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«Squisigòso»

Inviato: ven, 11 mar 2016 19:50
di Marco Treviglio
Buonasera.

Nel numero del mese scorso di una rivista indirizzata ai consumatori abbonati ad essa v'era questa parola, riesumata da Sabrina D'Alessandro dall'URPS (Ufficio Resurrezione Parole Smarrite): «squisigòso».
Il significato descritto è questo, cito:
Squisigoso, voce espressiva di etimo incerto. Forse da sgusciare e sguizzare, schizzar via.
Squisigose sono cose e persone subdole, striscianti più che dirette, abili nello scivolare quando si prova ad afferrarle o a fare chiarezza. L'aggettivo è raro ma il concetto che esprime si incontra di frequente. Umani, enti, istituti e serpenti: se sono squisigosi, è meglio non dargli credito.
Ora, io non ho mai sentito e non ho mai saputo dell'esistenza di questo termine; neanche adesso che l'ho incontrato ne trovo traccia nelle mie ricerche, seppure limitate, ma ciò che piú mi sorprende è l'accento grave sulla «o» in penultima sillaba dato che la maggioranza (se non la totalità, boh, non so :oops: ) degli aggettivi che finiscono in «-óso» hanno appunto l'accento acuto.

Qualcuno di voi sa di questo termine e del perché di quello strano accento?

Ringrazio fin d'ora chiunque abbia una qualche idea sull'argomento e voglia condividerla qui! :)

Re: «Squisigòso»

Inviato: ven, 11 mar 2016 20:19
di Animo Grato
Marco Treviglio ha scritto:[C]iò che piú mi sorprende è l'accento grave sulla «o» in penultima sillaba
Penso che risposta più banale sia la più plausibile: il carattere ò è bell'e pronto sulle tastiere italiane, mentre per la o coll'accento acuto bisogna saper armeggiare un po' (come vede, io sono tra coloro che non conoscono la combinazione di tasti opportuna). Credo che l'autrice abbia voluto semplicemente marcare la posizione dell'accento servendosi del primo strumento a portata di mano, senza curarsi dell'apertura della vocale.

Inviato: ven, 11 mar 2016 20:29
di Ferdinand Bardamu
Ho visto che in molti si chiedono donde derivi questa parola: su Facebook, su Wordreference e perfino sul Corriere della Sera. In quest’opera di Serianni e Trifone, la parola compare in una citazione di quello che pare un passo in veneziano antico, o in un altro parlare veneto dei secoli passati. La cosa non mi stupisce: benché non l’abbia mai sentito, il vocabolo ha una cert’aria di famiglia.

Riguardo all’accento sulla o, credo che Animo Grato abbia colto nel segno.

Inviato: ven, 11 mar 2016 20:52
di Ortelius
L'ho cercata nel TLIO (a proposito, sul TLIO o nel TLIO? :?) ma è assente. A questo punto mi chiedo dove la summenzionata Sabrina D'Alessandro abbia scovato il misterioso termine.

Inviato: ven, 11 mar 2016 20:56
di Sixie
Squisigoso suona famigliare anche a me :?
se proviamo a sostituire la - q - con la - g - diventa un sguissigoxo e va già meglio : sguìssigoxo, un incrocio di sgusciante e guizzante.
Il verbo (ricostruito nella mia variante) sarebbe sguitsàre, guizzare, sgusciare, sgusciare via (dei pesci o dei serpenti).

Inviato: ven, 11 mar 2016 21:13
di Marco Treviglio
Leggendo sul sito di WordReference un utente scrive che è segnalato dal Battaglia con "poche righe e una citazione".

In riguardo all'accento, dovrebbe trattarsi di un difetto per “malavoglia”?
Se cosí fosse ritengo la cosa imperdonabile. :evil:

Vi ringrazio a tutti per il vostro contributo :), spero venga fuori dell'altro ancora. 8)

Inviato: ven, 11 mar 2016 21:17
di marcocurreli
Il concetto dovrebbe corrispondere all'epiteto "viscido".

Inviato: lun, 14 mar 2016 11:34
di Ferdinand Bardamu
Ho scritto privatamente a Sabrina D’Alessandro, facendomi portavoce dei dubbi di Marco Treviglio e delle altre persone che si sono imbattute nella parola. La D’Alessandro mi ha risposto molto esaurientemente e in maniera molto cortese, e mi ha dato l’autorizzazione a pubblicare anche qui le sue parole.
Sabrina D’Alessandro ha scritto:Da un po’ di anni vado scavando tra i migliaia di termini che si sono perduti per trovare qualcosa che faccia “risuonare” la nostra lingua. Si tratta spesso di vocaboli che furono usati in modo marginale o per un tempo esiguo, ma che sono stati registrati nel vocabolario. È il caso dell’aggettivo squisigoso. Non compare nei dizionari più comuni, ma il Battaglia lo registra come voce antica, già presente nel volgarizzamento in antico milanese dell’‘‘Elucidarium” di Onorio Augustodunense. L’Elucidario è un’opera del XII sec., non so a quale periodo risalga esattamente la volgarizzazione in milanese, ma l’opera fu molto tradotta in Italia e in Europa fino al XV sec. e rimane traccia di traduzioni anche dall’area veneta. La particolarità dell’accento grave potrebbe essere ascritta al volgare e nonostante risultasse meno naturale, ho creduto opportuno riportarlo così come registrato sul Battaglia.
Sarebbe interessante recuperare l’originale latino e anche scoprire se squisigoso compare allo stesso modo nella versione veneziana e milanese, ma lo scopo dell’iniziativa non è tanto quello di approfondire l’aspetto filologico delle parole in questione (per cui credo che la Crusca possa essere il referente più autorevole), quanto quello di giocare sull’immaginario in esse contenute. Se vorrete dare un occhio al sito dell’URPS vedrete il lavoro che è stato fatto negli anni, parole trasformate in opere d’arte visiva, cantate, suonate, illustrate… si tratta di un amore appassionato che vede nelle parole il nostro modo di rappresentare la realtà e di farla risuonare. Immagino che la parola squisigoso possa apparire storicamente poco significativa, ma è un’onomatopea sonora e ben riuscita, recuperata (resuscitata?...) per raccontare un modo di essere ancora attuale.

Inviato: lun, 14 mar 2016 15:58
di Marco Treviglio
Non so come ringraziarLa, caro Ferdinand! È semplicemente fantastico! :D

Alla luce di ciò, significa che il Battaglia l'ha registrato con l'accento grave e che le congetture sulla signora erano sbagliate. :roll:
Tanto meglio cosí. :P

Dunque, rimane da capire com'è che il lemma porta tale accento. :wink:

La parola in sé non mi dispiace, mentre con quell'accento un po' sí. :cry:

Inviato: lun, 14 mar 2016 16:16
di Infarinato
Marco Treviglio ha scritto:Dunque, rimane da capire com'è che il lemma porta tale accento. :wink:
Nel Battaglia (di cui potrebbe benissimo costituire un banale refuso): dubito che rechi alcun tipo d’accento nelle fonti originali (si veda ad esempio questa).

Gli aggettivi che [in italiano] escono in -òso (cioè /ˈɔzo/) sono praticamente solo òso ed esòso, tutti gli altri uscendo in -óso /ˈoso/, per cui dubito fortemente che [in italiano] squisigoso possa avere -ò-.

Inviato: lun, 14 mar 2016 17:59
di Marco Treviglio
Infarinato ha scritto:Nel Battaglia (di cui potrebbe benissimo costituire un banale refuso): dubito che rechi alcun tipo d’accento nelle fonti originali (si veda ad esempio questa).
Sí, l'avevo notato grazie a Ferdinand. :)
Ho pensato che nella citazione del Battaglia vi fosse qualcosa in piú. :P
Infarinato ha scritto:Gli aggettivi che [in italiano] escono in -òso (cioè /ˈɔzo/) sono praticamente solo òso ed esòso, tutti gli altri uscendo in -óso /ˈoso/, per cui dubito fortemente che [in italiano] squisigoso possa avere -ò-.
Beh, per questo motivo anch'io ne dubito, tant'è dimostrato dalla mia richiesta qui.
Anche se devo ammettere che pure nei due casi di -òso da Lei citati ne rimane solo uno nella mia pronuncia, ossia òso, in quanto l'altro, ovvero esòso, dalle mie parti viene pronunciato dai piú con la -ó-, quindi /e'zozo/. :oops: