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«Innocuo, vacuo»

Inviato: mer, 04 nov 2015 12:37
di Ivan92
Secondo il DiPI, la pronuncia moderna di queste parole presenta la sequenza. Ma per quale motivo, in un passato non definito, sarebbe stato meglio dire [inˈnɔ:kuo] e ['va:kuo]?

Inviato: mer, 04 nov 2015 12:42
di Carnby
Ragioni etimologiche (latino innocuus e vacuus).

Re: «Innocuo, vacuo»

Inviato: mer, 04 nov 2015 15:56
di Infarinato
Ivan92 ha scritto:Ma per quale motivo, in un passato non definito, sarebbe stato meglio dire [inˈnɔ:kuo] e ['va:kuo]?
«Passato non definito», lo dice a qualchedun altro! :P

La pronuncia normativa, come attesta il DOP, è ancora [solo] quella, e io li pronuncio proprio cosí [almeno a ritmo lento], a differenza di, e.g., equo e iniquo, che hanno /kw/, come ortograficamente testimoniato dal nesso qu.

Re: «Innocuo, vacuo»

Inviato: mer, 04 nov 2015 16:26
di Ivan92
Infarinato ha scritto:«Passato non definito», lo dice a qualchedun altro! :P
Ha ragione. E sí che l'avevo anche consultato, il DOP. :)

Ci sono altre parole, simili a innocuo e vacuo, per le quali il DiPi propone due pronunce?

Re: «Innocuo, vacuo»

Inviato: mer, 04 nov 2015 16:42
di Infarinato
Ivan92 ha scritto:Ci sono altre parole, simili a innocuo e vacuo, per le quali il DiPi propone due pronunce?
Mah, ad esempio lacuale, dove, però, a differenza che nel caso di vacuo e innocuo, per i quali entrambe le varianti di pronuncia sono considerate «neutre» («neutra moderna» e «neutra tradizionale», rispettivamente), la variante con /kw/ qui è solo «accettabile» [a ritmo lento], quindi non neutra (…appetto a la quale, che invece ha ovviamente [solo] /kw/).

Re: «Innocuo, vacuo»

Inviato: mer, 04 nov 2015 18:20
di Millermann
Ivan92 ha scritto:Ci sono altre parole, simili a innocuo e vacuo, per le quali il DiPi propone due pronunce?
Propongo: proficuo, cospicuo, perspicuo, promiscuo e, ovviamente, nocuo.
Mi sono basato sulla terminazione, ed effettivamente sul DiPI è riportata la doppia pronuncia (moderna e tradizionale), sul DOP, invece, solo quella in [kuo]. :)

Inviato: mer, 04 nov 2015 23:01
di valerio_vanni
Probabilmente /u/ è più salda quando c'è iato (/attu'ale/ vs /at'twale/) che quando c'è dittongo (/attuali'ta/ vs /attwali'ta/).
Nel primo caso la sostituzione va a modificare anche il conteggio sillabico, quindi è meno probabile.

Inviato: gio, 05 nov 2015 12:44
di Ivan92
Grazie a tutti gl'intervenuti. :)

Inviato: dom, 08 nov 2015 0:46
di Ivan92
Noto che le parole uscenti in -guo subiscono lo stesso trattamento: sia la pronuncia tradizionale sia quella moderna sono considerate neutre. Però c'è attiguo che scombina un po' i piani: il DOP è categorico e propone [at'ti:guo], mentre il DiPI non solo consiglia di dire [at'ti:gwo], ma ritiene non impeccabile la pronuncia con dittòngo. Perché Canepari ha fatto questa scelta?

Inviato: dom, 08 nov 2015 15:37
di Infarinato
Ivan92 ha scritto:[C]'è attiguo che scombina un po' i piani: il DOP è categorico e propone [at'ti:guo], mentre il DiPI non solo consiglia di dire [at'ti:gwo], ma ritiene non impeccabile la pronuncia con dittòngo. Perché Canepari ha fatto questa scelta?
Perché c’è un refuso nel DiPI ;): punto e virgola invece di un punto. Basta infatti confrontare le trascrizioni con quelle date per l’analoga voce contiguo.

Inviato: dom, 08 nov 2015 17:10
di Ivan92
Ecco svelato l'arcano! Grazie mille! :)