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Altro che e altroché

Inviato: mar, 06 set 2016 0:25
di Fausto Raso
Tutti i vocabolari consultati "sostengono" l'intercambiabilità grafica dell'avverbio altroché: altroché o altro che. A mio modestissimo parere andrebbe fatto un distinguo in quanto l'avverbio su detto cambia di significato a seconda della grafia. La scrizione univerbata, altroché, andrebbe adoperata quando l’avverbio in questione ha il valore di esclamazione affermativa con il significato, per l'appunto, di sicuramente, senza dubbio, certamente ecc.: ti è piaciuto il film? Altroché! La grafia analitica (scissa, separata), altro che, si dovrebbe usare, invece, allorché la locuzione indica una preferenza o un'esclusione rispetto a qualcos'altro: occorrono prove certe, altro che supposizioni. Da evitare assolutamente la grafia altrocché (con due 'c') perché errata. L'aggettivo altro non determina geminazione (raddoppiamento della consonante).

Inviato: mer, 07 set 2016 19:23
di GFR
La Grammatica italiana della Treccani è d'accordo con lei.

Inviato: mer, 07 set 2016 23:25
di PersOnLine
Mi pare che quando non lo classifichino come interiezione, dicano comunque che è un avverbio con uso interiettivo; quindi le danno sostanzialmente ragione.
Secondo me, inoltre, cambia pure il profilo accentuale: àltro che come locuzione avverbiale; altro ché con come interiezione.