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«Sud»

Inviato: ven, 03 giu 2016 19:09
di Ivan92
Ho notato che il DiPI non raccomanda la pronuncia geminata di sud, sebbene sia abbastanza consigliabile. Per quel che mi riguarda, a volte mi capita di raddoppiare la dentale, altre no. Dico /suddi'talja/, ma /suda'merika/. Qual è secondo voi la pronuncia piú spontanea?

Inviato: ven, 03 giu 2016 19:39
di Carnby
È perché si scrive Sud Italia ma Sudamerica. :wink:
Qui direi che prevale comunque, nel parlato popolare, la pronuncia con geminazione.

Re: «Sud»

Inviato: ven, 03 giu 2016 20:36
di Millermann
Ivan92 ha scritto:Per quel che mi riguarda, a volte mi capita di raddoppiare la dentale, altre no. Dico /suddi'talja/, ma /suda'merika/.
Sa che la sua osservazione è interessante? Mi sono accorto che dico anch'io come lei. Concordo sul fatto che ciò possa dipendere dalla nostra percezione, unitaria o separata, del toponimo.
Quindi in «Sudamerica», «Sudafrica» viene spontanea una pronuncia, diciamo cosí, piú scempia (almeno da parte di alcuni ;)). Invece in «Sud Italia», «Sud Europa» mi sembra quasi di "leggere", o meglio sottintendere, «Sud d'Italia», «Sud d'Europa», da cui la pronuncia geminata. :D

E per i punti cardinali («sud-est», «sud-ovest») come regolarsi? A me sembra d'aver ascoltato entrambe le versioni (con prevalenza di quella scempia).

Inviato: ven, 03 giu 2016 22:07
di PersOnLine
Il DOP neanche prevede il raddoppiamento, da dove dovrebbe nascere?

Inviato: ven, 03 giu 2016 22:38
di valerio_vanni
PersOnLine ha scritto:Il DOP neanche prevede il raddoppiamento, da dove dovrebbe nascere?
Mi pare che sia diffusa la pronuncia raddoppiata.
Personalmente, mi pare di usare una lunghezza intermedia.

Re: «Sud»

Inviato: ven, 03 giu 2016 22:55
di Carnby
Millermann ha scritto:Invece in «Sud Italia», «Sud Europa» mi sembra quasi di "leggere", o meglio sottintendere, «Sud d'Italia», «Sud d'Europa», da cui la pronuncia geminata.
Secondo me invece del «d'» ci sento una pausa, più che sufficiente per fare scattare la geminazione (ricordo che da noi sud si dice sudde con l'ultima e desonorizzata).
Millermann ha scritto:E per i punti cardinali («sud-est», «sud-ovest») come regolarsi? A me sembra d'aver ascoltato entrambe le versioni (con prevalenza di quella scempia).
C'è da tener presente l'analogia con nordovest, nordest, per cui, sì, anche secondo me prevale la scempia.

Inviato: sab, 04 giu 2016 18:32
di Ivan92
Carnby ha scritto:È perché si scrive Sud Italia ma Sudamerica.
Ma non esiste anche la variante univerbata Suditalia? Mi sembra d'averla letta da qualche parte.
Carnby ha scritto:(ricordo che da noi sud si dice sudde con l'ultima e desonorizzata).
E codesto non è un buon motivo per far sí che la pronuncia da consigliare sia quella con geminazione?

Inviato: dom, 05 giu 2016 17:57
di Infarinato
Ivan92 ha scritto:Ma non esiste anche la variante univerbata Suditalia? Mi sembra d'averla letta da qualche parte.
A dire il vero, esiste anche la variante con raddoppiamento Sudditalia, usata, fra gli altri, dal linguista Temistocle Franceschi, traduttore del Rohlfs.

Su tutto questo si vedano il filone «Robotizzare» ~ «robottizzare» e i rimandi in esso contenuti: in particolare, il mio vecchio intervento sul defunto fòro dell’Accademia della Crusca.
Ivan92 ha scritto:
Carnby ha scritto:(ricordo che da noi sud si dice sudde con l'ultima e desonorizzata).
E codesto non è un buon motivo per far sí che la pronuncia da consigliare sia quella con geminazione?
Sí. :) A questo proposito val forse la pena di citare il passo del Dizionario enciclopedico italiano contenuto nella nota n. 240 alla p. 154 di Camilli & Fiorelli (1965):
Il [i]Dizionario enciclopedico italiano[/i] ha scritto:«Nella parola isolata, una consonante finale è di grado medio; ma tra due vocali, in italiano, una consonante di grado medio non può stare. Si presentano allora due possibilità: o si pronunzia scempia, cioè di grado tenue, alterando tutt’e due le sillabe che vengono a contatto (es. tra-m elettrico, lapi-s emostatico: qui con s, a scelta, sorda o sonora); o si pronunzia doppia, cioè di grado rafforzato, alterando la seconda soltanto delle due sillabe (es. tram-(m) elettrico, lapis-(s) emostatico). La pronunzia di grado tenue è l’unica possibile nel caso delle parole la cui consonante finale non è mai finale assoluta: tali le parole troncate (es. dotto-r Antonio) e le proclitiche (es. a-d altri, no-n ora, pe-r ispregio; unica eccezione, dare ad-(d) intendere, perché il -d di ad, in questa locuzione non facoltativo ma fisso, non è sentito come eufonico). Tra le parole normalmente non proclitiche, quelle uscenti in consonante sono eccezionali; nel loro caso, nessuna delle due pronunzie si può dire prevalente, anche perché molto dipende sia dalla natura della consonante sia dal nesso sintattico piú o meno stretto; e qualche volta sono evitate tutt’e due per mezzo d'una pausa, peraltro assai faticosa, dopo la parola in consonante (es. tram - elettrico, lapis - emostatico). La stessa incertezza si riscontra nella formazione degli alterati e derivati: es. gassoso o gasoso, crupale o cruppale; azimutale, sovietico, ma ciacchista, gappista, cavurrino, cognacchino; così pure in certi adattamenti di parole straniere: es. caiaco o caiacco, varechina o varecchina» (Dizionario enciclopedico italiano, vol. X, cit., pp. 71–72).
Per queste ragioni il DOP non segna il raddoppiamento, che in questi casi è comunque di natura prettamente fonetica, non fonematica. Tuttavia, è chiaro che nel caso di parole ultimali uscenti in sillaba semplice caudata (che non siano, ovviamente, proclitiche frutto di troncamento, ed escludendo alterati e derivati, per i quali —lo abbiamo visto— la situazione è piú complessa, subentrando fattori analogici), cioè in pratica per tutti gli esotismi, l’opzione automaticamente selezionata da un toscanofono nativo è la prima (senza raddoppiamento) per parole uscenti in /r/, e la seconda (con raddoppiamento) per quelle uscenti in ogni altra consonante.

Inviato: dom, 05 giu 2016 22:34
di Ivan92
La ringrazio di cuore, caro Infarinato! :) Tre semplici quesiti:

1- Alla luce di quel che s'è detto, sarebbe meglio scrivere anche Suddamerica e pronunciare /sudda'merika/?

2- Non capisco perché le parole uscenti in /r/ non possano subire raddoppiamento: barre non è forse l'adattamento piú spontaneo per un toscanofono?

3- Come mai non e per vengono considerate parole proclitiche? Devo essermi perso qualcosa. Forse s'intende semplicemente che sono prive d'accento e s'appoggiano alla parola successiva?

Inviato: dom, 05 giu 2016 23:56
di Infarinato
Ivan92 ha scritto:La ringrazio di cuore, caro Infarinato! :) Tre semplici quesiti:

1- Alla luce di quel che s'è detto, sarebbe meglio scrivere anche Suddamerica e pronunciare /sudda'merika/?
Sarebbe, come sarebbe meglio dire e scrivere pallavvolo invece di pallavolo. Ma ancor meglio sarebbe America del Sud(de) (o del *Sónde :mrgreen:) o America meridionale.
Ivan92 ha scritto:2- Non capisco perché le parole uscenti in /r/ non possano subire raddoppiamento: barre non è forse l'adattamento piú spontaneo per un toscanofono?
La spiegazione è qui, ma non confondiamo gli adattamenti dei forestierismi, che prevedono sempre il raddoppiamento in questi casi, con la pronuncia dei forestierismi crudi nella catena parlata.

Ora, foneticamente, quando uno pronuncia tram o gas in italiano dice in realtà [ˈtramː, ˈɡasː], ma quando pronuncia bar o TIR dice in effetti [ˈbaːr, ˈtiːr], ed è quindi ovvio che, quando ci attacca una parola che cominci per vocale súbito dopo, il crono potrà diventare un semicrono, l’accento primario diventerà secondario o sparirà, ma le «doppie» rimarranno «sostanzialmente doppie», e le scempie sostanzialmente scempie. ;)
Ivan92 ha scritto:3- Come mai non e per vengono considerate parole proclitiche? […] Forse s'intende semplicemente che sono prive d'accento e s'appoggiano alla parola successiva?
E non è forse codesta la definizione di «parole proclitiche»? :D

Inviato: lun, 06 giu 2016 17:47
di Ivan92
Mille volte grazie! :)

P.S. Ma allora perché Canepari la ritiene soltanto una pronuncia abbastanza consigliabile?