Caro Arnoldas, comprendo il Suo sconcerto e aggiungo che il Treccani avrebbe potuto spiegarsi meglio.
La differenza principale, per come la percepisco io, sta nell'enfasi che si vuol dare alla parola
grande.
Gran dolore è la scelta più dimessa, più comune*; direi quasi una non-scelta: uno dice
gran dolore e quasi non pensa a quella sillaba che precede
dolore: si sta parlando del dolore, il
gran è un semplice abbellimento (più o meno). Con
grande dolore, invece, l'aggettivo acquista un risalto maggiore: non è un dolore qualsiasi ma un dolore grande. E
dolore grande è, appunto, la scelta più marcata, quella in cui, invertendo l'ordine consueto di aggettivo e sostantivo, si sposta tutta l'attenzione su
grande: è una scelta intenzionale e ponderata, non un automatismo linguistico. Una conferma indiretta è che, se voglio dire
molto grande, e quindi mettere ulteriormente in risalto l'intensità del dolore, userò obbligatoriamente quest'ultimo ordine (un
dolore molto grande): nessun italiano direbbe
un molto gran[de] dolore (a parte i casi di licenza poetica).
D'altra parte, è anche vero che, nel caso specifico di
grande, ci sono alcune espressioni cristallizzate (con
grande anteposto) che hanno un significato particolare (a indicare l'importanza, il prestigio ecc.): Gandhi è stato un
grand'uomo, anche se era mingherlino; il gigante del circo è semplicemente un
uomo grande.
Si potrebbero fare altre precisazioni, ma per il momento credo di averLe confuso le idee abbastanza.
* Questo forse oggi non è più del tutto vero; soprattutto nello scritto, infatti, questa forma tronca può apparire ad alcuni un po' letteraria o, di converso, non abbastanza formale (i due estremi che, come sempre, si toccano), e quindi può essere istintivamente rimpiazzata da
grande, riducendo la gradazione tripartita (
gran,
grande + sostantivo, sostantivo +
grande) a una bipartita (
gran o
grande + sostantivo, sostantivo +
grande). Del resto, quando già il sostantivo è per sua natura colloquiale (ad esempio "botta", che significa "colpo, percossa, urto"), il parlante si "sintonizza" automaticamente su quel registro, quindi difficilmente qualcuno sostituirebbe
gran botta con
grande botta per apparire più forbito.