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«Che» ~ «al quale» e modificazioni di senso
Inviato: sab, 19 ago 2017 7:39
di Shyra
Buongiorno!
Vorrei chiedere una vostra preziosa opinione su una frase che è stata discussa durante degli esercizi di scrittura creativa a cui partecipo, e l'ho messa in questa sezione perché per me il valore semantico che veicolano è diverso nella prima e nella seconda ipotesi.
La prima frase è quella originale che ha dato origine al confronto, a cui poi è stata data come soluzione la seconda frase, indicandola come più consona.
Quando si alzò, pronta ad andarsene, la punii per quell'insubordinazione, infliggendole un dolore così forte che nessun umano sarebbe potuto sopravvivere.
Quando si alzò, pronta ad andarsene, la punii per quell'insubordinazione, infliggendole un dolore così forte al quale nessun umano sarebbe potuto sopravvivere.
Per me nella seconda ipotesi viene a perdersi tutta la sfumatura semantica di "forza del dolore inflitto" veicolata, nella prima frase, dalla struttura "così forte che", senza contare, ma qui credo sia gusto personale, la perdita del ritmo sonoro della frase stessa, la sua musicalità diciamo.
Tralasciando la questione della musicalità che ne pensate?
Vi ringrazio sin da ora e vi auguro uno splendido weekend!

Inviato: sab, 19 ago 2017 14:53
di Marco1971
Siccome sopravvivere si costruisce con la preposizione a, si deve usare al quale. Il che sarebbe possibile con un verbo transitivo come sopportare: ...che nessun umano avrebbe potuto sopportare.
Inviato: sab, 19 ago 2017 23:15
di PersOnLine
Marco1971 ha scritto:Siccome
sopravvivere si costruisce con la preposizione
a, si deve usare
al quale. Il
che sarebbe possibile con un verbo transitivo come
sopportare: ...che nessun umano avrebbe potuto sopportare.
Ma nella costruzione
così + agg. + che, il
che non è una congiunzione che introduce un termine di paragone? Insomma, non è equivalente a
talmente forte che...?
Inviato: sab, 19 ago 2017 23:17
di Animo Grato
Secondo me, tutto dipende dal valore che diamo a quel
che e quindi da come interpretiamo la subordinata che introduce.
Se pensiamo a quel
che come a un pronome relativo, la frase seguente è una relativa in cui il
che è direttamente in rapporto col verbo della relativa stessa (
sopravvivere) e pertanto deve adeguarsi alla reggenza di quel verbo: come ha spiegato Marco1971,
sopravvivere si costruisce con
a, quindi
che è sbagliato e va sostituito con
al quale.
Ma quel
che potrebbe anche essere la preposizione che introduce la consecutiva (c'è pure l'antecedente:
così forte che) e in questo caso sarebbe svincolato da rapporti diretti col verbo seguente - come nella frase
ha corso i 100 metri così forte che ha trionfato con facilità sugli avversari, in cui il
che ovviamente non è il complemento oggetto di un verbo intransitivo (
trionfare).
P.S. Chiedo scusa a PersOnLine se ho sostanzialmente ripetuto la sua osservazione: nel momento in cui l'ha inserita ero intento a scrivere e non l'ho vista.

Inviato: sab, 19 ago 2017 23:32
di Infarinato
PersOnLine ha scritto:Marco1971 ha scritto:Siccome
sopravvivere si costruisce con la preposizione
a, si deve usare
al quale. Il
che sarebbe possibile con un verbo transitivo come
sopportare: ...che nessun umano avrebbe potuto sopportare.
Ma nella costruzione
così + agg. + che, il
che non è una congiunzione che introduce un termine di paragone? Insomma, non è equivalente a
talmente forte che...?
Sí (e cosí rispondo anche ad Animo Grato), ma poiché è immediatamente disponibile l’interpretazione
relativo-consecutiva, la forma piú naturale/canonica/elegante è appunto quella con
al quale.
Con un’interpretazione meramente consecutiva,
sopravvivere dovrebbe essere interpretato in senso assoluto, che è bensí possibile, ma meno immediato, tantoché si potrebbe pensare di sostituirlo con
sopravvivere ad esso, ma allora molto meglio e molto piú elegante la relativa.
Inviato: sab, 19 ago 2017 23:50
di Marco1971
E, volendo mantenere la musicale prosodia a cui Shyra sembra tenere, basta a cui, con o senza a, e salviamo capra e cavoli:
Quando si alzò, pronta ad andarsene, la punii per quell'insubordinazione, infliggendole un dolore così forte (a) cui nessun umano sarebbe potuto sopravvivere.
Inviato: sab, 19 ago 2017 23:51
di PersOnLine
A me risulta più naturale la seconda interpretazione, perché altrimenti quel così forte mi risulta senza senso nell'economia generale della frase. Inoltre, se al posto di così ci fosse talmente, mi pare che la costruzione con al quale sarebbe impossibile.
Inviato: dom, 20 ago 2017 1:07
di Marco1971
Scomponiamo le frasi, come si fa negli esercizi scolastici.
Quando si alzò, pronta ad andarsene, la punii per quell'insubordinazione, infliggendole un dolore così/talmente forte. Nessun umano sarebbe potuto sopravvivere a esso (= a quel dolore).
C'è naturalmente il
cosí/talmente che introduce una consecutiva, ma dal momento che il verbo della seconda frase richiede una preposizione, tale preposizione non si può tacere.
Prendiamo un altro esempio.
Ho scritto un articolo cosí interessante! A questo articolo hanno collaborato i miei colleghi.
Vorremmo farne:
*Ho scritto un articolo cosí interessante che i miei colleghi hanno collaborato. ?
No.
Ho scritto un articolo cosí interessante al quale/(a) cui i miei colleghi hanno collaborato.
Del pari, la frase in oggetto.
Inviato: dom, 20 ago 2017 11:11
di PersOnLine
Nel mia testa, quella quella frase proprio non riesce a stare in piedi, a meno di non sopprimere così forte (che peraltro non cambia il senso della frase):
Quando si alzò, pronta ad andarsene, la punii per quell'insubordinazione, infliggendole un dolore, al quale nessun umano sarebbe potuto sopravvivere.
Se invece vogliamo inserirlo, a tutti i costi, per dare risalto all'intensità del dolore, specificata nella subordinata, allora per me quel che segue diventa soltanto una mera consecutiva, con "declassamento" del che a congiunzione e uso assoluto del verbo sopravvivere (uso ammesso da Infarinato).
Re: «Che» ~ «al quale» e modificazioni di senso
Inviato: dom, 20 ago 2017 20:17
di GFR
Shyra ha scritto:Buongiorno!
...
Quando si alzò, pronta ad andarsene, la punii per quell'insubordinazione, infliggendole un dolore così forte che nessun umano sarebbe potuto sopravvivere.
Quando si alzò, pronta ad andarsene, la punii per quell'insubordinazione, infliggendole un dolore così forte al quale nessun umano sarebbe potuto sopravvivere.
Aggiungo la mia opinione. La frase col
che non sta in piedi; la leggi e, se sei un lettore critico, corri a sfogliare una grammatica perché senti un inceppo.
La riscrivo come piace a me:
"Quando si alzò, pronta ad andarsene, la punii per quell'insubordinazione, infliggendole un dolore così forte
che qualsiasi essere umano ne sarebbe stato piegato".
Il tutto rigorosamente AMA

Inviato: mar, 22 ago 2017 11:03
di Shyra
Buongiorno!
Grazie per le risposte e per il confronto.

Al di là della questione di correttezza grammaticale della preposizione in rapporto al verbo, con la struttura "così forte" a me l'inceppo suona invece con l'uso di "al quale" al posto del "che", e mi pare di non essere l'unica.
In ogni caso, forse, tutto ciò dimostra, una volta ancora, quanto la nostra lingua sia molto, molto complessa.
In quanto collocata in un preciso contesto, l'unica ipotesi che salva senso, grammatica e suono di questa frase è proprio quella suggerita da Marco, con l'uso del "cui", ancora meglio senza "a".
Ancora grazie e buona giornata!