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«De-icing, anti-icing»

Inviato: sab, 24 dic 2016 15:09
di Carnby
Sulla guichipedia mi sono imbattuto in questa coppia di anglicismi che, nel linguaggio settoriale aeronautico, sembrano non conoscere un traducente «ufficiale» italiano.
Questo documento dell'Ente Nazionale Aviazione Civile, oltre ai due già segnalati, contiene una quantità enorme di anglicismi.

Inviato: sab, 24 dic 2016 15:51
di Millermann
Uhm... vedo, però, che la pagina guichipediana indicata riporta anche dei traducenti (sghiacciamento e antigelo). Li ha aggiunti lei? :?

Inviato: sab, 24 dic 2016 15:57
di Carnby
Millermann ha scritto:Uhm... vedo, però, che la pagina guichipediana indicata riporta anche dei traducenti (sghiacciamento e antigelo). Li ha aggiunti lei?
No, c’erano di già, ma mi è stato detto che non sono praticamente usati nel linguaggio specialistico aeronautico italiano.
Intanto Treccani e Gabrielli si sono già arresi.

Inviato: mer, 28 dic 2016 15:08
di Don Antonio
Salve a tutti,

Ma, a me par di sognare...
Sembra abbastanza ovvio che:
de-icing stia per scongelamento, od eventualmente deghiacciamento
ed
anti-icing per antigelo, od eventualmente antighiacciamento
...
Se all'areonautica hanno problemi per definire questo, significa che siamo al delirio della ragione.

Inviato: mer, 28 dic 2016 18:22
di Carnby
Don Antonio ha scritto:Sembra abbastanza ovvio che:
de-icing stia per scongelamento, od eventualmente deghiacciamento
ed
anti-icing per antigelo, od eventualmente antighiacciamento
...
Se all'aeronautica hanno problemi per definire questo, significa che siamo al delirio della ragione.
Sembra ovvio, ma non lo è. Infatti mi hanno detto che non esiste un termine «ufficiale» italiano per queste procedure e che, se esistesse, sarebbe un male, perché la lingua franca dell'aeronautica è l’inglese (cosa peraltro tutta da dimostrare) e si rischierebbero fraintendimenti pericolosi tra piloti e addetti alla sicurezza dei voli di differenti nazionalità e lingue.

Inviato: gio, 29 dic 2016 13:31
di domna charola
È il solito problema dei campi tecnici "estremi".
D'altra parte, se un geologo in piattaforma può anche perdere una manciata di minuti ostiando per farsi capire dai locali, un pilota d'aereo o una torre di controllo che rilevino un problema in fase d'atterraggio non possono trasmettere "Attenda in linea che cerco come si dice da voi "chiedo aiuto"....".
Quando occorre immediatezza e certezza, l'imporsi di una lingua unica, qualunque sia, diventa inevitabile.
In tempi meno tecnologici, la stessa cosa si è affermata in altri campi con analoghe esigenze: per un direttore d'orchestra, ad esempio, un andante o un allegretto resta tale a ogni latitudine.
La discriminante è, alla fine, chi ha sviluppato quel campo specifico.

Il problema vero è quando, per pigrizia, questi termini escono dalla cabina, e si diffondono fra i "comuni mortali" solo perché fa "più figo".Questo assolutamente è da combattere (a partire dai titoli dei film, che ormai, se li senti distorti nel parlato, non capisci più nemmeno quali sono...).

Inviato: mar, 03 gen 2017 14:51
di Carnby
Il GDLI viene in soccorso dell’italiano. Infatti non si trova né de-icinganti-icing (neppure negli aggiornamenti del 2004 e nel 2008) ma solo sghiacciamento (anche in senso aeronautico) e antighiaccio (anch’esso in senso aeronautico).
Il GDLI ha scritto:Sghiacciaménto, sm. Eliminazione del ghiaccio formatosi all’interno di una sostanza o sulla superficie di un corpo. – In partic.: l’operazione con cui si elimina il ghiaccio che, in particolari condizioni di umidità e temperatura, si può formare su alcune superfici di un aeromobile.

[...]

= Nome d'azione da sghiacciare.

Antighiàccio, agg. invar. Aeron. Che serve a impedire o a rinnovare le incrostazioni di ghiaccio sulle superfici esterne (specie ali, alettoni, impennaggi, eliche) degli aeromobili in regioni fredde dall’atmosfera (rivestimenti speciali, getti di anticongelante, circolazione di aria calda nelle pareti, ecc.).

= Comp. da anti- ‘contro’ e ghiaccio (v.).

Inviato: sab, 07 gen 2017 19:36
di Don Antonio
Buonasera,

mmh, si, capisco meglio ora, la lingua franca...
Quello che a me sembrava ovvio, in fin dei conti non lo era. Quindi il GDLI alla fine riporta i termini ed essi esistono, ma praticamente non li usa nessuno nell'ambiente.
Potremo utilizzare sghiacciamento e antighiaccio solo nel parlato quotidiano e mai con un operatore di volo?

Inviato: gio, 12 gen 2017 10:58
di domna charola
Probabilmente anche l'operatore di volo capirà il nostro "sghiacciamento", ma sul momento analizzerà se rivolgersi al vetro dell'auto o controllare il frigorifero, o magari dal contesto penserà subito alla manovra in uso in aeronautica, e tradurrà fra sé e sé il "cosa devo fare", prima di agire. Ovvero, molto spesso, se si prende un tecnico e nel corso delle sue funzioni tecniche gli si dice una cosa in italiano normale, si pone il dubbio se stiamo parlando di quella cosa in generale, oppure della precisa azione "premi il pulsante x e poi alza la leva y".
Credo c'entri il fatto che nell'esecuzione veloce, il cervello risponde automaticamente a un gruppo di suoni che ha collegato convenzionalmente a una certa azione, senza darsi il tempo di decodificare il messaggio e reagire in maniera ragionata, ovvero sviluppando il significato di ciascuna parola.