«Giustiziare»
Inviato: sab, 24 ott 2015 1:29
Buongiorno a tutti!
Sono qui per chiedere lumi su un'annosa questione che mi attanagliò la mente e che posi già altrove senza ottenere una spiegazione soddisfacente. Vengo, quindi, al dunque.
In italiano «giustiziare» ha un significato puramente negativo, e cioè, punire eseguendo una condanna a morte sinonimo di "uccidere, sopprimere"; dal momento che esso deriva dal termine «giustizia», che al contrario ha un senso principale positivo derivando da «giusto» ed essendo sinonimo a "equità, imparzialità, onestà, rettitudine", non capisco il perché di tanta differenza nel concetto di base.
Quel che non capisco è questo: perché se volessi utilizzare il verbo «giustiziare», con senso positivo come quello di «giustizia», dovrei invece utilizzare «rendere giustizia»?
Insomma, perché se uso, e.g., «aggiustare» vale a dire rendere giusto, se uso «giustificare» vale a dire rendere giusto, se uso «giustiziato» non vale a dire reso giustizia ma vale a dire “morto”?
Ringrazio anticipatamente chiunque riesca a elargirmi una spiegazione.
Sono qui per chiedere lumi su un'annosa questione che mi attanagliò la mente e che posi già altrove senza ottenere una spiegazione soddisfacente. Vengo, quindi, al dunque.
In italiano «giustiziare» ha un significato puramente negativo, e cioè, punire eseguendo una condanna a morte sinonimo di "uccidere, sopprimere"; dal momento che esso deriva dal termine «giustizia», che al contrario ha un senso principale positivo derivando da «giusto» ed essendo sinonimo a "equità, imparzialità, onestà, rettitudine", non capisco il perché di tanta differenza nel concetto di base.
Quel che non capisco è questo: perché se volessi utilizzare il verbo «giustiziare», con senso positivo come quello di «giustizia», dovrei invece utilizzare «rendere giustizia»?
Insomma, perché se uso, e.g., «aggiustare» vale a dire rendere giusto, se uso «giustificare» vale a dire rendere giusto, se uso «giustiziato» non vale a dire reso giustizia ma vale a dire “morto”?
Ringrazio anticipatamente chiunque riesca a elargirmi una spiegazione.