«Godet»

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Carnby
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«Godet»

Intervento di Carnby »

Fastidioso francesismo che si usa in pittura per le tavolettine colorate per gli acquerelli. Citando dal Wikizionario francese: «petit récipient sans pied et sans anse dans lequel les peintres délayent des couleurs». In passato si usava, anche nel gergo tecnico, tavoletta.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ma la foto non mi sembra corrispondere alla definizione (recipiente nel quale si stemperano i colori)... :roll:

Il Garzanti traduce con ciotolina/vasetto (per colori).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Millermann
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Intervento di Millermann »

Infatti! Io (che qualche volta dipingo a olio per svago) col termine godet ho sempre indicato questo piccolo accessorio: una doppia vaschetta metallica (di pochi centimetri) che si pinza lateralmente alla tavolozza, e in cui si può versare un po' di medium o d'olio per stemperare i colori. :)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Carnby
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Intervento di Carnby »

Dev'essere una «nuova» definizione di godet perché mettendo «godets aquarelle» su Google immagini viene fuori questo; inoltre dalla Guichipedia francese: «Dans le domaine des Beaux-Arts – Godet d'aquarelle : petit compartiment dans lequel la couleur aquarelle est coulée pour être prélevée au pinceau ; Godet à palette : récipient de forme ronde que l'on clippe sur la palette du peintre à l'huile afin d'y verser le médium à peindre» (questo è quello tradizionale).
Dal vasetto o ciotolino si dev'essere passati al contenuto, com'è avvenuto anche nel francese colloquiale per un godet de vin: «Et, Bob, un godet de rouge, mon p'tit pote».
Istintivamente associo godet a gotto, anche se probabilmente non c'entra nulla.
domna charola
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Intervento di domna charola »

Interessante! Io l'ho sempre associato a un tipo di taglio per rendere svasata una gonna (a volte dipingo, ma preferisco cucire... :wink: ), e ora scopro sulla Treccani che deriva in effetti da godet inteso come ciotola o recipiente, oggetto a cui può assomigliare, se capovolto, una veste svasata... sempre detto che vocabolari e affini sono letture affascinanti, anche se manca la trama e il colpevole alla fine! :D
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