Finalmente un marchigiano! Di dov'è precisamente? Anche da Lei si dice aggràtise?olaszinho ha scritto:Anche qui, Marche centrali, non si capirebbe. A scrocco, sì.
[xMAR] Raddoppiamento sintattico
Moderatore: Dialettanti
[xMAR] Raddoppiamento sintattico
La ringrazio della risposta.
P.S. Siete poco al di sotto dell'isoglossa Massa-Senigallia, ma mi sembra di ricordare che il dialetto ostrano non risente d'influssi gallo-italici, se non in minima parte [come quasi tutti i dialetti dell'anconitano, d'altronde]. L'ostrano non è simile alle parlate d'Arcevia e dintorni?
Non capisco cosa intenda dire. Cioè, i più giovani dicono aggràti?olaszinho ha scritto:[C]on la esse finale, credo sia usato soltanto dalle persone più anziane e che usano normalmente il dialetto.
P.S. Siete poco al di sotto dell'isoglossa Massa-Senigallia, ma mi sembra di ricordare che il dialetto ostrano non risente d'influssi gallo-italici, se non in minima parte [come quasi tutti i dialetti dell'anconitano, d'altronde]. L'ostrano non è simile alle parlate d'Arcevia e dintorni?
Si figuri. Grazie della precisazione.olaszinho ha scritto:Chiedo venia Ivan.
Mi sono sbagliato, intendevo dire la e finale, non la esse.
Be', non sarei così categorico. Tutti i dialetti dell'area anconitana subiscono, seppur minimamente, l'influsso delle parlate gallo-italiche.olaszinho ha scritto:L'ostrense non risente di nessun influsso gallico.
Per ciò che concerne il raddoppiamento fonosintattico, esso non si verifica dopo voci verbali monosillabiche, eccezion fatta per è. Non credo che a Ostra si raddoppi dopo ho, sta, va, do, etc. Comunque sì: nonostante siate appena al di sotto dell'isoglossa, non condividete alcunché con i dialetti gallo-italici, o meglio: condividete quel poco che condividono anche gli altri dialetti dell'anconitano.
Non credevo assomigliasse allo jesino. Dicono che l'osimano-fidardense assomigli allo jesino. Forse ci si somiglia un po' tutti.olaszinho ha scritto:Sì, ha ragione, assomiglia un po' all'arceviese e anche allo jesino.
A proposito: ostrano od ostrense?
Come lei dice, la situazione è piuttosto variegata, ma i dialetti dell'entroterra, a parer mio, subiscono molto di meno l'influsso celtico rispetto ad altre parlate della costa adriatica. Ad Ancona città il raddoppiamento fonosintattico è pressoché assente. A Ostra è normale il raddoppiamento dopo ho, ha, tre, qualche, la parola Dio si pronuncia DDio. Questi sono soltanto alcuni esempi. Non si usa invece dopo la preposizione da, dove, come, a differenza del fiorentino. Dalle sue parti si usa soltanto dopo è?! Lei stesso scrisse aggratise; mi par di capire che usi anche dopo la preposizione a, mi sbaglio?
Debbo convenire con lei che non si usa dopo sta e la r iniziale di parola non raddoppia mai, per cui treccani ma treremi
Decisamente ostrense Mai sentito ostrano.
Debbo convenire con lei che non si usa dopo sta e la r iniziale di parola non raddoppia mai, per cui treccani ma treremi
Decisamente ostrense Mai sentito ostrano.
Concordo.olaszinho ha scritto:Ad Ancona città il raddoppiamento fonosintattico è pressoché assente.
Qui si raddoppia dopo tre e qualche. Mi sembra strano che da Lei si raddoppi dopo ho e ha, ché neanche nel maceratese-fermano sono cogeminanti queste forme. Ho anche un paio d'amici d'Arcevia che non raddoppiano dopo le forme monosillabiche di avere. Ma non posso non credere a quello che dice.olaszinho ha scritto:A Ostra è normale il raddoppiamento dopo ho, ha, tre, qualche
Ovvio, neanche qui. Però è cogeminante la forma dialettale in du'.olaszinho ha scritto:Non si usa invece dopo la preposizione da, dove, come, a differenza del fiorentino.
Non si sbaglia. La preposizione a è sempre cogeminante, così come è e altre. Poi ci sono forme pregeminanti. Per esempio qui, qua e più anche se soltanto in determinati contesti pregeminano.olaszinho ha scritto:Lei stesso scrisse aggratise; mi par di capire che usi anche dopo la preposizione a, mi sbaglio?
Qui dipende. A volte raddoppia. Spesso invece si scempiano nel corpo della parola. Per esempio, guera (guerra), tera (terra).olaszinho ha scritto:[L]a r iniziale di parola non raddoppia mai, per cui treccani ma treremi
Grazie della precisazione.olaszinho ha scritto:Decisamente ostrense Mai sentito ostrano.
Ultima modifica di Ivan92 in data sab, 10 giu 2017 15:09, modificato 2 volte in totale.
Qui si raddoppia dopo tre e qualche. Mi sembra strano che da Lei si raddoppi dopo ho e ha, ché neanche nel maceratese-fermano sono cogeminanti queste forme. Ho anche un paio d'amici d'Arcevia che non raddoppiano dopo le forme monosillabiche di avere. Ma non posso non credere a quello che dice
Deve credirmi. Mi sembra strano che ho ed ha non siano cogeminanti a Jesi ed Arcevia. Dovrò verificare.
Ho fame o ha sete , senza raddoppiamento, mi suonano decisamente settentrionali.
Ho un amico di Jesi, ma non ci ho fatto mai caso. I miei amici d'Arcevia invece non raddoppiano. Ma questo non è rilevante. Può essere che loro si facciano influenzare dall'anconitano, per esempio. Ciò che invece colpisce è il fatto che anche a Macerata e dintorni queste forme non cogeminano. Dunque non mi suonano così settentrionali, anche perché credo che in alcune parti dell'Umbria valga la stessa cosa.olaszinho ha scritto:Deve credirmi. Mi sembra strano che ho ed ha non siano cogeminanti a Jesi ed Arcevia. Dovrò verificare.
Ho fame o ha sete , senza raddoppiamento, mi suonano decisamente settentrionali.
Sí.olaszinho ha scritto:Mi par di capire dal Dipi che ho ed ha siano cogeminanti, mi sta sfuggendo qualcos'altro?
Come può vedere ci sono due simboli, un asterisco e un cerchietto: il primo, posto dopo T e R (Toscana e Roma), sta a indicare che in queste zone l'elemento in questione è cogeminante; il secondo, posto dopo U, M e L (Umbria, Marche e Lazio), l'esatto contrario. Insomma, l'ageminazione delle forme verbali monosillabiche dovrebbe riguardare le Marche intere*. Il trattamento particolare che voi ostrani riservate a ho e ha scombussola un po' tutto.
*Mi riferisco alle Marche «linguistiche». Escludo cioè le zone del pesarese e del sambenedettese.
Grazie per l'esaustiva spiegazione.
Non vorrei contraddire il Dipi, però la cogeminazione non è generale neanche in Toscana, come si diceva ieri per la situazione peculiare dell'aretino e lo stesso ragionamento si potrebbe applicare all'Umbria.
Non credo che noi ostrensi siamo gli unici a cogeminare dopo le forme verbali ho ed ha, sono quasi certo che si abbia il raddoppiamento fonosintattico con ha ed ho in altre zone dell'anconetano, per esempio a Fabriano.
Non vorrei contraddire il Dipi, però la cogeminazione non è generale neanche in Toscana, come si diceva ieri per la situazione peculiare dell'aretino e lo stesso ragionamento si potrebbe applicare all'Umbria.
Non credo che noi ostrensi siamo gli unici a cogeminare dopo le forme verbali ho ed ha, sono quasi certo che si abbia il raddoppiamento fonosintattico con ha ed ho in altre zone dell'anconetano, per esempio a Fabriano.
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