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Che cosa fai a Natalino?
Inviato: dom, 06 dic 2015 23:24
di sempervirens
Salve a tutti! - Che cosa fai a Natalino? - È la domanda che ho posto ad un amico connazionale, non toscano, il quale lì per lì sembrava che non avesse capito il senso della domanda, tanto è vero che mi ha chiesto se per Natalino intendevo dire il giorno prima o il giorno dopo Natale.
Con la pulce all'orecchio, tornato a casa, sentore di qualcosa, ho fatto qualche ricerca e con mia sorpresa non ho trovato un granché sulla parola Natalino, anzi sembra essere sconosciuta al Treccani e ad altri dizionari in linea.
Che sia una parola dialettale, misconosciuta nel resto della Penisola?

Inviato: dom, 06 dic 2015 23:28
di Ferdinand Bardamu
Personalmente, non l’ho mai sentita. Mi fa pensare alla vigilia oppure a Santo Stefano. A che giorno si riferisce?
Inviato: lun, 07 dic 2015 0:28
di Fausto Raso
Dovrebbe riferirsi al giorno di Santo Stefano (il giorno dopo il Natale, Natalino), come Pasquetta si riferisce al giorno dopo la Pasqua.
Inviato: lun, 07 dic 2015 0:49
di marcocurreli
Neanch'io l'ho mai sentita, questa parola. Dove si usa?
Inviato: lun, 07 dic 2015 10:10
di sempervirens
Dalle mie parti, zona costiera livornese, Natalino sarebbe il giorno dopo Natale, Santo Stefano.
Inviato: lun, 07 dic 2015 18:46
di Carnby
Nel mio vernacolo Natalino per «Santo Stefano» era usato, anche se raramente. Oggi è quasi sconosciuto: è invece molto comune la locuzione (credo diffusa in molte parti d'Italia) «dura da Natale a Santo Stefano» per una cosa che non può durare.
Inviato: lun, 07 dic 2015 18:53
di Ferdinand Bardamu
Carnby ha scritto:…. è invece molto comune la locuzione (credo diffusa in molte parti d'Italia) «dura da Natale a Santo Stefano» per una cosa che non può durare.
Confermo: «El/la dura da Nadale a San Stefano».
Inviato: lun, 07 dic 2015 20:27
di marcocurreli
Confermo anch'io. Da noi si dice (in campidanese) «Durai de Pasca a Santu Stèvini».
In campidanese Natale si dice Paschixedda (pasqua piccola), mentre Pasqua è Pasca manna (pasqua grande).
Inviato: lun, 07 dic 2015 23:21
di Carnby
marcocurreli ha scritto:In campidanese Natale si dice
Paschixedda (pasqua piccola)
La
x sta per [ʒ], giusto?
Inviato: lun, 07 dic 2015 23:27
di marcocurreli
Esatto.
Inviato: lun, 07 dic 2015 23:40
di sempervirens
Abbiamo appurato che Natalino e Santo Stefano sono lo stesso giorno.
Vedo che però in rete la giornalista Alessandra Borghese in merito a Natalino si esprime così:
Poi e' ormai divenuta una moda che va per la maggiore celebrare " il Natalino" prima della Notte Santa.
http://www.quotidiano.net/cultura/2012/ ... hese.shtml
Stando allo scritto per la scrittrice e giornalista il giorno di Natalino precede il Natale. Praticamente all'incontrario.
Inviato: mar, 08 dic 2015 9:15
di Sixie
marcocurreli ha scritto:In campidanese Natale si dice
Paschixedda (pasqua piccola), mentre Pasqua è
Pasca manna (pasqua grande).
Interessante, quasi un prefigurare la morte e la rinascita. E Pasquetta, allora, come si dice? Il giorno dopo Pasqua, intendo.
Confermo il modo di dire
durare da Nadàe a Santo Stèfano per "avere una brevissima durata" e aggiungo
da Nadàe, on piè de gàe con il suo naturale completamento
da la vecéta on oreta, per indicare la speranza di uscire presto dalla cattiva stagione invernale, sempre viva:
fin da Nadale fredo no fa, dopo Nadale el fredo xe pasà.

Inviato: mar, 08 dic 2015 9:33
di Ferdinand Bardamu
Sixie ha scritto:Confermo il modo di dire
durare da Nadàe a Santo Stèfano
Santo Stefano o
San Stefano (nella forma dialettale, ovviamente)?
Inviato: mar, 08 dic 2015 9:46
di Sixie
Santo, che io sappia.
Anche
Santostèfano.
Si, mi ricordo di aver letto l'annosa questione riferita a
San Stino o
Santo Stino, ma non è questo il caso.
Non so spiegarmi come
Santo Stefano venga percepito più 'dialettale' di
San Stefano, mentre per
San Stino è il contrario.
Che poi, a ben guardare,
Stino dovrebbe essere il diminutivo di Stefano, qualcosa come
St(efan)ino.
Inviato: mar, 08 dic 2015 10:11
di Ferdinand Bardamu
Da me si dice San Stefano, perché non esiste un allomorfo dell’aggettivo santo davanti a un nome che inizi con s- preconsonantica. Sospetto che anche da lei Santo Stefano sia un’eccezione: lei direbbe San Speranzio o Santo Speranzio, parlando in dialetto?
Davvero strana, comunque, codesta corrispondenza tra italiano e veneto nella sua varietà. Forse può aver agito l’influenza del latino ecclesiastico Sanctus Stephanus, ma non si capisce però perché la medesima influenza non si sia estesa oltre.