«Narvàlo» o «nàrvalo»?
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«Narvàlo» o «nàrvalo»?
Quale delle due pronunce preferite? I normali dizionari riportano solo la pronuncia piana, mentre sia il DiPI, sia il DOP prevedono entrambe le pronunce, riportando comunque quella piana per prima (per il DiPI la seconda è solo "tollerata"). Dello stesso avviso l'enciclopedia Sapere De Agostini.
Io ho sempre pronunciato "nàrvalo", forse per averlo ascoltato cosí, le prime volte, in qualche documentario. Quelli di oggi, invece, dicono sempre "narvàlo", e pian piano mi sto abituando anch'io a questa pronuncia.
Lo so che non è un argomento di conversazione abituale, però mi è venuta una curiosità: voi quale pronuncia usate? Sono l'unico che (magari per abitudine) ritrae l'accento?
Ritenete che sia preferibile passare alla pronuncia "moderna"?
Io ho sempre pronunciato "nàrvalo", forse per averlo ascoltato cosí, le prime volte, in qualche documentario. Quelli di oggi, invece, dicono sempre "narvàlo", e pian piano mi sto abituando anch'io a questa pronuncia.
Lo so che non è un argomento di conversazione abituale, però mi è venuta una curiosità: voi quale pronuncia usate? Sono l'unico che (magari per abitudine) ritrae l'accento?
Ritenete che sia preferibile passare alla pronuncia "moderna"?
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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Riguardo all’origine dell’accentazione sdrucciola di questa o di altre parole, ricordo che si può riassumere usando l’efficacissima formula d’Infarinato: «accento senza indizio, accento all’inizio».
- Millermann
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Già, quello è vero!
Forse però, in questo caso, potrebbe aver influito il fatto che quasi tutte le parole italiane trisillabe uscenti in -alo sono sdrucciole. Cito solo alcune tra le piú note: cembalo, dedalo, vandalo, sandalo, cefalo, bufalo, crotalo, petalo, sepalo. Tra quelle diffuse, l'unica piana sembra essere regalo.
Esiste, inoltre, un altro termine zoologico molto simile a narvalo, benché forse meno noto: servalo (è un felino africano).
In questo caso la pronuncia è sicuramente piana, per almeno due motivi: l'origine francese del termine (serval) e il significato, completamente diverso, che ha «sèrvalo» in italiano!
Forse però, in questo caso, potrebbe aver influito il fatto che quasi tutte le parole italiane trisillabe uscenti in -alo sono sdrucciole. Cito solo alcune tra le piú note: cembalo, dedalo, vandalo, sandalo, cefalo, bufalo, crotalo, petalo, sepalo. Tra quelle diffuse, l'unica piana sembra essere regalo.
Esiste, inoltre, un altro termine zoologico molto simile a narvalo, benché forse meno noto: servalo (è un felino africano).
In questo caso la pronuncia è sicuramente piana, per almeno due motivi: l'origine francese del termine (serval) e il significato, completamente diverso, che ha «sèrvalo» in italiano!
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Ottima la regola di Infarinato! Cercherò di ricordarmela. Un sentito ringraziamento a Ferdinand per avercela rimessa in circolazione!
Per gli altri indizi invece riporto altre parole che si rifanno all'intervento di Millerman.
Batalo, (batolo), bubalo , dancalo, scandalo, somalo, Tantalo, tessalo, batavo.
Detto con sincerità. Certe parole, specialmente alcune di quelle della mia lista, bisogna proprio andarsele a cercare con il lumicino.
Per gli altri indizi invece riporto altre parole che si rifanno all'intervento di Millerman.
Batalo, (batolo), bubalo , dancalo, scandalo, somalo, Tantalo, tessalo, batavo.
Detto con sincerità. Certe parole, specialmente alcune di quelle della mia lista, bisogna proprio andarsele a cercare con il lumicino.
Io nella mia lingua ci credo.
- Animo Grato
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A me era parso (ma ovviamente posso essere in fallo) che quella massima fosse stata data non come una norma prescrittiva, come formula descrittiva del fenomeno della baritonesi.Ferdinand Bardamu ha scritto:Riguardo all’origine dell’accentazione sdrucciola di questa o di altre parole, ricordo che si può riassumere usando l’efficacissima formula d’Infarinato: «accento senza indizio, accento all’inizio».
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
- Ferdinand Bardamu
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Nemmeno io volevo considerarla come norma prescrittiva: infatti ho scritto «riguardo all’origine…», con ciò intendendo che essa spiega perché si diffondono pronunce con accento ritratto, non che dovrebbe essere assunta a norma di corretta pronuncia. Per esempio, èdile è una pronuncia che si giustifica con la suddetta formula, ma rimane comunque scorretta sotto l’aspetto della norma.
- Millermann
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FT Pronuncia di «alpaca»
E, ancora in tema di animali "esotici", che mi dite di alpaca? Io lo pronuncio alpàca, ma i dizionari prevedono anche àlpaca e perfino le grafie «alpacà» e «alpaga» con la g!
Il DiPI, ad esempio, riporta:
In pratica, consiglia in ogni caso la pronuncia piana, cosicché il genere è l'unica differenza fra l'animale (maschile) e il metallo (femminile).
Il DiPI, ad esempio, riporta:
il che, "decifrato", dovrebbe voler dire che, per l'animale, alpàca è la pronuncia moderna, àlpaca quella tradizionale, e alpacà quella "aulica", tollerata. Per il metallo, invece, si può scrivere alpaca o alpacca, e la pronuncia è sempre piana. Corretto?Il DiPI, s.v. alpaca, ha scritto:alpaca
(zool., tess.,↕-à) alˈpaka.ˈal-; ↕-ˈka*
◆ (-acca, min.) alˈpaka (-akka)
In pratica, consiglia in ogni caso la pronuncia piana, cosicché il genere è l'unica differenza fra l'animale (maschile) e il metallo (femminile).
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FT Pronuncia di «alpaca»
Qui si dice àlpaca. Non saprei dove sbattere la testa se sentissi parlare di alpàca.Millermann ha scritto:E, ancora in tema di animali "esotici", che mi dite di alpaca? Io lo pronuncio alpàca
- Ferdinand Bardamu
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Re: FT Pronuncia di «alpaca»
Corretto. La variante con la geminata fa sí che la penultima sillaba sia chiusa, sicché l’unica pronuncia possibile, secondo la norma, è piana. L’esistenza stessa di questa variante suggerisce che anche la forma con la scempia si debba pronunciare, normalmente, piana.Millermann ha scritto:Per il metallo, invece, si può scrivere alpaca o alpacca, e la pronuncia è sempre piana. Corretto?
- Millermann
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Re: FT Pronuncia di «alpaca»
Concordo perfettamente. Trovo, infatti, abbastanza curioso che il Treccani ammetta, anche per la variante scempia (marcata come popolare) di alpacca entrambe le accentazioni.Ferdinand Bardamu ha scritto:L’esistenza stessa di questa variante suggerisce che anche la forma con la scempia si debba pronunciare, normalmente, piana.
Ho l'impressione che questo termine, tra versione maschile o femminile; geminata, scempia o con la "g"; con tre diversi possibili accenti, "primeggi" in fatto di varianti registrate nei nostri vocabolari!
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Re: «Narvàlo» o «nàrvalo»?
Non mi sembra opportuno creare una discussione "ad hoc" per le pronunce di Luciano Canfora: càrisma, Odìsseo e soprattutto Borodinó. Credo che in italiano non siano le migliori, ma ... Grazie
Re: «Narvàlo» o «nàrvalo»?
Fuori tema
Per quanto riguarda Odisseo, la pronuncia in Odísseo è senz'alcun dubbio la preferibile in italiano, in quanto preferibile, per i nomi proprî di origine greca, è la pronuncia «alla latina». In particolare, la cd. legge della penultima impone che l'accento si posi o sulla penultima sillaba [quando questa ha quantità vocalica lunga], o sulla terzultima [quando la penultima ha quantità vocalica breve]. Siccome -ευ- /-eo in greco fa dittongo, abbiamo un caso di parola tronca (ossitona), in latino sistematicamente abrogato (ed è il motivo per cui la maggior parte delle parole italiane è piana). Dunque si avrà Odísseus e infine, per ragioni storiche, Odísseo.
G.B.
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