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Pronome o aggettivo?
Inviato: mer, 16 mar 2016 18:39
di Marco Treviglio
Buonasera a tutti!
Ultimamente continuo a pensare ad un dubbio “tecnico” che m'attanaglia: in una domanda come
«Molti sono in montagna?»,
"molti" è in funzione di aggettivo, attributo (determinante) o di pronome (pronominale) [indefinito quantitativo]?
Grazie fin d'ora a chi mi aiuterà a dipanare questo mio dubbio!

Inviato: mer, 16 mar 2016 20:31
di Animo Grato
Pronome, secondo me.
Inviato: mer, 16 mar 2016 20:52
di Ferdinand Bardamu
È senza ombra di dubbio
un pronome.
Inviato: gio, 17 mar 2016 13:50
di Marco Treviglio
Come pensavo

, tuttavia, se possibile, vorrei delle conferme o smentite alle precisazioni di seguito elencate.
È un pronome in funzione anaforica, giusto?
Non può essere in funzione di predicato in nessun caso, giusto? (Ad esempio, anche se l'ordine degli elementi è invertito: «In montagna sono molti?», oppure cambiandoli in questo modo: «A pésca siamo tanti», «Siamo pochi lunedì».)
O meglio, per esserlo il verbo dovrebbe stare in funzione di copula necessitando di un predicato nominale (come in «(Noi) Saremo molti.»), mentre nei casi esposti «essere» è predicato verbale, giusto?
Grazie ancora.

Inviato: gio, 17 mar 2016 14:58
di Ferdinand Bardamu
No, è semplicemente un pronome indefinito, in assenza di altre informazioni contestuali.
Marco Treviglio ha scritto:Non può essere in funzione di predicato in nessun caso, giusto? (Ad esempio, anche se l'ordine degli elementi è invertito: «In montagna sono molti?», oppure cambiandoli in questo modo: «A pésca siamo tanti», «Siamo pochi lunedì».)
No, perché il verbo
essere non è usato con funzione copulativa, ma di verbo pieno, col significato di ‹trovarsi in un luogo› o ‹esistere›.
Marco Treviglio ha scritto:O meglio, per esserlo il verbo dovrebbe stare in funzione di copula necessitando di un predicato nominale (come in «(Noi) Saremo molti.»), mentre nei casi esposti «essere» è predicato verbale, giusto?
Giusto.
Inviato: ven, 18 mar 2016 17:23
di Marco Treviglio
Adesso mi è tutto piú chiaro.

Grazie infinite, caro Ferdinand!
