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*«Quisquiglia»
Inviato: sab, 25 nov 2006 0:13
di Fausto Raso
Non vorrei sembrare "blasfemo" ma ho l'impressione che il vocabolario De Mauro in linea si sia un po' imbastardito registrando quisquiglia variante della forma corretta quisquilia. Questo sostantivo proviene dal latino quisquiliae non vedo, quindi, come si possa giustificare il digramma gl. Il Dop e il Sandron, infatti, scrivono chiaramente: "non quisquiglia".
Inviato: sab, 25 nov 2006 0:32
di Marco1971
La forma
quisquiglia non ha nulla di plebeo: si trova presso ottimi scrittori, come Foscolo e Carducci:
La perseveranza con che s’intromette ed insiste in una lite che in fine del conto gli è straniera e la spada tratta con che combatte per questioni puerili non possono se non invogliare moltissimi ad imitarlo, a darsi al mestiere di gravi giudici e ardenti partigiani in quisquiglie letterarie. (Foscolo)
Per chi abbia fame di quisquiglie inedite, ecco qui in ultimo due epigrammi. (Carducci)
È la stessa questione di
familiare/famigliare: la prima forma è piú ligia al latino, la seconda piú alla genuina fonotassi italiana.
Inviato: sab, 25 nov 2006 0:38
di Fausto Raso
Grazie, Marco. Non dirò o scriverò mai, però, quisquiglia.
Per quanto attiene a familiare/famigliare amo fare questa distinzione: con il digramma gl (famigliare) per i parenti e gli aggettivi che si riferiscono a questi (i miei famigliari, affetti famigliari); con la sola l l'aggettivo che sta per noto: questo luogo mi è familiare.
Condivide?
Inviato: sab, 25 nov 2006 0:45
di Marco1971
Questa è una sua scelta del tutto legittima. Le dirò che neanch’io scrivo cosí, ma non mi scandalizza.
Inviato: gio, 14 ago 2008 21:35
di Federico
Una discussione parente (come giustamente osservato da S·B·U·M·B)
qui.