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«Intormentire/informicolirsi» in dialetto e italiano locale

Inviato: mar, 20 set 2016 12:24
di Millermann
Salve, amici appassionati di dialetti! :)
Ho spesso meditato sul fatto che certe cose (specialmente le sensazioni fisiche) che in dialetto si dicono tranquillamente, in italiano non sempre sappiamo bene come dirle, anche per una sorta di eccessivo "pudore", e gli stessi vocabolari non sono di grande aiuto!

Allora, immaginiamo di voler esprimere il fatto che ci si sia "addormentata" un'estremità (ad esempio una mano: a me lo fa, a volte, anche mentre scrivo su Cruscate col telefonino :mrgreen:). E cosí m'è venuto il "ghiribizzo" di sapere come si dice nelle varie regioni italiane. :D

Mi è parso di capire che i verbi piú adatti siano quelli che ho usato nel titolo del filone, cioè intormentire e informicolarsi (o informicolirsi).

Io, però, non li ho mai usati (anzi, neppure li conoscevo, e voi?) :?
Personalmente in italiano ho sempre usato il banale "addormentare" (informale) o l'improprio "anchilosare" (formale), mentre in dialetto il verbo appropriato è affurmicà:
«Tíegnu na manu affurmicata/signu affurmicatu (alla manu).»
Fra amici lo si dice, a volte, anche in italiano regionale: «ho una mano afformicata» :P

E voi, invece, come lo dite nel vostro dialetto o in italiano (regionale e no)?

Inviato: mar, 20 set 2016 15:01
di valerio_vanni
In italiano ho sempre detto e sentito solo "informicolire".

Ah, dimenticavo: in dialetto romagnolo "informiglì".

Inviato: mar, 20 set 2016 15:26
di Infarinato
Per quanto mi riguarda, sia informicolirsi sia addormentarsi/intorpidirsi sia anchilosarsi, ma [per me] non sono perfetti sinonimi.

Inviato: mar, 20 set 2016 15:33
di Ferdinand Bardamu
Da me, rispettivamente in dialetto e in italiano, informigolarse e informicolarsi.

Inviato: mer, 21 set 2016 14:04
di Ivan92
Da me si dice me s'è 'ndormita 'na ma' o me formicola 'na ma'. In italiano uso addormentarsi oppure dico mi formicola la mano.

Inviato: mer, 21 set 2016 15:04
di Millermann
Grazie per le pronte risposte! Vedo che c'è una certa unanimità a favore di informicolirsi: mi piace, e penso proprio che inizierò a usarlo anch'io. :)
Quanto alla sfumatura di significato, volendo proprio esprimere la sensazione fisica, direi che l'arto, a seguito dell'errata postura o altro, dapprima s'intorpidisce (o intormentisce, forse anchílosa è un tantino eccessivo :?), e subito dopo s'informicolisce/informícola, nel momento in cui iniziamo a sentire quelle fastidiose "punturine" come di formicole. Corretto?

P.S. grazie anche a lei, caro Ivan, e se c'è qualcuno che conosce altre espressioni dialettali, non sia timido: sono curioso di leggerle! ;)

Inviato: mer, 21 set 2016 15:32
di Brazilian dude
In portoghese: formigar, formigamento.

Inviato: mer, 21 set 2016 18:38
di Sixie
Un modo per rendere in veneto "questo vento gelido mi ha intormentito le mani" - e molto più preciso di un generico informigolamento - è inberìo: sto vènto el me ga inberìo le man.
Altro modo - che io trovo incantevole - è incantexemàre. :D
Si dice(va) dell'intorpidimento a seguito dell'anestesia: alle labbra, ad esempio, dopo la seduta dal dentista.
In effetti, l'anestesia si chiama indòrmia, però non si dice, della parte anestetizzata, che è indormìa, ma incantexemà.

Inviato: mer, 21 set 2016 19:28
di Ferdinand Bardamu
Sixie ha scritto:Si dice(va) dell'intorpidimento a seguito dell'anestesia: alle labbra, ad esempio, dopo la seduta dal dentista.
In effetti, l'anestesia si chiama indòrmia, però non si dice, della parte anestetizzata, che è indormìa, ma incantexemà.
Non credo che codesto possa estendersi alla totalità delle parlate venete: io, in questo caso, direi indormezà per l’aggettivo che descrive la parte, indormezare per il verbo.

Nel veronese mi pare che non si adoperi nemmeno inberir(e).

Inviato: mer, 21 set 2016 20:26
di Sixie
Inberìo l 'ho sentito usare da una conoscente a Sottomarina di Chioggia, a proposito del braccio intorpidito (ma non per il freddo, ché era d'estate, ma a causa di una malattia) e lo ritrovo nel Dizionario del polesano dei Romagnolo; incantexemà, invece, l'ho sentito usare dalle mie parti.
Riassumendo: inberìo è del polesano e del chioggiotto, incantexemà del polesano. Informigolà è panvèneto. :)
Nemmeno io credo esista il verbo inberìre, ma incantexemàre, sì.

Inviato: gio, 22 set 2016 1:25
di Infarinato
Sixie ha scritto:Un modo per rendere in veneto "questo vento gelido mi ha intormentito le mani" - e molto più preciso di un generico informigolamento - è inberìo: sto vènto el me ga inberìo le man.
Che, però, sembrerebbe piú affine a intirizzire;)
Sixie ha scritto:Altro modo - che io trovo incantevole - è incantexemàre. :D
Si dice(va) dell'intorpidimento a seguito dell'anestesia: alle labbra, ad esempio, dopo la seduta dal dentista.
Del resto, anche in italiano «si rimane incantati», e un congegno si può «incantare». :)

Inviato: gio, 22 set 2016 8:35
di Sixie
Intirizzire, sì. Impietrire, anche.
Ma allora è impetrìr del veneziano!
Imberìr potrebbe essere una variante di impetrìr...
Grazie, Infarinato! :D

Inviato: gio, 22 set 2016 10:11
di domna charola
Mia nonna di Venezia diceva "fredo impetrìo" per sottolineare che una cosa (le mani in inverno, ma anche la minestra tirata fuori dal frigo, ad esempio) era proprio fredda.
Indormenzà era invece il verbo per indòrmia.

Inviato: gio, 22 set 2016 14:25
di sempervirens
Confermo che dalle nostre parti per riferirsi a quel tipo di parestesia si usa il verbo informicolirsi, ma non informicolarsi. Anche l'espressione 'Sentire un formicolio a ...' è molto usata.

Inviato: ven, 23 set 2016 1:01
di marcocurreli
Non ricordo di averlo sentito in sardo, però avere un arto intorpidito da formicolio dovrebbe essere infrommigai. Molto più frequente è il verbo cancarai, col participio passato cancarau, che significa anchilosato: lo usiamo in molte espressioni popolari come:
«ita ses, cancarau?» (cosa sei, anchilosato?), rivolto a qualcuno che non ha voglia di muoversi.
«mi seu cancarendi de su frius" (mi sto intirizzendo dal freddo), espressione molto usata anche nella versione italianizzata ("mi sto cancarando dal freddo").

In italiano il verbo che si sente più spesso è addormentare.