di evitare eventuali pesanti ripetizioni del tipo
...del...della...del...).

Inviato: lun, 01 giu 2015 0:47
di Ivan92
La ringrazio di cuore, caro Marco

. Pensavo vi fosse una [
seppur] lieve differenza semantica.
Inviato: lun, 01 giu 2015 1:01
di Fausto Raso
Se non ho preso un granchio, la preposizione piú adoperata è "a" (al). Una rapida ricerca con Googlelibri ha dato 107.000 occorrenze per "al" e 86.200 per "del".
Inviato: lun, 01 giu 2015 17:19
di Ivan92
La ringrazio.

Inviato: lun, 01 giu 2015 21:38
di PersOnLine
Io sento la prefazione come parte integrante dell'opera, specie se dello stesso autore, quindi mi verrebbe naturale usare di.