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Sequenza /jɛ/ nel Nord Italia?

Inviato: mer, 08 mar 2017 0:42
di Ivan92
Più che un quesito, la mia è una curiosità. Gradirei sapere se in qualche angolo recondito del Nord Italia si dice /jɛ/ anziché /je/. Non vorrei sbagliarmi, ma m'è sembrato di aver sentito qualcosa di simile dalla bocca di un trentino.

Inviato: mer, 08 mar 2017 5:18
di affettatuzzo
Si può trovare prima della erre in alcune regioni.

Inviato: mer, 08 mar 2017 19:24
di Millermann
Un piccolo suggerimento che potrebbe aiutarla a soddisfare la sua curiosità. Se non l'ha già fatto, perché non dà un'occhiata al sito dell'AIS?
Le consiglio, per esempio, il foglio 349 ("ieri"); mi sembra di capire che l'apertura delle vocali sia indicata dai simboli a esse sottoscritti.
Eccoli qua! :)

Inviato: mer, 08 mar 2017 22:20
di Ferdinand Bardamu
L’AIS, però, è un atlante dei dialetti italiani. Ivan chiedeva invece, se interpreto bene il suo quesito, se in qualche varietà regionale dell’italiano che si parla al Norde la sequenza eterofonica /jɛ/ venga mantenuta.

Ho alcuni amici trentini, ma non ho mai sentito pronunce come ièri o piède. Tuttavia, i trentini dicono, correttamente, bène (cosa che mi meraviglia: in altri casi hanno pronunce un tantino bizzarre, come ascen/z/ore o pen/z/ione :mrgreen:).

Inviato: mer, 08 mar 2017 22:51
di Millermann
Certo, è un atlante dei dialetti (e anche ormai datato). Però potrebbe comunque fornire qualche spunto utile: penso che la pronuncia dell'italiano regionale sia molto spesso influenzata da quella dialettale, specie per quelle parole (come "ieri", appunto) che differiscono poco o nulla.
Non lo crede anche lei? :)

Inviato: mer, 08 mar 2017 22:55
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto:in altri casi hanno pronunce un tantino bizzarre, come ascen/z/ore o pen/z/ione.
Pronuncia frequente nelle zone nordorientali (specie friulane); /nz/ è comune in gran parte dell’Italia settentrionale per /trans-/ [-nz-] e veniva consigliata come pronuncia «italiana» anche in qualche manuale compilato da autori settentrionali. Per tornare al tema principale, sul MaPI canepariano (p. 476) /jɛ/, per quanto riguarda l’Italia centrale, c’è solo in Toscana, Viterbo, Roma, due piccole parti d’Umbria e una piccolissima zona presso Ancona; altrove prevale /je/; nessun accenno ad altre zone d’Italia.
Millermann ha scritto:Certo, è un atlante dei dialetti (e anche ormai datato). Però potrebbe comunque fornire qualche spunto utile: penso che la pronuncia dell'italiano regionale sia molto spesso influenzata da quella dialettale, specie per quelle parole (come "ieri", appunto) che differiscono poco o nulla.
Il caso di Como, pronunciato Còmm nel dialetto lombardo e Cómo nell’italiano regionale, dovrebbe metterci in guardia.

Inviato: mer, 08 mar 2017 23:23
di Ferdinand Bardamu
Concordo con Carnby: la pronuncia di una stessa parola può esser diversa nel passaggio dal dialetto all’italiano. Per farle un esempio personale, caro Millermann, le posso dire che, in dialetto, dico ièri, in italiano iéri.

I fattori che portano a questa divergenza sono molteplici, a mio parere: ci può essere una reazione (inconscia) a pronunce ritenute troppo «rustiche»; oppure, nel caso della resa dei pronomi me e te da parte di molti parlanti settentrionali, l’applicazione del principio «vocale incerta, vocale aperta». (Quest’ultima, però, è solo una mia congettura.)

Inviato: gio, 09 mar 2017 0:47
di Ivan92
Ferdinand Bardamu ha scritto:Ivan chiedeva invece, se interpreto bene il suo quesito, se in qualche varietà regionale dell’italiano che si parla al Norde la sequenza eterofonica /jɛ/ venga mantenuta.
In teoria chiedevo proprio codesta cosa. Ma, alla luce di quel che ha detto Carnby, e cioè che nel Norde Italia non ci sarebbero attestazioni di /jE/, credo proprio che siano i dialetti a interessarmi. Nel mio caso, per esempio, non c'è differenza tra il dialetto locale e il mio italiano regionale: il secondo dipende dal primo, eccezion fatta forse per alcune scelte lessicali.
Carnby ha scritto:Per tornare al tema principale, sul MaPI canepariano (p. 476) /jɛ/, per quanto riguarda l’Italia centrale, c’è una piccolissima zona presso Ancona
Si tratta proprio della mia zona! :)

Inviato: gio, 09 mar 2017 8:57
di Carnby
Ivan92 ha scritto:Ma, alla luce di quel che ha detto Carnby, e cioè che nel Norde Italia non ci sarebbero attestazioni di /jE/, credo proprio che siano i dialetti a interessarmi.
In realtà, non ho detto proprio questo: ho detto che sulla cartina di Canepari si tratta solo il Centro Italia.

Inviato: gio, 09 mar 2017 10:01
di valerio_vanni
Carnby ha scritto:
Ferdinand Bardamu ha scritto:in altri casi hanno pronunce un tantino bizzarre, come ascen/z/ore o pen/z/ione.
Pronuncia frequente nelle zone nordorientali (specie friulane); /nz/ è comune in gran parte dell’Italia settentrionale per /trans-/ [-nz-] e veniva consigliata come pronuncia «italiana» anche in qualche manuale compilato da autori settentrionali.
Per per /trans-/, concordo. In Romagna ho sentito spesso la sonora in «transato» e «transazione».
Solo lì, però: in «insegna» «insieme» «inserire» etc c'è sempre la sorda.

A proposito di /jE/, può darsi che lo dicano a Cesena.
In contro tendenza con altre zone della Romagna, pronunciano il mio nome con l'aperta (e tra l'altro, con un'apertura molto vistosa).

Inviato: gio, 09 mar 2017 10:17
di Sixie
La mia pronuncia (dialettale, regionale, normale) è sempre ˈjɛri.

Inviato: gio, 09 mar 2017 14:14
di Animo Grato
valerio_vanni ha scritto:In Romagna ho sentito spesso la sonora in «transato»
Che, ad ogni buon conto, non è nemmeno italiano. :twisted:

Inviato: gio, 09 mar 2017 14:47
di Ivan92
Carnby ha scritto: In realtà, non ho detto proprio questo: ho detto che sulla cartina di Canepari si tratta solo il Centro Italia.
Sì, mi scusi, mi sono espresso male. Intendevo dire ciò che ha detto lei. :)

Per Sixie: si verifica solo con ieri o anche con altre parole che contengono tale sequenza?

Inviato: gio, 09 mar 2017 17:06
di Sixie
Caro Ivan, ci provo istintivamente, senza controllare nel DiPI:
ierlaltro (chiusa);
iermattina (chiusa);
ierofante (chiusa);
iena (chiusa);
mestière (aperta);
cavalière (aperta);
iettatore (chiusa);
chièdere (aperta)...
altro in
Peculiarità regionali.

Inviato: gio, 09 mar 2017 23:24
di Ivan92
Grazie mille, cara Sixie. :)

In verità, per alcune parole come ierofante e iettatore mi sembra ovvio che la pronuncia sia chiusa: la sillaba non è accentata. Per ierlaltro e iermattina opterei invece per una vocale di media apertura.

Chiedo a Ferdinand: anche il suo italiano regionale prevede la vocale aperta nelle parole chiedere, cavaliere e mestiere?