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Complessificare

Inviato: sab, 18 nov 2006 10:56
di Brazilian dude
Ho letto in questo sito (http://www.bimboflap.it/risorse/rubrich ... bimbi.html) sul bambinese il termine complessificare. Non mi sembra che gli autori del testo l'abbiano usato con facezia. Non basterebbe complicare?

Brazilian dude

Inviato: sab, 18 nov 2006 21:58
di Federico
Probabilmente questa (infelice) scelta dipende dalle differenti sfumature di complicato e complesso: il primo è piú negativo, dal momento che significa «non semplice né facile; confuso, intricato», contro il piú neutrale «che risulta dall'unione di piú parti o elementi» (definizioni dal Treccani in linea).

Inviato: sab, 18 nov 2006 22:12
di Marco1971
Il termine è registrato (ma non per questo, ai miei occhi, un termine è di per sé legittimo) nel GRADIT con la definizione «rendere complesso», con prima attestazione datata al 1993. Non mi sembra irrinunciabile, ma se usato con moderazione, e in quel senso preciso, non si può condannare perché di formazione difficilmente appuntabile.

Inviato: sab, 18 nov 2006 23:39
di Infarinato
Marco1971 ha scritto:Il termine è registrato (ma non per questo, ai miei occhi, un termine è di per sé legittimo) nel GRADIT con la definizione «rendere complesso», con prima attestazione datata al 1993.
Marco, sei sicuro che non si tratti solo di un tecnicismo matematico (…che esiste tale e quale in tutte le lingue [beh, magari non proprio tutte tutte])? ;)

Inviato: sab, 18 nov 2006 23:46
di Marco1971
Il GRADIT, come puoi vedere, dice TS scient. Quindi forse non è ristretto alla matematica, ma io non so nulla, riporto solo quanto è scritto.

Inviato: dom, 19 nov 2006 14:10
di Infarinato
Marco1971 ha scritto:Il GRADIT, come puoi vedere, dice TS scient. Quindi forse non è ristretto alla matematica…
Certo, non posso escluderlo e, come giustamente sottolineavi, è senz’altro una parola «ben formata». Rimane il dubbio (a me come a Brazilian, come —credo— anche a te) che, nel contesto in oggetto, denoti realmente alcunché di piú preciso di complicare(*).

P.S. In matematica, è necessario per indicare l’azione del «rendere complesso», dove complesso è usato in un’accezione tecnica ben precisa.

_______________

(*) A dire il vero, nella frase in questione, la soluzione migliore sembrerebbe essere «si fa [naturalmente] piú complesso/elaborato».

Inviato: dom, 19 nov 2006 18:15
di Marco1971
Vedo ora nel Battaglia (Supplemento 2004) che il verbo viene usato anche in modo generico (e bisogna retrodatare l’indicazione del GRADIT, visto che c’è un’attestazione del 1986). Riporto la voce con gli esempi.
Complessificare, intr. con la particella pronom. (mi complessifico). Assumere forme e aspetti piú complessi, multiformi, diversificarsi. – Anche sostant.
F. Alberoni: Con il complessificarsi della vita sociale ed il continuo mutamento che l’individuo deve subire per vivere in un sistema sempre piú complesso e sempre piú mutevole, anche l’esperienza dello stato nascente aumenterà d’importanza. Micromega [3-IV-1986], 35: La ‘gabbia d’acciaio’ di Max Weber si è smisuratamente complessificata.
2. Tr. Rendere complesso o piú complesso, diversificato.
P. Boscolo e L. Bertrando, 63: Nel dopoguerra, con il progressivo emergere della società postindustriale e l’incredibile sviluppo del terziario, si sono complessificati i tempi individuali e collettivi, creando spesso possibilità di scelta e di autogestione dei tempi da parte del singolo.
= Voce dotta, denom. da complesso, col suff. dei comp. del lat. facěre ‘fare’.
Non mi pare un grande arricchimento, ma non disturba avere un sinonimo in piú. :)