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Gerundio dipendente da una forma impersonale
Inviato: mar, 26 apr 2016 21:52
di patrizio
Buonasera, ho sentito la seguente frase che reputo scorretta: "In Italia si investe pochissimo in prevenzione, ponendoci agli ultimi posti in Europa". Ringrazio chi vorrà esprimere il suo parere.
Re: forma impersonale e gerundio
Inviato: mer, 27 apr 2016 1:11
di sempervirens
Accolgo il Suo invito ed esprimo il mio parere. Nella frase non ci trovo alcunché di sbagliato. Se l'avessi scritta io ci avrei messo l'avverbio così.
In Italia si investe pochissimo in prevenzione, ponendoci così agli ultimi posti in Europa.
Forse i Suoi dubbi sono motivati dal fatto che nella proposizione principale il verbo è impersonale mentre nella secondaria invece con il verbo transitivo porre c'è il pronome diretto personale ci?
Re: forma impersonale e gerundio
Inviato: sab, 30 apr 2016 20:13
di patrizio
Esatto!
Inviato: dom, 01 mag 2016 1:36
di sempervirens
Mi scusi la risposta d'imbracciata ma al di fuori del gerundio non saprei proprio che cos'altro metterci.
Per una spiegazione esauriente aspetto con Lei l'intervento di qualcuno sicuramente più competente in materia.

Inviato: dom, 01 mag 2016 19:16
di GFR
Mi limito ad aggiungere un'informazione generale.
“Di norma il gerundio condivide il soggetto del verbo finito al quale si collega”. Secondo la grammatica italiana di Luca Serianni (XI, 423).
Inviato: dom, 01 mag 2016 23:17
di PersOnLine
Sempre Serianni dice: “Diversità di soggetti può aversi: .... c) Quando uno dei due verbi, o entrambi, abbiano soggetto generico.”
Inviato: lun, 02 mag 2016 19:15
di GFR
A me pare comunque assortita male: è valida solo se è scritta e letta da un italiano.
Re: Gerundio dipendente da una forma impersonale
Inviato: mer, 04 mag 2016 19:35
di Ferdinand Bardamu
patrizio ha scritto:Buonasera, ho sentito la seguente frase che reputo scorretta: "In Italia
si investe pochissimo in prevenzione,
ponendoci agli ultimi posti in Europa".
La frase in questione non mi pare grammaticale. Il soggetto della frase gerundiva, qualora non sia espresso lessicalmente, corrisponde di norma all’agente o all’esperiente della frase principale (non coincide necessariamente col soggetto grammaticale). Nell’esempio, la frase principale è impersonale: il soggetto grammaticale è stato eliminato ma rimane presente semanticamente con un’interpretazione indeterminata. Tuttavia, il verbo al gerundio («ponendoci»,
porre) è agentivo, ossia denota un’azione compiuta volontariamente da un soggetto su un oggetto, e pertanto necessita dell’esplicitazione di un agente.
Una riformulazione accettabile di questa frase è la seguente: «In Italia si investe pochissimo in prevenzione,
cosa che ci pone…».
Inviato: gio, 05 mag 2016 9:54
di GFR
Prendo nota della lezione. Però insisto, e spero di non risultare molesto.
Per onorare la chiarezza dell’espressione verso i lettori, a me pare necessario che al posto del ci vi debba essere un termine più preciso.
In Italia si investe pochissimo in prevenzione, cosa che pone il Paese…
oppure
… cosa che pone gli italiani...
E se lo scrivente non può proprio rinunciare a citarsi nella disfatta:
In Italia si investe pochissimo in prevenzione, cosa che pone noi italiani…
Inviato: gio, 05 mag 2016 10:44
di Ferdinand Bardamu
Non credo che sia (grammaticalmente) necessaria la sua riformulazione, caro GFR: si tratta di una questione di stile. L’uso del noi inclusivo non è neutro; se si vuol mantenere un tono imparziale e impersonale, allora va bene quel che ha scritto lei.
Inviato: ven, 06 mag 2016 0:50
di sempervirens
Grazie, Ferdinand! Dopo aver letto la Sua spiegazione, come sempre ricca di chiarificazioni competenti e ben formulate, sono spinto a considerare la frase della Sua premessa,
"La frase in questione non mi pare grammaticale.", come una cauta introduzione al discorso. E questo comportarsi con modestia ravviva la stima che ho di Lei. Ho però la sfacciata intuizione che in realtà Lei voglia invece dire che la frase è di fatto sbagliata.

Inviato: ven, 06 mag 2016 9:19
di Ferdinand Bardamu
La ringrazio dei complimenti, Sempervirens, anche se non penso di meritarmeli. La formula cautelativa che ho usato voleva segnalare la possibilità che io abbia frainteso la trattazione della
Grande Grammatica Italia di Consultazione, che ho consultato per scrivere l’intervento, o l’eventualità che il gerundio nel nostro esempio sia giustificato.
Ho dimenticato, prima, di citare il caso del gerundio con soggetto nullo interpretato come generico; sennonché non mi pare che ciò si applichi alla nostra frase: se qualcuno
pone noi agli ultimi posti, quel qualcuno dovrà essere specifico, ben individuabile, e non generico.
Inviato: dom, 08 mag 2016 1:10
di sempervirens
Il lessico di una lingua è un sistema aperto. La sintassi è invece più rigida e meno soggetta a cambiamenti fulminei, tuttavia col tempo pure questa cambia.
Costruzioni sintattiche di un tempo oggi non sarebbero valide.
Non ho scoperto nulla. Era per dire che se la frase rimane comprensibile ai parlanti italiani - e tanto basterebbe secondo i miei ragionamenti-, ed è meno dispendiosa in termini di numero di parole, allora io non la ostacolo e ne prendo atto.
Volevo dire che se questo uso della frase gerundiva sta ampliandosi anche in queste forme, personalmente non dispiace. Sarebbe un uso esteso del gerundio, credo. Passatemi il termine. Dispiacerebbe di molto, per esempio, se le due forme distinte, il gerundio ed il participio presente, assumessero un'unica forma come per l'inglese.
Se la lingua italiana ha cambiamenti endogeni, frutto cioè della testa degli stessi Italiani, a me basta e avanza.
Resta da verificare, per curiosità, se questo uso del gerundio è frutto dell'influsso che esercita la lingua inglese, oppure di altra natura. Io non sono in grado di stabilirlo.