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Verbo che indica il movimento delle ali degli insetti?
Inviato: mer, 05 lug 2017 9:39
di archetipo
Ciao a tutti,
Il verbo "frullare" si riferisce - fra le altre cose - al movimento delle ali degli uccelli. Chiedo: il movimento delle ali degli insetti ha un verbo specifico?
Grazie
Inviato: mer, 05 lug 2017 10:39
di Millermann
Proprio "specifico" non credo... ho l'impressione che il verbo piú usato, in questo caso, sia
battere (le ali). Guardi, ad esempio,
qui.

Re: Verbo che indica il movimento delle ali degli insetti?
Inviato: mer, 05 lug 2017 14:14
di Sixie
archetipo ha scritto:Il verbo "frullare" si riferisce - fra le altre cose - al movimento delle ali degli uccelli. Chiedo: il movimento delle ali degli insetti ha un verbo specifico?
Il verbo
frullare - detto di uccelli - indica l'alzarsi in volo con un rapido e sonoro battito d'ali.
Penso si usi in quel momento preciso del prendere il volo degli uccelli, non degli insetti, dei quali si dirà
ronzare - io credo - e
volitare, se si vuole essere precisi, ma bastano il comune svolazzare e (s)battere le ali.
Poi ci sarebbe anche l'
aliare delle farfalle che - secondo me - è quel movimento dell'aprire e chiudere le ali, da ferme.
Inviato: mer, 05 lug 2017 16:14
di archetipo
Grazie per le risposte.
Inviato: mer, 05 lug 2017 20:07
di Ferdinand Bardamu
Ricapitolando, comunemente gli uccelli
frullano, gli insetti
ronzano (ad eccezione, direi, della farfalla, che non emette alcun rumore nel volo).
Nel linguaggio della nostra tradizione letteraria e poetica — normalmente inutilizzabile, dunque, in contesti quotidiani, famigliari e colloquiali — ci sono, come ha ricordato Sixie, alcuni altri verbi molto belli relativi al volo e agli animali dotati di ali:
- aliare, «Muover l’ali, Svolazzare, Volare» (Lemmario della Quinta Impressione del Vocabolario degli Accademici della Crusca, s.v. «Aliare»), detto, stando agli esempi, sia degli uccelli sia degli insetti; il significato traslato chiarisce che specie di movimento sia, ovvero un aggirarsi «in guisa, Che fan le pecchie [=le api] a’ chiari giorni estivi» (esempio di Annibal Caro tratto dal Tommaseo-Bellini);
- volitare, che è un latinismo — frequentativo di VOLARE — corrispondente al volgare svolazzare, ‹dibatter le ali› ma piú comunemente ‹volare qua e là›; è indicativo che sia il Vocabolario della Crusca sia il Tommaseo-Bellini riportino un esempio di volitare tratto dal Paradiso («Sì dentro a’ lumi sante creature Volitando cantavano»). Nell’Inferno compare invece svolazzare («Non avien penne, ma di vipistrello Era lor modo, e quelle svolazzava, Sì che tre venti si movén da ello»).
La lingua letteraria ci offre poi un altro verbo, che oggi si usa esclusivamente nel significato figurato:
aleggiare, che propriamente significa ‹Scuoter le ale leggiermente› (
Tommaseo-Bellini, «
Aleggiare»).
Inviato: gio, 06 lug 2017 9:17
di archetipo
Sempre molto esaustivi (Dio v'abbia in gloria)
