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«Morire di»
Inviato: ven, 08 dic 2017 21:43
di Arnoldas
Cari amici, non posso capire che differenza c'è tra "morire di fame" e "morire dalla fame". Quando dovrei usare "di" e quando "dalla"? Grazie.
Inviato: ven, 08 dic 2017 22:06
di Marco1971
Direi che quando si indica la causa della morte (fisica, concreta), si usa la preposizione
di: morire di cancro, di polmonite, ecc.
Da si usa piuttosto in senso figurato:
muoio dalla voglia d'incontrarlo (specie con una specificazione).
Poi ci sono delle espressioni cristallizzate. Con fame, si usa
di: muoio di fame. La rimando per questo all'accezione 2 a. del
Treccani.
P.S. Mi permetto di farle notare che non si dice
Non posso capire che differenza c'è ma
Non riesco a capire che differenza c'è.

Inviato: sab, 09 dic 2017 0:35
di Ferdinand Bardamu
Concordo con Marco, ovviamente. Aggiungo soltanto che, personalmente, morire dalla fame lo direi solo in un italiano fortemente interferito dal dialetto (dalle mie parti si dice «El móre da la fame» per dire «[Lui] muore di fame»). In italiano normale dico morire di fame.
Ho visto che su Google ci sono diverse occorrenze di morire dalla fame (usato in senso proprio), per lo piú esempi di testi antichi e scritti che risentono del parlato, come interventi in fòri di discussione. Chiedo a Marco, e agli altri: si può considerare una variante di registro popolare?
Inviato: sab, 09 dic 2017 1:56
di Marco1971
Io non direi mai
Muoio dalla fame, se non in senso figurato, ad esempio
Muoio dalla fame di conoscere quella persona che ho visto ieri per strada. Ma una frase simile, sinceramente, non mi salirebbe mai alle labbra. Si dice
Morire di fame, punto e basta.

Inviato: sab, 09 dic 2017 8:45
di Ferdinand Bardamu
Ti ringrazio.

È giusto ribadire, anche per render chiara la cosa al nostro amico Arnoldas, che in italiano normale, in senso proprio, la reggenza è solo con
di:
- Morire di fame, in senso letterale, vuol dire «morire di inedia»;
- Morire dalla fame di fare qualcosa, in senso figurato, vuol dire «essere rosi dalla voglia di fare qualcosa». La reggenza con la preposizione articolata è possibile solo se dopo la parola fame si trova un complemento di specificazione.
Inviato: sab, 09 dic 2017 9:54
di Arnoldas
Gentili moderatori Marco e Ferdinand, vi ringrazio sinceramente delle vostre spiegazioni e delle note. Buon fine settimana!
Inviato: sab, 09 dic 2017 10:57
di olaszinho
In un altro forum, dal quale immagino che il nostro caro Arnoldas abbia preso spunto per la domanda, si faceva una differenza fra:
I poveri naufraghi morirono di fame (causa della morte) da
Sono a casa, dopo 9 ore di lavoro, e sto morendo dalla fame, sostenendo che in questo secondo caso, l'uso della preposizione articolata sarebbe giustificata dal senso iperbolico dell'espressione.
Per voi, cari cruscanti, questa distinzione non alcun senso e l'uso della preposizione dalla sarebbe sempre da evitare, mi par di capire.
Grazie anticipatamente per ogni ulteriore chiarimento in merito.
Inviato: sab, 09 dic 2017 14:03
di Ferdinand Bardamu
Credo che, se si fa riferimento alla necessità di assumere cibo, si dica normalmente sempre morire di fame, anche in usi iperbolici.
Inviato: sab, 09 dic 2017 14:55
di Arnoldas
Chiedo scusa, cari amici, siccome non sono italiano (sono lituano) penso di non aver capito bene la spiegazione di Olaszinho...

Neanche ho capito di quale altro forum si tratta... Sono partecipante solo di Cruscate. Si può spiegare in modo comprensibile? Grazie.
Inviato: sab, 09 dic 2017 15:34
di Ferdinand Bardamu
Caro Arnoldas, la spiegazione che abbiamo dato Marco e io rimane valida. Olaszinho chiedeva se si potesse usare
morire dalla fame in espressioni iperboliche, ossia in esagerazioni, ad es. «Oggi non ho fatto colazione e ora muoio di fame». La risposta è che anche in queste espressioni, in cui si fa comunque riferimento a una fame reale, a un bisogno di cibo, si deve usare la preposizione
di, ossia si deve dire
morire di fame e non
morire dalla fame.
Ricapitoliamo:
- «In questo Paese funestato dalla guerra civile la popolazione muore di fame» (fame reale; qui fame è sinonimo di inedia, cioè «mancanza di cibo»);
- «Oggi non ho fatto colazione e ora muoio di fame» (fame reale, riferimento iperbolico, esagerato);
- «La squadra viene da tre pareggi consecutivi e adesso muore dalla fame di vincere» (fame figurata, metaforica; la parola fame è seguita da una specificazione, perciò è retta da una preposizione articolata).
Inviato: sab, 09 dic 2017 15:35
di olaszinho
Non credo che occorra l'esclusiva per partecipare a questo forum. Siccome avevo letto la sua stessa domanda in un altro forum di lingue, pensavo che si fosse riallacciato all'altra domanda. Fra l'altro pochi giorni fa, pose la domanda
finisco a fare la casalinga, uguale a quella dell'altro forum, pensavo che almeno un'occhiata gliela avesse data, se così non fosse, ammetto di essermi sbagliato e Le chiedo scusa, ma ripeto, non c'è alcuna penale per leggere anche altri forum che trattano di linguistica.

Inviato: sab, 09 dic 2017 16:18
di Arnoldas
Caro Ferdinand, grazie mille della Sua cortese spiegazione e della Sua pazienza.

Chiedo scusa per il disturbo. Buona serata.
Inviato: sab, 09 dic 2017 16:27
di Arnoldas
Caro Olaszinho, mi dica di quale altro forum si tratta. Spesso guardo il Treccani, Parliamo italiano e specie l'Accademiadellacrusca. Ci sono degli altri? Me lo dica pure. Grazie.
Inviato: sab, 09 dic 2017 17:13
di valerio_vanni
Ferdinand Bardamu ha scritto:«Oggi non ho fatto colazione e ora muoio
di fame» (fame reale, riferimento iperbolico, esagerato);
«La squadra viene da tre pareggi consecutivi e adesso muore
dalla fame
di vincere» (fame figurata, metaforica; la parola
fame è seguita da una specificazione, perciò è retta da una preposizione articolata).[/list]
Qui «fame» sta per «voglia». Ho l'impressione che ci sia una sostituzione di vocabolo che però lascia invariato il costrutto.
Inviato: sab, 09 dic 2017 17:31
di olaszinho
Ora mi avete fatto venire un sacco di dubbi.
Anche le frasi morire
dal caldo o dal freddo non sono corrette? Sono comunissime e usate un po' dappertutto.
Si dice soltanto morire di freddo o per il freddo?
Grazie.
P.S. Evidentemente no: morire di e non da... Però morire dal ridere?!
