«Finanzcapitalismo»
Inviato: ven, 10 giu 2016 18:27
A proposito di fonetica sintattica, vorrei sottoporre alla vostra attenzione la parola finanzcapitalismo: scritta cosí, senza trattino, è il titolo di un saggio scritto da un sociologo da poco scomparso, Luciano Gallino. Il vocabolo ha avuto un successo non trascurabile; la sua diffusione, dal grafico di Google Tendenze, appare chiaramente legata al titolo dell’opera di Gallino, pubblicata nel 2011.
Di fronte a uno pseudocomposto come questo rimango perplesso. Il neologismo rappresenta, a mio avviso, un’infelice commistione tra necessità pubblicitarie (la novità e la stranezza attirano l’attenzione) e la volontà di creare a tutt’i costi una parola sintetica, dall’aspetto «scientifico», sul modello dei composti neoclassici. Sono ben consapevole dell’efficacia di questa trovata, ma la patente violazione della nostra fonosintassi, e la sgradevolissima sequenza [-nʦk-], mi rendono questa parola insoffribile.
Di fronte a uno pseudocomposto come questo rimango perplesso. Il neologismo rappresenta, a mio avviso, un’infelice commistione tra necessità pubblicitarie (la novità e la stranezza attirano l’attenzione) e la volontà di creare a tutt’i costi una parola sintetica, dall’aspetto «scientifico», sul modello dei composti neoclassici. Sono ben consapevole dell’efficacia di questa trovata, ma la patente violazione della nostra fonosintassi, e la sgradevolissima sequenza [-nʦk-], mi rendono questa parola insoffribile.