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L’«addio finale»
Inviato: dom, 24 gen 2016 17:59
di Fausto Raso
Scola, da Bertolucci a Renzi
l'addio finale al grande regista
Così titolava un importante quotidiano. Quel "finale" mi lascia perplesso. L'addio è addio. Punto.
C'è anche un addio "iniziale"?
Il vostro parere? Grazie.
Inviato: lun, 25 gen 2016 12:52
di lorenzos
Credo si possa dire addio ad un calciatore che va a giocare in Cina, ad un docente che va ad insegnare in Australia, ad un regista che si trasferisce ad Hollywood. L'addio "finale" è proprio quello definitivo, anche se pure a me, in questo caso, appare superfluo (forse il titolista voleva evitare l'abusato "estremo").
Inviato: lun, 25 gen 2016 17:00
di Ivan92
Condivido la perplessità, ma codesto finale potrebbe avere un senso. Magari s'intende l'ultimo saluto, quello che precede la sepoltura o quant'altro abbia che fare con il rito funebre. Le condoglianze o gli addii fatti in rete o in televisione sono antecedenti l'ultimo grande saluto. Certo, non si può parlare di addio iniziale, ma neanche negare una successione temporale dei fatti. In questo senso, cogli addii del 22 gennaio termina il rosario d'addii iniziato tre giorni prima.