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«Parlare correntemente» ~ «parlare correttamente»

Inviato: mar, 29 set 2015 10:58
di Ferdinand Bardamu
Mi sono imbattuto piú volte nell’espressione parlare correttamente, riferita a una persona che parla piú lingue oltre la sua lingua madre. Mi è sempre sembrato un ipercorrettismo per parlare correntemente: ciò che importa nell’apprendimento di una lingua straniera non è tanto la correttezza grammaticale in sé e per sé — uno può anche parlar bene, ma a fatica — quanto la scioltezza nell’eloquio, che dimostra l’interiorizzazione delle regole grammaticali.

L’ipercorrettismo — ma, pensandoci bene, si potrebbe trattare anche di una sorta di malapropismo — nasce, a mio avviso, dalla relativa rarità dell’aggettivo corrente nel significato di «spedito, sciolto». Che ne pensate?

Inviato: mar, 29 set 2015 16:48
di Freelancer
Ferdinand, lei non è al passo coi tempi e con l'avanzata dell'inglese. La maggior parte delle persone dice parlare fluentemente, confronti i risultati attraverso una istantanea ricerca in rete.

:wink:

Inviato: mar, 29 set 2015 17:54
di Ferdinand Bardamu
Ho visto, grazie. :) Beh, si tratterebbe di un calco per nulla fastidioso, del tutto comprensibile. Importa però che la scelta lessicale sia ponderata, qualunque essa sia. Chi dice «Parlo correttamente tre lingue» non ha, forse, ben chiaro ciò che vuol dire.

Inviato: mar, 29 set 2015 18:16
di Carnby
Non so se sia un calco dall'inglese o no, ma, a mio avviso, parlare tre lingue correttamente (ovvero senza fare errori) è leggermente dfferente da parlare tre lingue correntemente (ovvero in modo naturale, sciolto e fors'anche frequentemente).

Inviato: mar, 29 set 2015 18:50
di Ferdinand Bardamu
Non so, a me «Parlo tre lingue correttamente» continua a riecheggiare in mente come un ipercorrettismo maldestro per «Parlo tre lingue correntemente».

A mio parere la correttezza è insita nel scioltezza del parlare, perché una regola grammaticale che non si conosce o non si ricorda bene può far incespicare il locutore oppure rallentarne la pianificazione della frase.

Inviato: mar, 29 set 2015 20:55
di Animo Grato
Carnby ha scritto:[P]arlare tre lingue correttamente (ovvero senza fare errori) è leggermente dfferente da parlare tre lingue correntemente (ovvero in modo naturale, sciolto e fors'anche frequentemente).
Sulla differenza semantica delle due espressioni, sono d'accordo: per esempio, gli stessi italiani parlano la propria lingua correntemente, ma spesso non correttamente. :wink:
Credo però che all'origine della recente affermazione di correttamente a scapito di correntemente non ci sia questa sottile distinzione, quanto piuttosto - come suggeriva Ferdinand Bardamu - il prevalere della lectio facilior: lo stesso meccanismo che ha fatto sì che (prima in Francia, e poi internazionalmente) le scarpe di Cenerentola, originariamente di "vair" (vaio), si trasformassero nell'omofono "verre" (vetro, e di qui il passo al cristallo è fin troppo breve).

Lo so, non c'entra molto. Ma adoro questa storia!

Inviato: mar, 29 set 2015 21:20
di Ferdinand Bardamu
È proprio come dice Animo Grato. Correttamente per correntemente ricorre in contesti in cui in inglese si direbbe fluently (che qui si parafrasa con «with ease and accuracy»), non correctly.

Inviato: mer, 30 set 2015 0:53
di PersOnLine
E pensare che io ho sempre inteso parlare correntemente [una lingua] nel senso di 'quasi tutti i giorni [in famiglia; per lavoro]', cioè abitualmente.

Per l'uso di fluente[mente], il Treccani non dà alcuna indicazione circa l'influenza dell'inglese.

Inviato: mer, 30 set 2015 1:01
di Marco1971
Sí, ma con flusso continuo e abbondante non mi pare corrispondere alla definizione di fluently, easily and well, ossia bene e con facilità.

Inviato: mer, 30 set 2015 7:49
di Ferdinand Bardamu
Grazie mille, Marco. Questa pur lieve sfumatura semantica mi spinge a riconsiderare il calco fluentemente: usarlo non è un peccato mortale, ma per amore della precisione mi atterrò a correntemente — o ad altre locuzioni d’analogo significato — per esprimere il concetto denotato dall’inglese fluently.

Inviato: mer, 30 set 2015 9:32
di Marco Treviglio
Marco1971 ha scritto:Sí, ma con flusso continuo e abbondante non mi pare corrispondere alla definizione di fluently, easily and well, ossia bene e con facilità.
Condivido. :)
Però, il Sabatini Coletti non sembra essere dello stesso avviso del Treccani.

Personalmente, ritengo che la differenza tra i due lemmi [correntemente e correttamente] sia sottile per come vengono scritti, ma notevole appetto alla scrittura --e nella sua semantica-- dello scrivente.

Inviato: mer, 30 set 2015 10:22
di Infarinato
Marco Treviglio ha scritto:Però, il Sabatini Coletti non sembra essere dello stesso avviso del Treccani.
Sí… ricordiamoci peraltro che il Sabatini-Coletti è un «dizionario dell’uso», mentre il Treccani è forse l’ultimo dei vocabolari [moderatamente] normativi. ;)

Inviato: gio, 01 ott 2015 13:42
di Marco Treviglio
Infarinato ha scritto:
Marco Treviglio ha scritto:Però, il Sabatini Coletti non sembra essere dello stesso avviso del Treccani.
Sí… ricordiamoci peraltro che il Sabatini-Coletti è un «dizionario dell’uso», mentre il Treccani è forse l’ultimo dei vocabolari [moderatamente] normativi. ;)
Chiedo venia, poiché non ho chiarito il mio intendimento a proposito del messaggio precedente. Quello che volevo comunicare era quanto segue ora.
Se alcune persone, neppure poche, usano termini in modo improprio (come correttamente o fluentemente per correntemente), forse questo è dovuto anche per merito di alcuni dizionarî riportanti definizioni scorrette, non solo non pienamente condivisibili (altri «dizionarî dell'uso» non lo fanno).
Insomma, e spero che nessuno me ne voglia, ho colto l'occasione per far notare che il Sabatini non è proprio tra i vocabolarî piú consigliabili (in contrasto a quanto ho trovato consigliato leggendo in altri filoni all'interno del fòro). :wink:

Inviato: gio, 01 ott 2015 16:12
di Infarinato
Marco Treviglio ha scritto:Insomma, e spero che nessuno me ne voglia, ho colto l'occasione per far notare che il Sabatini non è proprio tra i vocabolarî piú consigliabili (in contrasto a quanto ho trovato consigliato leggendo in altri filoni all'interno del fòro). :wink:
Non esageriamo, caro Marco. :) Il Sabatini-Coletti rimane un ottimo dizionario: l’unico [perlomeno fra i vocabolari monovolume] a indicare esplicitamente valenze e reggenze dei verbi, e a dare informazioni di fonologia diacronica [italoromanza] nelle etimologie (non, però, nell’edizione ridotta di Corriere.it! ;)).

Semplicemente bisogna ricordarsi che esso si limita a descrivere l’uso moderno senza dare indicazioni sul «buon uso» tradizionale.

Inviato: gio, 01 ott 2015 16:50
di Ivan92
Molto dipende da quel che si vuol dire. Se io conosco perfettamente tre lingue, perché non dovrebbe andar bene parlo correttamente tre lingue?