Una parola così è percepita come "antica" e il risultato è che ormai quasi nessuno la usa più, tranne forse qualche anziano. I giovani usano, anche parlando in dialetto, dei banali sinonimi copiati pari pari dall'italiano.
Incuriosito da questa parola, stavo cercando di capire quale fosse la sua origine e, digitandola su Google secondo piú trascrizioni plausibili, mi sono imbattuto, con mia sorpresa, in siti scritti in lingua piemontese! Il significato, anche in questo caso, mi sembrava lo stesso: non si trattava, insomma, d'un "falso amico".

Allora sono andato a consultare le mappe dell'AIS alla ricerca dell'effettiva diffusione di questa espressione, e ho trovato alcuni riscontri nel foglio 1536 "Mentre che lavorava".
In breve, sono riportati 3 esempi simili a questa parola nel Piemonte orientale e meridionale:
167: «antramént»; 176: «'ntramént» e 149: «'ntarmént».
A parte questi, la parola in questione sembra assente nel resto del settentrione e del centro. Al meridione, invece, ricompare in Puglia e Molise («tramìnda», «traménda»), in Campania («pəttraméndə»), in Basilicata («ndraméndi») avvicinandosi via via alla forma assunta nel mio dialetto, non disponibile sulla mappa («antramènti», spesso pronunciata con una piú o meno evidente sonorizzazione post-nasale), che è poi quella più vicina alle trascrizioni in piemontese!
Allora la mia domanda è stata: come si spiega questa somiglianza? L'origine è la stessa? E come mai, a parte il Piemonte, la parola non si è diffusa in altre zone?
L'idea piú plausibile è che l'origine possa essere la stessa di «mentre», e cioè il latino dum interim ("mentre intanto"), attraverso l'italiano antico domentre. In pratica, da domentre si sarebbe passati, per metatesi, a *dromente o *in dromente, secondo le zone. Mi chiedo, però, se il passaggio non sia potuto avvenire direttamente dal latino: dum interim > *druminti (o qualcosa di simile

Quest'ipotesi sembra condivisa anche dall'autore di questo bloggo, che scrive:
Non è invece dello stesso avviso la Guichipedia in lingua partenopea che, alla voce Ntramente, afferma perentoriamente: "Vene d'ò latino Intra Momentum".lellobrak.blogspot ha scritto:PE TRAMENTE – ‘NTRAMENTE
Si tratta di due avverbi napoletani di tempo che rendono il toscano “mentre” anzi “nel mentre che” ed anche “nel tempo in cui, intanto che” e sono ambedue di derivazione latina: dum interim: mentre, frattanto; il dum interim produsse l’antico italiano domentre ed il partenopeo tramente rafforzato o dalla preposizione pe (per) o dall’in reso proclitico con procope della i
Chi avrà ragione?

Quello che invece nessuno spiega è perché questa espressione si sia diffusa, oltre che nell'area alto-meridionale, anche in Piemonte e da nessun'altra parte. Che ne pensano i nostri esperti di dialetti? Ci sono espressioni simili anche nel vostro?
