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«Supplet[t]ivo»
Inviato: mar, 31 ott 2006 23:57
di Fausto Raso
Scartabellando tra le mie cose ho ritrovato un inserto linguistico del "Giornale" di qualche anno fa curato da Paolo Granzotto. Sono rimasto "scioccato" nel leggere quanto segue:
Delinquere. L'associazione è "a" delinquere, non "per" delinquere (...)
e ancora:
Supplettivo. Mi raccomando la doppia "p"
L'associazione, invece, è proprio "per" delinquere in quanto lo scopo, il fine è quello di delinquere (si tratta, insomma, di un complemento di fine o scopo che si costruisce con la preposizione "per").
Per quanto attiene a "supplettivo", raccomanda, giustamente, la doppia "p" ma dimentica che si scrive con una sola "t" (suppletivo) derivando dal tardo latino "suppletivus".
Inviato: mer, 01 nov 2006 1:21
di Federico
«Associazione a delinquere» è sicuramente corretto quanto «associazione per delinquere: a può indicare anche uno scopo (o meta), come ad in latino, ed è comunissima prima di un infinito.
Quanto a supplettivo, è come inflattivo: forse c'è una generale tendenza a raddoppiare questa t quando non si conosce un verbo da cui derivare la parola?
Inviato: mer, 01 nov 2006 21:48
di Marco1971
Concordo con Federico riguardo alla preposizione ‘a’.
Rammento d’aver letto anche, molti anni fa, *
colluttorio sulle confezioni; probabilmente qualcuno lo fece notare alla persona giusta perché ora vedo sempre scritto
collutorio.

Inviato: mer, 01 nov 2006 23:49
di Federico
Marco1971 ha scritto:Rammento d’aver letto anche, molti anni fa, *
colluttorio sulle confezioni; probabilmente qualcuno lo fece notare alla persona giusta perché ora vedo sempre scritto
collutorio.

Be', non è da escludere che la «persona giusta» si sia accorta da sola dell'errore, che comunque è molto diffuso; e infatti il De Mauro lo segnala già
come variante (senza commenti, almeno nella versione in linea).
Inviato: mer, 01 nov 2006 23:57
di Marco1971
E come se ne sarebbe accorta da sola? O dobbiamo supporre che le etichette da apporre sui prodotti non vengano controllate da nessuno?
Inviato: ven, 03 nov 2006 9:14
di Incarcato
E vogliamo parlare di accellerare, che ormai si sente anche nei telegiornali?
Inviato: ven, 03 nov 2006 10:58
di Bue
Incarcato ha scritto:E vogliamo parlare di accellerare, che ormai si sente anche nei telegiornali?
Anche tra gli studenti di fisica! Anni fa il mio ex relatore, nel correggere un esame scritto in cui compariva
accellerazione, stigmatizzò l'errore con un commento a penna rossa: "
Scellerato!"
Inviato: ven, 03 nov 2006 11:01
di Bue
Ripensandoci, però, scellerato deriva da scelus, e dunque etimologicamente dovrebbe avere anch'esso una sola elle...
Come sempre, le regole di oggi sono gli errori di ieri.
Inviato: ven, 03 nov 2006 21:23
di Federico
Marco1971 ha scritto:E come se ne sarebbe accorta da sola?
Ad esempio consultando un vocabolario: non è detto che coloro scrivono le etichette (e i loro superiori) siano tanto ignoranti da non saper fare nemmeno questo, no?
Bue ha scritto:Anni fa il mio ex relatore, nel correggere un esame scritto in cui compariva accellerazione, stigmatizzò l'errore con un commento a penna rossa: "Scellerato!"
Immagino che lo studente abbia replicato che lo si doveva valutare solo per le sue conoscenze di fisica...
Inviato: ven, 03 nov 2006 21:36
di Marco1971
Federico ha scritto:Marco1971 ha scritto:E come se ne sarebbe accorta da sola?
Ad esempio consultando un vocabolario: non è detto che coloro scrivono le etichette (e i loro superiori) siano tanto ignoranti da non saper fare nemmeno questo, no?
E non le pare che l’avrebbero fatto prima di commercializzare l’etichetta, se sono cosí coscienziosi?
Inviato: dom, 05 nov 2006 21:41
di Federico
Marco1971 ha scritto:E non le pare che l’avrebbero fatto prima di commercializzare l’etichetta, se sono cosí coscienziosi?
Dico solo che potrebbero essersene accorti per caso, o guardando le etichette della concorrenza, o ancora che il superiore – meno ignorante di colui che aveva scritto l'etichetta – potrebbe aver avuto occasione di accorgersi dell'errore solo dopo che erano state stampate tot etichette colla scritta sbagliata, ecc. ecc.
Questo solo per dire che non bisogna sempre e solo pensare al peggio.

Inviato: dom, 05 nov 2006 22:24
di Marco1971
Si può ipotizzare all’infinito. L’importante è che l’errore sia stato corretto.
Collutorio o colluttorio?
Inviato: mer, 23 lug 2008 22:02
di S·B·U·M·B
Inviato: mer, 08 mag 2013 11:12
di Zabob
Stiamo formando una piccola lista di consonanti doppie incongrue.
Riassumiamo:
– supplet[t]ivo
– collut[t]orio
– accel[l]erare
Contribuisco con
av[v]allare, che differisce dagli esempi precedenti per il fatto che la confusione nasce da una paronimia.
Ecco un esempio d'autore (Fiorenzo Toso,
Lingue d'Europa, III.10.1):
In base alla costituzione del 1994 (...) lo Stato riconosce al tempo stesso (art. 13) «il diritto alla conservazione, allo sviluppo e all'utilizzo della lingua russa e delle altre lingue sul territorio del Paese», avvallando di fatto un ruolo privilegiato per tale idioma.
Per quanto riguarda il collut[t]orio, un gustoso aneddoto anche
qui.
Inviato: mer, 08 mag 2013 11:40
di Ferdinand Bardamu