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Pesciolini e linguistica

Inviato: lun, 01 feb 2016 13:29
di Ligure
Visto che siamo di fronte a un italiano sostanzialmente perfetto - spesso più curato di quello di molti che l'hanno come lingua madre - mi permetto - in modo del tutto benevolo - di richiamare l'attenzione su "specie fratelle". :wink:

Lungi da qualsiasi polemica - anche se quelle di tipo intellettuale non possono che risultare talora utili vista la grande quantità di "dogmi ingiustificati" in circolazione - mi permetto di osservare l'incongruenza tra l'interesse sincero per un dialetto e l'impulso apparentemente "irrefrenabile" a "restituirne" graficamente la pronuncia secondo le "categorie" e le "convenzioni" della lingua italiana, che sono - evidentemente - "altre".

E non gli appartengono.

In genovese - e mi sono anche dato la pena di chiarire perché - pignuêti ha un solo "t" e la correttezza della rappresentazione grafica aderente alla realtà dialettale non ne richiede altri.

Se si vogliono due "t" occorre ricorrere alla pronuncia settecentesca - pignuretti -.

La variazione pignuêti/gianchetti - che non potrebbe esistere in italiano - è proprio ciò che "costituisce" l' "essenza" di ciò che fu/era il genovese.

Una delle sue caratteristiche - e ben dimostrabili - peculiarità.

Volerla disconoscere soltanto in omaggio a grafie incongrue o a "dogmi" sciocchi che non hanno ragione di esistere - portati avanti da alcuni solo per ostinazione incompetente - equivale a non voler riconoscere l'oggetto di studio di cui ci si occupa.

Occorre partire dall'accettazione della realtà.

Anche se ci si limita ad aspetti lessicali, la fonetica e la fonologia faranno inevitabilmente capolino.

Altrimenti, ci si riduce al ruolo del badante che attesta che l'infermo è sfebbrato senza avergli neppure misurato la temperatura.

Forme di rispetto

Inviato: lun, 01 feb 2016 13:48
di Ligure
Ovviamente, l'adesione alle regole del forum - cui mi sono sempre uniformato e sempre mi atterrò scrivendo - non richiede la diretta manifestazione delle intenzioni personali.

Dato che, per altro, la manifestazione è stata effettuata e ha implicato un'intenzione di discriminazione nei miei confronti, non posso non prenderne atto.

Se l'intenzione di discriminazione nei miei confronti - che, comunque, non è detto possa giungere gradita - fosse dovuta all'assenza di piaggeria e di compiacenza di tipo personale da me sempre manifestate in merito alla correttezza e all'affidabilità delle risposte fornite - pur nell'ambito di un totale e indefettibile rispetto dell'interlocutore -, non potrei che sentirmene onorato.

[FT] Regole di buona condotta

Inviato: lun, 01 feb 2016 14:15
di Infarinato
cambrilenc ha scritto:Peccato, avevo la speranza che la sezione «Dialetti» fosse un po’ meno rigida di quelle "normali", dove alcuni filoni hanno un linguaggio così pomposo da renderli quasi illeggibili.
Non so a quali filoni si riferisca, ma qui non si tratta di «pompa», sibbene di educazione.

Peraltro, se Lei ha davvero concordato l’uso del «tu» con ciascuno degli altri partecipanti a questo filone di discussione (a parte, ovviamente, il sottoscritto), allora voglia scusare l’interferenza (e continui pure a usare il «tu» con le persone con cui l’ha concordato).

A Ligure vorrei soltanto suggerire di non essere cosí «parco» :mrgreen: nell’usufruire delle opzioni di formattazione offerte dal fòro e di evitare di andare a capo ogni 40–60 caratteri, fattori che rendono poco fruibili i suoi sempre interessanti interventi.

Grazie.

Inviato: mar, 02 feb 2016 18:14
di Sixie
Adéu, caro Cambrilenc e mi dia pure del tu, se preferisce (ma solo in català). :)