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Periodo ipotetico nel linguaggio giuridico

Inviato: sab, 07 nov 2015 14:15
di Palomar
Quando si scrive una clausola contrattuale o una norma di legge si costruisce una struttura condizionale in cui la protasi illustra una fattispecie e l'apodosi ne descrive le conseguenze giuridiche.

È molto comune, sia nei contratti sia nelle leggi, che la protasi sia introdotta da "qualora" seguito dal congiuntivo presente (o talvolta imperfetto). In questi casi nell'apodosi ritroviamo il presente indicativo o il futuro:

1) Qualora il consumatore eserciti il diritto di recesso, il venditore provvede a rimborsarlo senza indugio.

2) Qualora il consumatore eserciti il diritto di recesso, il venditore provvederà a rimborsarlo senza indugio.

Secondo voi qual è la formula più corretta?

Inviato: sab, 07 nov 2015 15:57
di Coniglio de' Conigli
A mio avviso, la risposta è in re ipsa - per dirla in giuridichese/legalese. :P
Quantunque entrambe le unità siano corrette da un punto di vista squisitamente sintattico, la seconda meglio si adatta allo scopo normativo, poiché l'uso del futuro nella proposizione principale fa le veci dell'imperativo riecheggiando un comando, un ordine.

Ma ascoltiamo ulteriori e più saggi pareri...

Inviato: sab, 07 nov 2015 16:48
di Palomar
Eppure il codice civile utilizza esclusivamente la prima formula...