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«Feróce/Feròcia»

Inviato: gio, 25 feb 2016 0:25
di Ivan92
Il DOP ci dice che la pronuncia feróce s'è probabilmente imposta per vecchia analogia con altre parole in -oce, sebbene non sia quella etimologica. Per questo motivo oggi è invalsa la tendenza di chiudere la vocale in ferocia, nonostante il DOP —e con esso il DiPI— preferisca la variante con vocale aperta. Alla luce di questo, chiedo, soprattutto ai toscani: come ci si deve comportare? La variante ferócia sta effettivamente soppiantando la sua rivale? Sarebbe buona cosa continuare a dire feròcia?

Inviato: ven, 26 feb 2016 22:22
di Ortelius
Io ho sempre detto feróce, ma per quanto riguarda ferocia sento che mi appartengono entrambe le forme. Sono d'altronde un toscano atípico, "di confine".

Inviato: ven, 26 feb 2016 23:59
di Ivan92
La ringrazio del contributo, caro Ortelius. :)
Ortelius ha scritto:[P]er quanto riguarda ferocia sento che mi appartengono entrambe le forme.
In che senso? :lol: Intende dire che usa indistintamente a volte l'una e a volte l'altra forma?

Inviato: sab, 27 feb 2016 0:42
di Ortelius
Sí, mi suonano familiari tutte e due e mi pare di usarle indifferentemente. :)

Inviato: sab, 27 feb 2016 1:14
di Ivan92
La ringrazio. :)

Inviato: mar, 07 nov 2017 12:26
di Animo Grato
Riesumo il filone perché m'è venuto in mente un altro caso di pronuncia divergente tra parenti stretti: faraóne/faraònico.

Inviato: mar, 07 nov 2017 23:05
di valerio_vanni
Non è un caso isolato, funzionano alla stessa maniera Napoleóne / -ònico, Platóne / -ònico, ióne / -ònico etc.
È uno di quei casi che rendono evidente il principio della famosa vocale incerta.

E non dovrebbero esserci dei fattori di analogia, perché la vocale aperta nella base è più rara (es. còno / cònico e tòno / tònico).

Inviato: mer, 08 nov 2017 7:45
di Ferdinand Bardamu
Ma in Platone, faraone, Napoleone, ecc. non potrebbe invece intervenire proprio l’analogia coi nomi in -one (e in Napoleone quella con leone)? Cono e tono, al contrario, non sono riconducibili a un simile modello di alta frequenza, perciò il principio «vocale incerta, vocale aperta», data anche la loro natura di cultismi, si applica senza interferenze. (Almeno cosí pare a me, se sbaglio mi corregga).

Re: «Feróce/Feròcia»

Inviato: mer, 08 nov 2017 9:55
di PaDaSu
Ivan92 ha scritto:Il DOP ci dice che la pronuncia feróce s'è probabilmente imposta per vecchia analogia con altre parole in -oce, sebbene non sia quella etimologica. Per questo motivo oggi è invalsa la tendenza di chiudere la vocale in ferocia, nonostante il DOP —e con esso il DiPI— preferisca la variante con vocale aperta. Alla luce di questo, chiedo, soprattutto ai toscani: come ci si deve comportare? La variante ferócia sta effettivamente soppiantando la sua rivale? Sarebbe buona cosa continuare a dire feròcia?
O chiusa in feroce, aperta in ferocia.
Ogni altra pronuncia suona "barbarica" al mio orecchio fiorentino.

Re: «Feróce/Feròcia»

Inviato: mer, 08 nov 2017 13:44
di Carnby
PaDaSu ha scritto:O chiusa in feroce, aperta in ferocia.
Ogni altra pronuncia suona "barbarica" al mio orecchio fiorentino.
Io sono «tecnicamente» fiorentino e feròcia non mi suona bene.

Re: «Feróce/Feròcia»

Inviato: mer, 08 nov 2017 16:59
di PaDaSu
Caro Carnby,

io sono "realmente" fiorentino (di Piazza Leopoldo per la precisione).
Occorre però precisare che vi ho vissuto fino alla maturità. Dopo l'alluvione del '66 ho scelto altre strade.
La differenza non so a che cosa imputarla: se al tempo, se ai dettagli geografici, se a cattive rimembranze.

Re: «Feróce/Feròcia»

Inviato: mer, 08 nov 2017 19:18
di Carnby
PaDaSu ha scritto:io sono "realmente" fiorentino (di Piazza Leopoldo per la precisione).
Non si preoccupi. La Bassa Valdelsa, seppur linguisticamente fiorentina, risente di influssi occidentali.