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Ancora su «se» e il condizionale
Inviato: ven, 11 dic 2015 20:13
di Fausto Raso
Da
"Domande e risposte" del sito Treccani:
Ho un dubbio che mi attanaglia: dopo il "quando", in una frase, qual è, preferibilmente, il modo (e tempo) verbale adatto? Es.: "Quando sarebbe/fosse uscito, mi avrebbe fatto sapere”.
Quando vale se, ha cioè valore ipotetico in questa frase, e introduce la protasi (proposizione subordinata) di un periodo ipotetico. Nella protasi si usa il modo congiuntivo, pertanto avremo: quando fosse uscito, mi avrebbe fatto sapere.
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Secondo me è corretto anche il condizionale (anzi, forse solo): mi avrebbe fatto sapere quando sarebbe uscito.
Inviato: ven, 11 dic 2015 22:43
di Marco1971
Dipende dal senso che si vuol dare alla frase: se il quando ha valore ipotetico e vale se, nell'ipotesi in cui, ci vuole il congiuntivo; se il quando ha il senso temporale (nel momento in cui), allora il condizionale è possibile.
Inviato: ven, 11 dic 2015 22:51
di Fausto Raso
Nella frase in esame, però, mi sembra non esser chiaro se "quando" sta per "se" o "per il momento in cui". La risposta della Treccani, quindi, avrebbe dovuto essere piú articolata.
Inviato: ven, 11 dic 2015 23:02
di Marco1971
Assolutamente d'accordo con lei. Spesso le risposte appaiono alquanto dilettantistiche perché sommarie.
Inviato: mar, 15 dic 2015 7:49
di Teo
Veramente ci sarebbe anche una terza possibilità, in cui rientra l'esempio di Fausto Raso: in "mi avrebbe fatto sapere quando sarebbe uscito" il "quando" introduce una proposizione interrogativa indiretta, piuttosto che un'ipotetica o una temporale. Sicché l'uso del condizionale non solo è perfettamente lecito, ma è probabilmente la scelta migliore.
Inviato: mar, 15 dic 2015 11:31
di Fausto Raso
La Treccani ha risposto alla mia osservazione:
Gentile Utente,
se pure il valore di quando potesse tradursi in nel momento in cui, la relativa impropria con valore condizionale vorrebbe il congiuntivo. In buona sostanza saremmo sempre nella casistica del periodo ipotetico.
Distinti saluti
Segreteria Redazione Treccani Online
Inviato: mar, 15 dic 2015 12:14
di Infarinato
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, caro Fausto!
Teo ha scritto:Veramente ci sarebbe anche una terza possibilità, in cui rientra l'esempio di Fausto Raso: in "mi avrebbe fatto sapere quando sarebbe uscito" il "quando" introduce una proposizione interrogativa indiretta, piuttosto che un'ipotetica o una temporale. Sicché l'uso del condizionale non solo è perfettamente lecito, ma è probabilmente la scelta migliore.
Concordo, ma è, appunto, una
possibilità, caro Teo, ché
a priori (cioè senza conoscere l’esatto contesto) non possiamo sapere se chi è uscito non ci volesse «far sapere»
altro, ovvero:
Quando sarebbe/
fosse uscito,
mi avrebbe fatto sapere [
come intendeva procedere in quella faccenda].