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«La fama che m’ero fatta»

Inviato: gio, 24 dic 2015 12:34
di Olya
Buongiorno!
Ditemi per favore quale genere di participio passato usereste nella seguente frase dalla parte di un uomo?
"La fama che m'ero fatt_"

Leggo un libro di Pirandello, "Il fu Mattia Pascal" e il protagonista (un uomo) dice: "Ero inetto a tutto; e la fama che m'ero fattA con le mie imprese giovanili e con la mia scioperataggine non invogliava certo nessuno a darmi da lavorare".

Perché "fatta" e non "fatto"?

Ho pensato che con i verbi riflessivi l'oggetto ed il participio passato non si accorda se l'oggetto è un nome.
Ho trovato dei esempi nel mio manuale:
“Il vino che Carla si è comprata”,
“La frutta che Carla si è comprata”,
“I giornali che Carla si è comprata”...

Quindi "la fama che Carla si era fattA" ma "la fama che Mattia si era fattO", no?
Capirei fosse la concordanza con “la”, “me l'ero fatta”, ma il pronome non c'è.
Che ne dite? Grazie in anticipo.

Re: «La fama che m'ero fatta»

Inviato: gio, 24 dic 2015 13:05
di Animo Grato
Olya ha scritto:Capirei fosse la concordanza con “la”, “me l'ero fatta”, ma il pronome non c'è.
Gentile Olya, se ci fosse stato un pronome come la, la concordanza sarebbe stata obbligatoria. Quando il complemento oggetto è un sostantivo o un pronome relativo (come nella frase di Pirandello), il participio può accordarsi sia col soggetto sia col complemento: è una libera scelta dell'autore. In generale, diciamo pure che l'accordo col complemento oggetto ha una patina un po' più letteraria.
Buone feste!

Inviato: gio, 24 dic 2015 13:09
di Ferdinand Bardamu
[Animo Grato mi ha anticipato, rispondendo molto bene come sempre.]

Con i verbi transitivi pronominali, l’accordo può avvenire sia con il soggetto («Carla si è comprata il vino») sia, piú raramente, con l’oggetto («Carla si è comprati i guanti»). Lo stesso vale se l’oggetto è anteposto ed è costituito da un pronome relativo: «I libri che Carla si è comprata» ~ «I libri che Carla si è comprati».

Bisogna aggiungere che l’accordo con l’oggetto (non clitico) in presenza di verbi transitivi pronominali è oggi in disuso a tutti i livelli di lingua, e ha un’aria sostenuta, letteraria. Pirandello, pur nella difformità del suo stile e nella varietà d’influssi che caratterizza la sua lingua, attingeva spesso alla tradizione letteraria.

Alle corte, per farla breve, la concordanza è grammaticalmente corretta sia con il genere del soggetto sia con il genere dell’oggetto, ma, nella lingua moderna, è piú comune il primo caso, cioè si direbbe, si scriverebbe e si sentirebbe piú spesso «La fama che [io, uomo] m’ero fatto» che «La fama che [io, uomo] m’ero fatta».

Se l’oggetto è un clitico (es. lo, la, li, le), come ha detto Animo Grato, la concordanza con esso è obbligatoria: «Carla se li è comprati» è corretto, *«Carla se li è comprato» no.

Per approfondire la questione: