«Fuggire/scappare da» ~ «sfuggire a»

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Arnoldas
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«Fuggire/scappare da» ~ «sfuggire a»

Intervento di Arnoldas »

Cari amici, nessuno mi può spiegare in modo comprensibile perché, p.es., "fuggire/scappare DALLA polizia" ed invece "sfuggire ALLA polizia (?!). Perché faccio questa domanda? Perché in lituano, in russo, in polacco ecc. il verbo "sfuggire" richiede sempre solo la preposizione "da" e non "a". Secondo me logicamente dovrebbe essere "fuggire/scappare/sfuggire dalla polizia". Allora perché si dice "sfuggire alla polizia"? C'è una regola? Grazie.
Avatara utente
marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Perché non ha lo stesso identico significato di fuggire o scappare. In questo caso significa eludere la polizia, sottrarsi [fuggendo] alla polizia, e simili.

Veda la relativa voce nel Treccani in rete, in particolare il punto "2. intr. (aus. essere) a.".
Arnoldas
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Intervento di Arnoldas »

Sì, ho capito. Ma perché il verbo "sfuggire" richiede il dativo (a chi? a che cosa?)?! Perché non "da" o "di"?
Avatara utente
marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Dipende. In questo caso significa:
Treccani:sinonimi ha scritto:v. intr. (aus. essere) 1. [riuscire a evitare qualcosa di dannoso o di spiacevole: s. alla morte] ≈ scampare, sottrarsi. ]
e quindi si comporta come il verbo scampare, sopravvivere, etc. Non c'è un moto da luogo.

Sfuggire di per se non implica necessariamente un allontanamento consapevole da un determinato luogo; si può sfuggire alla cattura -- per esempio -- anche stando fermi, e anche per un caso fortuito, non dipendente dalla volontà di qualcuno.

Diverso è il caso, per esempio della locuzione "sfuggire di mano", o "sfuggire dalle mani", o ancora " se l'è fatto sfuggire da sotto il naso". In questo caso c'è un qualcosa che è sfuggito da qualche luogo (le mani, il naso), ed è sfuggito a qualcuno: "mi è sfuggito [a me] dalle mani".
Arnoldas
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Intervento di Arnoldas »

Caro Marcocurreli, capisco che non c'è un moto da luogo però non posso capire che c'entra la preposizione "a" (il dativo - a chi/ a che cosa). In dizionario ho trovato qualche esempio senza preposizione "a", p.es., "sfuggire un pericolo" (e non "sfuggire al pericolo"!). E poi, se diciamo "sfuggire dalle mani" perché non si dice "sfuggire dalla polizia" (come "fuggire dalla polizia")? Secondo Nuovo dizionario dei sinonimi e dei contrari della lingua italiana "sfuggire" e "fuggire" sono sinonimi. Questo è che non capisco.
Avatara utente
marcocurreli
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Intervento di marcocurreli »

Non sono sinonimi, almeno non sempre; per esempio non si può dire "è sfuggito dal carcere", però si può dire "è sfuggito al controllo delle guardie". Se qualcosa è sfuggita dalle mani, è perché non si è riusciti a trattenerla, non perché ha deciso di andar via.

Comunque nè il Treccani, nè Sinonimi Master, dà fuggire come sinonimo. L'unico è quello che ha citato lei (se non sbaglio, RCS libri, sul sito del Corriere della Sera). Veda anche il De Mauro in rete. I sinonimi intransitivi più appropriati, in questo caso, sono "scampare a qualcosa" e "sottrarsi a qualcuno".

"Sfuggire il pericolo" equivale (anche grammaticalmente) a scansare. Si dice "sfuggire il pericolo", però non si dice "sfuggire un terremoto" (ma si dice "sfuggire a un terremoto", che è diverso da "fuggire da un terremoto").

C'è anche da dire che non sempre la preposizione a introduce un complemento di termine.
Avatara utente
Animo Grato
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Intervento di Animo Grato »

Buonasera Arnoldas! La prima risposta che mi viene in mente è che verbi diversi (anche se molto simili, come in questo caso in cui è evidente perfino una stretta parentela) vogliono costruzioni diverse, la cui "idiomaticità" va semplicemente accettata.
Se però devo ragionarci sopra e cercare una parvenza di spiegazione, direi che il dativo spesso ha anche la funzione di complemento di vantaggio/svantaggio: in questo senso mi pare giustificato "sfuggire alla polizia", come "fuggire, mettendo nel sacco la polizia (quindi a danno della polizia)".
«Ed elli avea del cool fatto trombetta». Anonimo del Trecento su Miles Davis
«E non piegherò certo il mio italiano a mere (e francamente discutibili) convenienze sociali». Infarinato
«Prima l'italiano!»
Arnoldas
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Intervento di Arnoldas »

Mi dispiace di essere così stupido però non posso capire lo stesso perché si dice, p.es., "sfuggire un pericolo" e non si dice "sfuggire al pericolo" (come "sfuggire alla polizia"). Non c'è nessuna regola e solo l'abitudine? Sì?
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

Cortese Arnoldas, troverà la risposta al suo quesito leggendo, attentamente, qui e qui.
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«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
Arnoldas
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Intervento di Arnoldas »

Penso di aver capito... Grazie, carissimi! Buona giornata.
Enzo
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Re: «Fuggire/scappare da» ~ «sfuggire a»

Intervento di Enzo »

Salve.
Nei dizionari riportano scampare intransitivo con preposizione a o da:
  1. Scampare alla strage.
  2. Scampò dalla malattia.
Nella sua versione transitiva, sembra che si possa usare solo da:
  1. I medici sono riusciti a scamparlo dalla morte.
Quello che mi chiedo è questo:
È possibile sostituire da con a quando si usa questo verbo con l'accezione di verbo transitivo?
Un esempio potrebbe essere l'ultima frase che ho scritto, dove il verbo scampare è transitivo ed è seguito dalla preposizione da.

Grazie a tutti e buona serata.
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