Pagina 1 di 1

«Vomo»

Inviato: lun, 29 ago 2016 18:44
di Carnby
In alcuni testi di linguistica divulgativa si sostiene come la parola uomo, nonostante i due suoni iniziali siano considerati tradizionalmente vocalici (e in effetti la forma dell'articolo che viene selezionata è quella precedente una vocale), avrebbe dato un esito dialettale consonantico, ovvero vomo. Ho cercato nell'AIS una forma del genere e, se non mi è sfuggito nulla, l'ho trovata solo per una località alpina (Ponte nelle Alpi?) [un bèl] vwòm. Un po' poco per sostenere la «consonantizzazione dialettale» di /w-/ iniziale.

Vomo

Inviato: dom, 16 lug 2017 14:36
di El Ciambòto
Buongiorno,
è il mio primo intervento in questo forum, scrivo da Ancona e da qualche anno mi interesso, da autodidatta lacunoso ma molto curioso, alle parlate della mia zona, in buona parte soppiantate dall'Italiano negli ultimi decenni.

Questa discussione ha attirato la mia attenzione, in quanto l'utilizzo di vòmo per uomo è attestato, seppure come forma rara (la più comune è òmo) e al giorno d'oggi in disuso, nel vernacolo anconitano, sia per quanto riguarda la parlata urbana che quelle delle frazioni del contado (che spesso differiscono anche di molto da quella cittadina).
Anzi, non so se ciò può essere utile alla discussione, esistevano esiti consonantici analoghi, specie nelle parlate del contado, anche per:
vògge (Anconitano urbano òge / ògi)-> Italiano oggi
vógne (Anconitano urbano ógne)-> Italiano ungere
vóltro (in Anconitano più comune la forma óltro)-> Italiano da questa parte, in avanti
vòtt (Anconitano urbano òto)-> Italiano otto

Nei testi di linguistica cui lei fa riferimento viene ipotizzato il motivo di questa «consonantizzazione dialettale»?

Re: Vomo

Inviato: ven, 21 lug 2017 14:33
di Ivan92
El Ciambòto ha scritto:vóltro (in Anconitano più comune la forma óltro)-> Italiano da questa parte, in avanti
Qui prevale viè' oltro/a (vieni avanti, vieni qui), chi de oltro/a (qui nei dintorni), ma si sente anche voltro.

P.S. Nel vernacolo più stretto esiste la parole vòltro, che significa volta. Es: era 'na vòltro che se stàa mèjjo. C'è anche nel dialetto anconitano?

Re: Vomo

Inviato: ven, 21 lug 2017 16:21
di Carnby
El Ciambòto ha scritto:Nei testi di linguistica cui lei fa riferimento viene ipotizzato il motivo di questa «consonantizzazione dialettale»?
Il rafforzamento di un precedente /w-/.
Il passaggio nel marchigiano rustico sarebbe quindi HOMŌ > uomo > vomo e HODIĒ > uogge > vogge.

Re: Vomo

Inviato: dom, 30 lug 2017 19:40
di El Ciambòto
Ivan92 ha scritto:
El Ciambòto ha scritto:vóltro (in Anconitano più comune la forma óltro)-> Italiano da questa parte, in avanti
Qui prevale viè' oltro/a (vieni avanti, vieni qui), chi de oltro/a (qui nei dintorni), ma si sente anche voltro.
Esattamente come avviene in Ancona.
Ivan92 ha scritto:P.S. Nel vernacolo più stretto esiste la parole vòltro, che significa volta. Es: era 'na vòltro che se stàa mèjjo. C'è anche nel dialetto anconitano?
In alcune parlate dei dintorni (credo Agugliano, Polverigi, quindi verso la zona jesina) ho trovato 'òlta, comunque assente ad Ancona, ma vòltro mai. L'ha sentito solo a Castelfidardo o anche in qualche zona limitrofa?
Carnby ha scritto:Il rafforzamento di un precedente /w-/.
Il passaggio nel marchigiano rustico sarebbe quindi HOMŌ > uomo > vomo e HODIĒ > uogge > vogge.
Molte grazie!

Re: Vomo

Inviato: lun, 31 lug 2017 20:15
di Ivan92
El Ciambòto ha scritto:In alcune parlate dei dintorni (credo Agugliano, Polverigi, quindi verso la zona jesina) ho trovato 'òlta, comunque assente ad Ancona, ma vòltro mai. L'ha sentito solo a Castelfidardo o anche in qualche zona limitrofa?
Sì, anche qui prevale di gran lunga 'òlta (a volte, semplicemente ). Per quanto riguarda vòltro, credo si usi anche a Osimo, ma non vorrei dire fesserie.