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Inviato: gio, 08 ott 2015 16:31
di u merlu rucà
Nel dialetto di Bordighera vi è -e paragogica anche negli infiniti in -à (parlàe, andàe, cantàe). Attualmente il fenomeno è in fase di netta regressione e io stesso l'ho sentito da persone molto anziane.

Re:

Inviato: ven, 20 nov 2020 15:54
di Ferdinand Bardamu
Ferdinand Bardamu ha scritto: lun, 05 ott 2015 16:12Al Settentrione fa eccezione forse solo il veneto, in cui una parola come sport può essere adattata nella pronuncia anche in sporte (ma piú spesso in spor).
A riprova della possibilità, per il veneto, di mantenere le consonanti finali con l’aggiunta di una vocale paragogica, porto l’esempio dell’adattamento popolare e ormai obsoleto di Trèves, il cognome di un barone grande possidente terriero delle mie parti, ossia Trèvexe /ˈtrɛveze/. Non è escluso che la sonorizzazione di /s/ sia dovuta all’analogia con Àdexe («Adige»).

Re: [xMAR] Terza persona plurale dei verbi

Inviato: ven, 20 nov 2020 20:20
di Ligure
Perché analogia? Non dovrebbe essere regolare in veneto, se il fonema consonantico non risulta geminato, la transizione evolutiva da [-s-]>[-z-], che contraddistingue tutto il Settentrione, anche nell'italiano locale?

In veneto [-s-]<[-ss-]. Anche da [-ʦʦ-], non dappertutto.

Re: [xMAR] Terza persona plurale dei verbi

Inviato: ven, 20 nov 2020 20:27
di Ferdinand Bardamu
In effetti ha ragione. Ho parlato di analogia perché questa è(ra) una pronuncia fortemente marcata, che coesisteva, anche in dialetto, con quella normale. Pensavo dunque che l’aver presente la pronuncia regolare influisse sulla resa della /s/, mutata solo per analogia. Ma riconosco che la mia è una spiegazione assai poco convincente.

Re: [xMAR] Terza persona plurale dei verbi

Inviato: ven, 20 nov 2020 22:02
di Ligure
Interessante anche la voce Àdexe = Adige. Di derivazione perfettamente regolare in veneto, da Ăthĕse/i(m). Caratterizzata da doppia ipercorrezione in italiano. Perché l'e veneto della seconda sillaba non viene da i non accentata, ma risulta etimologico e il fonema [-z-] veneto deriva, banalmente, da [-s-], non da [-ʣ-] né da [-ʤ-].