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«Attenzionare»
Inviato: sab, 04 nov 2006 23:02
di CarloB
Stamane in TV un giornalista, riferendosi al principale imputato di rapimento e omicidio del piccolo Tommy, ha detto: "sin da quando fu attenzionato dagli inquirenti".
Attenzionato: fatto oggetto di attenzione da parte di.
Non l'avevo mai sentito né letto. Che ve ne pare?
Inviato: sab, 04 nov 2006 23:08
di Marco1971
Ooops ...
Inviato: sab, 04 nov 2006 23:32
di CarloB
Ringrazio Marco1971 e mi scuso: non avevo interrogato l'archivio del forum della Crusca, fidando nel fatto che mai mi era capitato di sentirlo ne' di leggerlo: evidentemente non si ascolta ne' si legge mai abbastanza.
Vedo che anche Scout a suo tempo (30.12.2003) aveva segnalato l'uso del vocabolo da parte di un giornalista televisivo.
Forse non ha sfondato, per fortuna, però ogni tanto riemerge.
Mi pare burocratese schietto, brutto e inutile.
Inviato: dom, 05 nov 2006 21:46
di Federico
Proliferano i participi passati coi significati piú disparati derivati dai sostantivi piú vari attraverso verbi inesistenti: c'è anche [il non troppo diverso] microfonato.
TV
Inviato: dom, 05 nov 2006 23:04
di CarloB
Non mi è ancora capitato di leggerlo né di sentirlo, ma non mi meraviglia. E' nato in ambito giornalistico-televisivo, immagino. Quello è probabilmente il campo di battaglia linguistico più importante: una parola pronunciata in TV ha una risonanza immensa; e la cattedra televisiva vale più di dieci ordinariati in Filologia o Storia della lingua italiana.
Re: TV
Inviato: dom, 05 nov 2006 23:26
di Marco1971
CarloB ha scritto:Non mi è ancora capitato di leggerlo né di sentirlo, ma non mi meraviglia. E' nato in ambito giornalistico-televisivo, immagino. Quello è probabilmente il campo di battaglia linguistico più importante: una parola pronunciata in TV ha una risonanza immensa; e la cattedra televisiva vale più di dieci ordinariati in Filologia o Storia della lingua italiana.
Sí, è purtroppo cosí. Ecco perché non servirebbe a nulla scrivere un grande romanzo, oggi, come suggeriva Freelancer. Bisogna cercare di sensibilizzare i mèdia, unici veri mezzi capaci di salvare la nostra lingua dal suo decadimento.
TV
Inviato: dom, 05 nov 2006 23:50
di CarloB
Sono pienamente d'accordo. La TV era esempio di ottimo italiano, un tempo. Perché non può ridiventarlo? Deve pur esserci il modo di far sì che presentatori e annunciatori televisivi, delle reti pubbliche e private, siano tenuti a esprimersi in un italiano corretto e libero da forestierismi e svarioni. Perché non lanciare un appello ai responsabili della RAi? Credo che le altre reti, se l'appello trovasse accoglienza favorevole, si adeguerebbero.
Inviato: dom, 05 nov 2006 23:59
di Marco1971
E un’appello, seppure difficilmente ascoltabile dai responsabili della RAI, io avevo lanciato
qui.
"Un'appello"
Inviato: lun, 06 nov 2006 0:12
di Fausto Raso
Marco1971 ha scritto:E un’appello, seppure difficilmente ascoltabile dai responsabili della RAI, io avevo lanciato
qui.
Mi perdoni, Marco, come giustifica l'apostrofo a un appello?
Re: "Un'appello"
Inviato: lun, 06 nov 2006 0:19
di Marco1971
Fausto Raso ha scritto:Marco1971 ha scritto:E un’appello, seppure difficilmente ascoltabile dai responsabili della RAI, io avevo lanciato
qui.
Mi perdoni, Marco, come giustifica l'apostrofo a un appello?
È un errore da parte mia. Voglia scusarmi se non sono infallibile. Le sviste capitano a tutti, e non mi pare molto opportuno segnalare una cosa cosí basilare a chi certamente di lingua qualcosina sa.
Appello
Inviato: lun, 06 nov 2006 17:58
di CarloB
Grazie per la segnalazione dell'appello, che ignoravo. La sensibilizzazione dei direttori delle reti televisive e dei giornalisti è fondamentale, a mio avviso. E ad onor del vero bisogna riconoscere che in TV non mancano esempi di buon uso dell'italiano.
Inviato: lun, 06 nov 2006 18:38
di Marco1971
Di nulla. Mercoledí sarò intervistato per telefono sulla nostra iniziativa dalla Radio della Svizzera italiana. Ho bisogno del sostegno morale di tutti voi!

Re: "Un'appello"
Inviato: lun, 06 nov 2006 20:39
di Fausto Raso
Marco1971 ha scritto:È un errore da parte mia. Voglia scusarmi se non sono infallibile. Le sviste capitano a tutti, e non mi pare molto opportuno segnalare una cosa cosí basilare a chi certamente di lingua qualcosina sa.
SONO MORTIFICATO!!! NON ERA NELLE MIE INTENZIONI.... OFFENDERLA.
Re: TV
Inviato: lun, 06 nov 2006 21:56
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:CarloB ha scritto:Non mi è ancora capitato di leggerlo né di sentirlo, ma non mi meraviglia. E' nato in ambito giornalistico-televisivo, immagino. Quello è probabilmente il campo di battaglia linguistico più importante: una parola pronunciata in TV ha una risonanza immensa; e la cattedra televisiva vale più di dieci ordinariati in Filologia o Storia della lingua italiana.
Sí, è purtroppo cosí. Ecco perché non servirebbe a nulla scrivere un grande romanzo, oggi, come suggeriva Freelancer. Bisogna cercare di sensibilizzare i mèdia, unici veri mezzi capaci di salvare la nostra lingua dal suo decadimento.
Mai suggerito questo, o meglio, non intendevo questo, e provo a spiegarmi: scriva l'equivalente odierno di quello che ha rappresentato, ai suoi tempi,
I Promessi sposi, servendosi delle tecniche mediatiche attuali. Per esempio un blog di grande successo. In un modo o nell'altro, faccia in modo che le sue scelte siano riprese perché la si vuole imitare. Tenendo sempre presente che in ogni caso inciderà in misura minima sulle scelte linguistiche globali dei parlanti. Se poi il suo unico scopo è cercare di mobilitare tutti i giornali e la radiotelevisione, in bocca al lupo.
Re: "Un'appello"
Inviato: mar, 07 nov 2006 0:15
di Marco1971
Fausto Raso ha scritto:Marco1971 ha scritto:È un errore da parte mia. Voglia scusarmi se non sono infallibile. Le sviste capitano a tutti, e non mi pare molto opportuno segnalare una cosa cosí basilare a chi certamente di lingua qualcosina sa.
SONO MORTIFICATO!!! NON ERA NELLE MIE INTENZIONI.... OFFENDERLA.
Acqua passata!
