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*«Da farne due giri»
Inviato: sab, 12 mar 2016 19:47
di patrizio
"Ci è piaciuta tanto quella giostra da farne due giri". La suddetta frase non credo sia corretta. Quale è il motivo? Grazie.
Inviato: sab, 12 mar 2016 20:40
di Ferdinand Bardamu
L’errore sta nell’uso del clitico partitivo ne, del tutto agrammaticale, al posto del clitico avverbiale ci. La frase diventa dunque «Ci è piaciuta tanto, quella giostra, da farci due giri», ossia «… che ci abbiamo fatto due giri».
Due parole sulla necessità di racchiudere il soggetto sintattico della frase tra due virgole: l’aggettivo anaforico quella segnala che della giostra si era già parlato in precedenza, ossia la giostra è un dato noto, il tema dell’enunciato. Nei verbi inaccusativi come piacere, però, il soggetto sintattico posposto segnala il dato nuovo: «Mi piace la pizza», «Ci piacciono le giostre», «È arrivato l’arrotino», ecc. La virgola è dunque necessaria, in questo caso, per isolare il tema-soggetto posposto, che avrà «posizione e […] intonazione parentetica» (Bice Mortara Garavelli, Prontuario di punteggiatura, Roma-Bari: «Laterza», 2003, p. 87).
Inviato: mer, 29 giu 2016 1:12
di avemundi
Se quel "ne" partitivo fosse davvero "del tutto agrammaticale", la frase suonerebbe molto peggio. Invece solo con una certa attenzione si nota che "qualcosa non torna". Il motivo è che "giro di giostra" è un'espressione diffusa e nella frase "Ci è piaciuta tanto, quella giostra, da farne due giri" è assunta impropriamente come indicazione di quantità, come correttamente si potrebbe fare nella frase "Tanto ci piacque, quel sentiero, che ne percorremmo una lega".