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«Ransomware»
Inviato: mer, 24 feb 2016 23:36
di Ferdinand Bardamu
Infarinato ha scritto:Ferdinand Bardamu ha scritto:Ho compulsato la nostra lista per trovarvi tutti gli anglicismi pertinenti formati con il suffisso -
ware.
E ora c’è anche il
ransomware! :shock:
Volevo proprio aprire un filone al riguardo! Anche le lingue sorelle sono in difficoltà a tradurre
quest’anglicismo. Il francese oscilla tra il forestierismo crudo e il neologismo, sotto forma di parola macedonia,
rançongiciel, formato da
rançon («riscatto») e
logiciel («programma»). Non considero nemmeno lo spagnolo: «Programma di sequestro degli archivi in cambio di un riscatto» è una definizione, non un traducente.
Ransomware pare un forestierismo fresco fresco: materiale per il gruppo
Incipit. Nel frattempo, che c’inventiamo?
Programma rapitore,
estorsore,
sequestratore?
Inviato: mer, 24 feb 2016 23:44
di lorenzos
Troppo banale rapiprogramma?
Inviato: gio, 25 feb 2016 0:07
di Ferdinand Bardamu
Banale? No, non direi. Io ho un’insopprimibile avversione per le parole macedonia (con qualche eccezione), perciò non sarei equanime nel giudizio. Qualunque sia la proposta, parola macedonia oppure nome + attributo, occorrerebbe l’intervento della Crusca per avere qualche possibilità di sostituire l’anglicismo. Anche se già ora la forma «nome + attributo», per la sua maggior semplicità, può essere usata, senza il timore di fare sgranare gli occhi ai lettori, come chiosa dell’anglicismo.
Inviato: gio, 25 feb 2016 7:53
di Millermann
Il francese è talora facilitato dalla maggiore somiglianza di certi termini coi corrispettivi in inglese (vedi
rançon/ransom).
In questo caso, comunque, non avrei dubbi:
programma ricattatore o
ricattogramma.

Inviato: gio, 25 feb 2016 8:23
di Ferdinand Bardamu
Programma ricattatore va benissimo, ma ricattogramma meno: a me verrebbe in mente un messaggio o un grafico ricattatorio. Purtroppo ci sono parole non «macedonizzabili», e programma è tra queste, a mio parere.
Inviato: gio, 25 feb 2016 10:08
di Millermann
Sí, ci avevo pensato anch'io. Del resto, se in inglese il suffisso
-ware sta spesso per
software, si potrebbe accettare
-gramma per
programma anche nei termini (informatici) italiani.
Ferdinand Bardamu ha scritto:[A] me verrebbe in mente un messaggio o un grafico ricattatorio.
Be', di solito è proprio
quello il mezzo attraverso cui questi programmi comunicano!

Inviato: gio, 25 feb 2016 11:08
di Ferdinand Bardamu
Millermann ha scritto:Sí, ci avevo pensato anch'io. Del resto, se in inglese il suffisso
-ware sta spesso per
software, si potrebbe accettare
-gramma per
programma anche nei termini (informatici) italiani.
Si potrebbe accettare, certo, ma al di fuori di queste stanze, chi l’userebbe? Fa già fatica Sabatini, insigne e competente studioso che può parlare da una ribalta televisiva, a far accettare
configlio…
Millermann ha scritto:Ferdinand Bardamu ha scritto:[A] me verrebbe in mente un messaggio o un grafico ricattatorio.
Be', di solito è proprio
quello il mezzo attraverso cui questi programmi comunicano!

Sí, ma il mezzo attraverso il quale possono chiedere un riscatto è un
programma che sequestra i dati, non un
telegramma né uno
spettrogramma.
Inviato: gio, 25 feb 2016 11:17
di Infarinato
Millermann ha scritto:Sí, ci avevo pensato anch'io. Del resto, se in inglese il suffisso
-ware sta spesso per
software, si potrebbe accettare
-gramma per
programma anche nei termini (informatici) italiani.
Il paragone è improprio, ché
ware in inglese è, per dirla con l’
OED, «[a] collective term for: Articles of merchandise or manufacture; the things which a merchant, tradesman, or pedlar, has to sell; goods, commodities»,
ergo, ancorché abusato, ha un suo senso agli orecchi dei parlanti anglofoni, mentre
-gramma per noi è, citando il
Treccani, il «secondo elemento compositivo di parole dotte, formate modernamente per indicare dispaccio (come
telegramma,
fonogramma, ecc.), o grafico, diagramma (come
cardiogramma,
chimogramma, ecc.)».
